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Epilogo

"Perché? Perché hai fatto tutto questo se mi ami?"
Taehyung pensò a testa bassa
"Ti ricordi il periodo in cui litigammo?"
Jungkook annuì stringendo le labbra
"Ero sempre fuori casa. Ecco non ti ho mai detto perché. Penso che tu credessi ti tradissi, in realtà andavo a fare un'altra cosa. Andavo a fare la chemio terapia"
"Guarda qui"
Prese la mano di Jungkook e la posò sulla sua testa. Rialzandola notò i diversi capelli che gli erano rimasti sulla mano
Andò poi a rovistare nella sua borsa per infine prendere un registratore
"Mentre ero a curarmi tu avevi fatto delle cassette, me le ricordo bene. E anche io ho deciso di farne qualcuna. Eccone una"
In tutto ciò il minore era rimasto in silenzio, allibito. Non poteva immaginare una cosa del genere
"E' giusto che la ascolti da solo. Io scendo, dopo riparliamone, ok?"
L'altro annuì di nuovo e attese che uscisse prima di stendersi sul letto con la cassetta fra le mani. La girò e rigirò fra le mani, chiedendosi se fosse giusto.
Inavvertitamente la fece partire
"Chissà se un giorno capirai. Se un giorno riuscirò a farmi perdonare.
Se un giorno riuscirò a parlartene.
Oggi mi hai aspettato, tutta la notte, davanti ad uno scandente ristorante cinese. Hai aspettato ore continuando a guardarti intorno. Jin ti ripeteva di entrare ma tu dicevi "no" e poi gli davi le spalle. Tremavi, vedevo le tue gambe muoversi in continuazione. Erano le 11 di sera, io non arrivavo e Jin se ne stava andando con Namjoon. Ha detto "Forza, vieni con noi" ma tu hai risposto "No, devo chiedergli scusa" e poi sei svenuto. Avevi le lacrime agli occhi, avevi digiunato, faceva troppo freddo anche per il tuo cappotto. Il cappotto che ti avevo regalato io.
Sono scappato via, come un codardo.
Come sempre.
Vorrei poterti incontrare un'altra volta, e dirti che mi sei mancato, che ti amo. Vorrei poterti dire "ti auguro tanta felicità" ma mentirei, non riesco a dire questa bugia. Ne ho dette tante, te ne ho dette tante, ma non riesco a farmela andar giù.
Vorrei riaverti al mio fianco, ma ti fa paura. Non vuoi essere ferito ancora, e ancora, e ancora, come lo sei già stato. Lo temi, lo so. Ricordo il giorno in cui te e andasti, piangendo per le mie parole. Hai preferito tornare da tuo padre che stare con me. Questo mi ha fatto riflettere molto.
Vorrei rivederti, con il tuo sorriso, con i tuoi occhi felici, con i tuoi vestiti preferiti. Vorrei poterti rivedere così almeno nei miei sogni e mi innamorerei di te ogni volta.
Registro questa cassetta, ma non sono sicuro che la mia sincerità possa trapelare. Sono davvero stanco. La voce mi esce a malapena. Non riesco a trovare una motivazione. Potrei morire, potrei farlo adesso, addormentandomi per sempre su questo lettino d'ospedale. Ma credo che la forza di dire ogni giorno al mio dottore "voglio continuare le cure" me la dia quella piccola speranza che un giorno mi perdonerai. Lo fai Jungkook? Mi perdoni?"

"Hai visto Taehyung? Jungkook? Nessuno?" chiese a qualcuno che semplicemente scosse la testa e alzò le spalle
"Quei due mi faranno morire" piagnucolò stremato sedendosi su una panchinetta. Namjoon, ridendo, gli sedette di fianco. Oramai era sera, il progetto era stato costruito da Jungkook ma lui non sapeva cosa fare
"Non hai nulla di meglio da fare eh?"
Jin storse il labbro verso sinistra per dare una risposta ma Jimin corse verso di loro dopo averli visti da lontano
"Jin!" urlò
"Li ho trovati" disse col fiatone
"Sono su un albero"
Jin iniziò a correre dove indicato, trovando effettivamente, i due ragazzi erano su di un albero a chiacchierare allegramente.
"Ma cosa..." riuscì solo a sussurrare prima di sospirare rumorosamente ricevendo i due sguardi addosso
"Scendete" disse con un cenno di capo. Jungkook scese per primo e poi aiutò l'altro ragazzo a scendere prendendolo per i fianchi
"Cosa facevate?"
Jungkook scosse un po' la testa "Niente di che"
Poi guardò Taehyung accanto a lui ridendo
"Hyung" lo chiamò Namjoon toccandogli la spalla
"Devi vedere una cosa" sorrise prima di scappare via inseguito prima da Jin e poi dagli altri due. Taehyung non capiva ma Jungkook lo trascinò con sé rassicurandolo
"Abbiamo preparato una cosa per Jin" sussurrò solamente.
Appena entrati in sala il fiato di Jin mancò per qualche secondo. Avevano preparato il regalo più grande che potesse desiderare. Non un regalo qualunque, qualcosa di materiale di cui sarebbe rimasto il ricordo, la foto o i rottami. Una cosa che gli avrebbe cambiato la vita.
La sua famiglia era lì, davanti a lui.
Sua madre, suo fratello e suo padre. Suo padre era davanti a lui a sorridergli.
"I-Io" non riuscì a completare la frase prima che le sue guance furono inondate di lacrime
"Pazzoidi" rise abbracciando sua madre. Erano 8 lunghissimi anni che non abbracciava sua madre.
8, interminabili, anni.
Lo aveva sognato, tantissime volte, e si era ripetuto che era impossibile. E ora invece no, erano lì.
"Oh, vieni qui anche tu" accolse nell'abbraccio anche Namjoon che stava guardando.
Jungkook guardò sperando che accadesse anche a lui per poi abbracciare Taehyung.

Quella sera fu decisamente la migliore della loro vita.
E quello che accadde dopo... Beh quella è tutt'altra storia e ci sono cose che non vanno raccontate
Ma forse, l'eccezione è sempre fattibile

𝘿𝙞𝙢𝙢𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙞 𝙖𝙢𝙞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora