•Tutta colpa del destino•

Capitolo 13

È passato un mese
Un mese che non parlo con Andrea
Non gli rivolgo parola, semplicemente perché non voglio rovinargli la vita

Ho deciso di tenere il bambino e ora sono di quasi due mesi

Mi manca tanto Andrea e credo che un giorno dovrei parlargli, ma ora non me la sento
Lui non ha mai smesso di preoccuparsi per me, ogni giorno mi manda messaggi e si ottiene informato sulla mia salute tramite mia madre

Da:Andrea♥️
A: Emma⚜️
-piccola, mi manchi
-ho paura di perderti, di perdervi
-non credere che io abbia mai pensato di lasciarvi
-penso di essermi innamorato di te
-tua madre ha detto che stai bene e mi ha mostrato la prima ecografia
-vorrei tanto dormire con te ancora
-vorrei fare ancora l'amore con te e poi sdraiarmi sul tuo petto nudo
-sei come arte per me

Poi c'è un ultimo messaggio che risale a ieri sera

Da:Andrea♥️
A: Emma⚜️
Ti amo

Non riesco a staccare gli occhi dallo schermo del mio cellulare
Ora sono le 3:47 a.m. ed io sono nel mio letto al buio, e sto ancora leggendo questo messaggio

Inizio a pensare a tutte le emozioni che ho provato con Andrea in pochissimi giorni
Delle lacrime scendono lungo il mio viso e inizio a sentire i brividi lungo la schiena

Mi rigiro nel letto e compongo il numero di Andrea
Ho bigino di sentirlo

Dopo solo due squilli risponde

📞
<Emma? Piccola mia sei proprio tu?>
<s-si Andre sono io>
<stai piangendo?>
< per favore vieni qui, vieni a casa mia>
<arrivo subito>
📞

Dopo dieci minuti sento una voce provenire dal salone

<Emma, sono io non spaventarti>
<Andre, sono in camera>

Mi giro e lo vedo entrare in tutta la sua bellezza
Con una maglietta bianca, un pantalone nero ed un giubbotto di pelle nero

Mi guarda e resta impalato vicino la porta
Io mi alzo e resto ferma accanto al letto per minuti interminabili

Dopo poco avanzo verso di lui e ci lanciamo l'uno nelle braccia dell'altro 
Ci stringiamo davvero tanto forte e poi lui mi bacia, con davvero molta passione

Mi è mancato così tanto