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"Smettila, questo non cambierà quello che hai fatto" sospirò Yoongi mentre guardava Taehyung sbattere i pugni sull'erba fradicia, con i jeans sporchi di terreno in ginocchio.
"La vuoi finire?" sbuffò mentre lo sentiva urlare
"Sei patetico" concluse per poi girarsi e andarsene
"Hyung!! Vieni qui a scusarti immediatamente" urlò Jimin vedendolo allontanarsi con il suo ombrello
"Tae, scusalo, sai com'è su queste cose" disse flebilmente mentre gli accarezzava la schiena ma non ricevette una risposta
"Ti lascio il mio ombrello, raggiungici dentro" sussurrò dandogli un leggero bacio sulla testa per poi lasciare il suo ombrello accanto a lui e correre dal maggiore per potersi coprire
"Non devi essere gentile con lui, non capirà mai di questo passo" disse Yoongi mentre Jimin si attaccava al suo braccio sinistro.
All'interno dell'ospedale invece Jin e Namjoon erano ancora vestiti elegantemente, seduti sulle sedie scomode della sala d'attesa.
"Vedrai che andrà tutto bene" sussurrò Namjoon mentre Jin si torturava le dite, mordicchiandole.
"Ti va di dormire un po'? Non lo fai da due giorni..." propose accarezzandogli la schiena
L'altro annuì piano mettendo la testa sulle gambe del suo promesso sposo
"Però se hai delle novità svegliami, a costo di buttarmi giù. Promettimelo"
Namjoon non poté evitare di sorridere mentre la notte diventava sempre più silenziosa, i corridoi sempre meno trafficati e la pioggia sempre più potente.
Era una notte triste, senza luna, senza luce, solo con il rumore della tempesta. Rispecchiava perfettamente lo stato d'animo di Jungkook. Non vedeva luce, solo il buio e una grande tempesta nel suo cuore. Per pochi secondi aveva rischiato di non sentire più nemmeno il suo cuore.
Poi per fortuna, o per sfortuna, dipende dai punti di vista, Taehyung era entrato prima che il suo respiro cessasse del tutto. Ed era stato in quel momento che si rese conto di ciò che aveva combinato. Vedendo quel cappio, leggermente insanguinato. Vedendo Jungkook, pallidissimo e con le goti fredde, che non aveva mai visto un vivo in quelle condizioni.
Vedendolo su una barella, in corsa contro il tempo tra i corridoi umidi dell'ospedale, con un dottore che cercava di rianimare la circolazione con un massaggio cardiaco.
Quando la macchinetta ha segnato una linea retta, priva di battiti, Taehyung era rimasto come illuminato. E dopo un secondo spento. Lui aveva ucciso Jungkook. Aveva ucciso un povero ragazzo colpevole solo di essere innamorato.
Credeva fosse tutto finito quando una lieve tacchetta con un sottile rumore accennò un segno di vita.
Sebbene fosse felice sapeva che oramai non c'era più speranza per lui, per loro
In questi pensieri raggiunse il mattino, finalmente Jungkook era sveglio e potevano parlargli.
Jin riposava beatamente sulle gambe del suo fidanzato, che a sua volta aveva preso sonno sul sedile. Yoongi dormiva a braccia incrociate con Jimin che gli stringeva, ancora, il braccio. Taehyung invece era rimasto sveglio, con un leggero tic nervoso all'occhio destro.
Il dottore scosse leggermente Jin
"Signore, è lei il tutore di Jungkook?" chiese toccandogli la spalla
"Eh? Sono la mamma, sì, il tutore" blaterò confuso in coreano mentre si sedeva. Poi scosse Namjoon, che in inglese riuscì a capire qualcosa indicando a tutti la stanza del minore.
Quando la porta fu aperta dopo qualche tocco Jungkook era steso, che si guardava intorno con degli aghi a perforare le sue braccia e con una mascherina di ossigeno a coprirgli il naso e la bocca. Nessuno riuscì quindi a vedere il sorriso che fece vedendo i suoi amici. Uno sguardo di disapprovazione apparve mentre aveva scorso Taehyung dietro tutti quanti
Jin gli si fiondò al collo
"Non farlo mai più, sei un cretino, stupido, stupido, stupido" lo rimproverò dandogli dei leggeri schiaffi sul fianco, coperto da un lenzuolo bianco
Accennò un saluto con la mano a Taehyung, che non faceva altro che fissarlo
"Se non vi uccidete, vi lasciamo soli" disse Jin, ricevendo due flebili "sì". Pian piano la stanza si svuotò
"Ehi" sorrise Tae mentre l'altro si toglieva la mascherina
"Lasciami parlare... solo per un minuto" lo bloccò Jungkook
"Mi dispiace per tutto. Per aver insultato la tua ragazza, per averti dato dello stronzo, per averti fatto fare una brutta figura... Scusa se ho desiderato ucciderti, se ho voluto che sparissi dalla mia vita per sempre. Stanotte ho avuto molto da pensare, ho quasi perso la vita per te... Ho deciso di cominciare da zero, senza di te. Di buttarmi tutto alle spalle e lasciare la nostra relazione come un bel ricordo e nient'altro. Scusami davvero per tutto. Mi basta che tu mi perdonerai e non chiederò più nulla, nemmeno un incontro e non ti ruberò nemmeno un solo secondo della tua vita"
"Va bene... Ti perdono" disse solamente
Jungkook sentì gli occhi inumidirsi
"Ti prego, dimmi qualcosa, sto rinunciando a te" continuò
Taehyung si alzò
"Non ho niente da dirti"
Jungkook annuì, cercando di non piangere.
Taehyung si girò solo una volta prima di girarsi un'ultima volta
"Un giorno capirai" sorrise prima di chiudere la porta

𝘿𝙞𝙢𝙢𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙢𝙞 𝙖𝙢𝙞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora