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E per la seconda volta Jin percorse l'altare.
Jungkook e Taehyung avevano fatto pace e presto una bambina avrebbe fatto parte della famiglia. Cos'altro potevano desiderare? Certo, aveva odiato come era finita tra i due ma alla fine non poteva scegliere per loro.
Poi arrivò il momento delle promesse, cominciò Jin
"Quando mi è stata data la possibilità di scrivere le mie promesse ho subito iniziato a sfogliare libri alla ricerca di qualcosa di mozzafiato, che avrebbe lasciato tutti a bocca aperta. Ma alla fine quando mi sono ritrovato a scrivere ogni idea era banale, come se non riuscissi a trovare qualcosa che fosse speciale come lo sei tu, per me.
Alla fine ho scelto di raccontare la nostra storia, la mia e la tua che si sono intrecciate come fili. E poi si sono staccati, rilegati più forte di prima e continuano ad attorcigliarsi fra di loro.
Non ti sei mai sentito all'altezza di me, lo so bene. Ma io crollavo a pezzi e tu sei stato lo stucco per rimettermi a posto. Hai reso la mia vita meravigliosa e tutto quel tempo passato a renderci perfetti l'uno per l'altro, tutta quella fatica è stato un immenso piacere. Non siamo perfetti, ma siamo perfetti per stare insieme. Oggi l'anello non lo metto alla mano sinistra, perché tu possa portarmi per sempre nel tuo cuore, i cuori possono spezzarsi. Ma lo metto alla tua mano destra. Io sono la sinistra e tu la destra, ho scelto di essere incompleto senza te. Sei il più bel pezzo del puzzle che è la mia vita. Un giorno forse riuscirò a dirlo perché tu possa capirlo, non sono molto bravo ad esprimere quello che provo e.. qualcosa di così grande è troppo grande anche per me. L'unica cosa che posso dirti è che io, Kim Seokjin, voglio prendere te, Kim Namjoon, come compagno della mia vita, oggi, e per sempre. Nel bene e nel male, voglio solo te al mio fianco."
Dopo aver posato sul tavolino i fogli sul quale aveva scritto la lettera, prese l'anello per infilarlo al dito che lo avrebbe portato per sempre.
Venne quindi il turno di Namjoon, che probabilmente aveva imparato tutto a memoria dato che non aveva i foglietti dal quale avrebbe dovuto leggere
"Non avevo mai pensato che un giorno sarei finito qui, a sposarmi, sono sempre stato sicuro che un giorno ci fossimo lasciati, che tu avresti capito che meritavi di più che uno schizofrenico che quando sei triste è capace solo di ascoltarti e abbracciarti. Vorrei poter essere il tuo psicologo, poterti incoraggiare e fare qualcosa, qualunque cosa possa farti smettere di piangere. Odio sapere che tu possa piangere e se piangessi per colpa mia non me lo perdonerei mai. Ma poi quando ho iniziato a vedere che tu eri così felice quando ti tenevo la mano ho iniziato a sperare in qualcosa. Quella speranza di portarti all'altare non è mai svanita. Ed ora eccoci qui, la sorte è molto ironica no?
Potrei continuare a perdermi in discorsi su di te e sulla tua innaturale bellezza ma preferisco tenere per me i dettagli, nessuno può essere geloso di te, ti rovinano con quegli sguardi di odio.
Ho organizzato una sorpresa per te, sarà il giorno più bello della tua vita, te lo giuro. Forse queste promesse non saranno il massimo ma penso possa bastare che io, Kim Namjoon, voglio prendere te, Kim Seokjin come mio marito. Non sono molte cose ma mi impegnerò a essere una persona dignitosa di stare accanto a te"
parlò con evidente emozione negli occhi, fatti piccoli per il sorriso formatosi sulle labbra.
Anche lui, delicatamente, mise un anello alla mano sinistra guardando quello che ora, finalmente era diventato suo marito
"Ti amo" sussurrò dopo essersi scambiati un bacio dolce e romantico.

La festa si sarebbe svolta nella serata, durante il giorno ci sarebbe stato solo un rinfresco all'aperto dove avrebbero scattato foto.
"Ripassiamo ancora una volta il programma di stasera" ripetè Jungkook seguendo la coppia a fare le foto
"Prendere le pillole, Hyung?" si rivolse a Namjoon mentre camminavano sulla spiaggia seguiti da Jimin con la telecamera che a sua volta aveva trascinato Yoongi nella speranza di farsi scattare qualche foto
"Non sento una risposta!" alzò la voce camminando a passo spedito
"Ok, ok, ascolta. Apprezziamo quello che stai facendo, ma adesso basta. Devi riposarti, cambiarti le bende e prendere le tue di pillole" lo interruppe Jin
"Va in camera tua. Rilassati cinque minuti. Non potrebbe andare meglio di così" continuò e Jungkook si sporse verso il ragazzo più alto e fare un cenno col capo che venne approvato
"Va bene, ci vado" rispose a testa alta per guardare Namjoon che continuava ad annuire
"Ehi, voi due, smettetela di confabulare alle mie spalle" gli indicò il suo dito in faccia
"Hyung! Vieni a vedere questo posto qui!" urlò Jimin, che era andato avanti a cercare un posto per la foto
"Arriviamo!"
Jungkook tornò in camera sua per poi stendersi sul letto a pancia in su, stiracchiandosi.
Prese un respiro profondo e poi strinse fra le braccia il suo cuscino.
Pensava a quello che gli stava succedendo. A breve anche i suoi hyung si sarebbero sposati, avrebbero trovato un vero lavoro, si sarebbero laureati e poi chissà, avrebbero avuto figli anche loro... e lui invece era rimasto bloccato nel suo passato. Era rimasto bloccato in quel primo minuto in cui aveva parlato con Taehyung. Era rimasto bloccato nel loro primo bacio, era bloccato in 3 anni che lo stavano uccidendo... Lacerando
Ma d'altra parte era contento. Magari adesso sarebbe riuscito ad andare avanti, finalmente.
I suoi pensieri vennero interrotti dal campanello che suonava alla sua porta.
Si alzò frastornato, con la testa che gli girava
Aprì la porta e si ritrovò Taehyung davanti a sé. Incredulo gli chiuse la porta in faccia per poi riaprirla subito dopo, accigliato
"Cosa ci fai qui?" chiese confuso
"Mi ha mandato Jin, devo cambiarti le fasce" rispose. Jungkook si toccò il collo
"Vieni" sussurrò aprendo ancora di più la porta per poi chiuderla alle sue spalle.
Si strinse una mano intorno al braccio, ancora bendato per gli aghi che precedentemente erano nelle vene
Taehyung prese la sedia per poi metterla davanti alla finestra e si piegò a prendere le forbici e il disinfettante con l'ovatta mentre Jungkook si accomodava.
Taehyung tagliò l'estremità delle fascee già presenti per poi srotolarle dal suo collo. Si accovacciò meglio per pulirgli i graffi, poco profondi.
Jungkook fece una smorfia di dolore.
"Scusami" sussurrò Taehyung mentre puliva le ferite. Jungkook aveva perso un battito.
scusami.
Aveva detto la stessa cosa quando a suicidarsi anni prima mentre gli puliva le stesse ferite.
Chiuse gli occhi ricordando quella storia.
Taehyung bendò il più giovane, lo sentì intonare qualcosa. Poi riconobbe quella melodia e sorrise.
"How do you feel" cantò. Anche l'altro sorrise
"If a say that i love you" continuò per poi tenergli la mano
"Tell me that you love me too" finì per lui Jungkook, ancora ad occhi chiusi.
Gli aprì alla fine e lo guardò
"Sì, Jungkook, ti amo anche io"

FINE

"

𝘿𝙞𝙢𝙢𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙞 𝙖𝙢𝙞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora