James Potter|Hogsmeade

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"Invece": possibile variabile dettata da un cuore insicuro.🍂
(Floriana Lauriola)

T/n si trovava sulle sponde del lago nero a pensare. Cosa pensava? Beh, quando si trattava di lei non era difficile capirlo, nella sua testa non c'era spazio se non per una capo pieno di capelli riccissimi e due occhiali rotondi.

James Potter, il ragazzo più simpatico, dolce e bello che avesse mai conosciuto. Nonché il suo migliore amico. Purtroppo, niente di più.

Tutto era cominciato all'inizio dell'anno scolastico, T/n si era appena trasferita, non conosceva nessuno, non riusciva ad orientarsi, si sentì sperduta fin quando non conobbe un ragazzo del suo stesso anno che frequentava tutti i suoi stessi corsi.

Fu un colpo di fulmine.
Da quando lo aveva incontrato per la prima volta non riusciva a pensare ad altro.

Il primo giorno si era seduta al primo banco vicino ad un altro ragazzo, Remus Lupin. Si era subito dimostrato gentile e disponibile, ma quando dalla porta spuntarono altri due ragazzi in ritardo, provocando l'ilarità della classe, T/n non riuscì più a staccare gli occhi dal castano.

Aveva un qualcosa di particolare, non sapeva spiegare esattamente Cosa, forse l'avevano colpita gli occhi vivaci, il ghigno stampato in volto, la sua camicia stropicciata, o forse semplicemente il modo in cui rideva col suo amico, che si rivelò essere il famoso Sirius Black.

Inizialmente non faceva altro che osservare i suoi movimenti, poi, col tempo iniziò a ridere e scherzare con lui finché diventò parte integrante della sua monotona giornata.

Le sue amiche, nel dormitorio, in particolare Lily Evans pensavano che fossero fatti l'uno per l'altra, non facevano che scambiarsi battuta e sguardi e avevano un feeling pazzesco. Eppure lei era convinta inizialmente che quello che provava fosse semplice affetto per un suo caro amico, ma col tempo iniziarono a venire dei dubbi a riguardo. E se non fosse stato così? E se fosse stato un sentimento più profondo?

Da tempo ormai i suoi pensieri erano fissi sul ragazzo, ma la sua confusione persisteva nella sua testa con altrettanta foga.

Ad un tratto, qualcuno le puntò da dietro iniziando a farle il solletico. Ad interrompere i suoi pensieri era stato  proprio l'oggetto di questi, e mentre ancora T/n rideva nel prato arrivò anche Sirius per dare manforte all'amico.

-Certo che siete proprio due rompiscatole!- disse con le lacrime agli occhi per le forti risate.
-È bello disturbarti. Ed è anche soddisfacente. Non è vero Sir?-
-Puoi dirlo forte! A proposito, a cosa stavi pensando di così importante da rimanere a guardare il lago con quell'espressione da ebete?- disse Sirius ammiccando. Lui era uno di quelli che sospettava di un suo interesse nei confronti di James.
-Oh andiamo lasciala stare, sicuramente stava pensando a me è alla mia magnificenza.- disse James ridendo. Per essere una battuta si avvicinava molto alla realtà.

-Beh, cari amici, io vi saluto, sabato c'è l'uscita a Hogsmead e credo proprio che questa volta Lily accetterà la mia proposta. O almeno spero che non mi uccida. Ci si vede!-
Questa era una delle cose che T/n odiava di più. Le dava così tanto fastidio quando lui parlava della sua cotta per la Evans, che era una sua cara amica e che voleva che si mettessero insieme.

Qualcosa dalla sua espressione fece dedurre a Sirius qualcosa, infatti non esitò a chiederle cosa le fosse preso.
-Niente... stavo solo pensando ai compiti di trasfigurazione per domani... Sono davvero troppi, non credi?- ma il suo tono non convinse neanche lei, tanto che il ragazzo tornò all'attacco.
-T

, io so del tuo interesse per James, non è proprio palese ma ti conosco e so che come guardi lui non guardaresti neanche un principe. Io voglio solo che tu sia sincera con me, potrei aiutarti, devi solo darmi i mezzi per farlo.-
-Sir... penso davvero che lui mi piaccia, ma voglio che tu non faccia niente per me, sul serio, so del suo interesse per Lily e spero che riuscirà a conquistarla, voglio che sia felice, ma so che io non posso dargli questa felicità.-
-T/n tu davvero non sai di cosa parli! Conosco anche lui e so quando finge, forse neanche lui se ne rende conto ma tutto quello che dice su Lily è per vedere la tua reazione, per farti ingelosire, e questo si che è palese. Per non parlare della sua gelosia nei tuoi confronti! A ogni ragazzo che gli chiede di te risponde malamente e inizia a escogitare scherzi per distruggere la loro reputazione. Sei tu a non vederci bene in questa situazione.-
-Sir, sai che non voglio farmi false illusioni, ne morirei, perciò lasciami sola, grazie di tutto ma ho bisogno di passare un po' di tempo con me stessa.-
-T/n, ti voglio bene e non permetterei a nessuno di farti del male, neanche a James, ma se ti ho detto tutto questo c'è un motivo...
Ora ti lascio in pace, ci vediamo dopo!-
Restó sulle rive del lago perplessa, ma con la parziale sicurezza di non poter mai e poi mai piacere a James.

Viene la sera prima dell'uscita a Hogsmead, T/n si dirige nella sala grande per la cena, quando a un certo punto qualcuno le afferra il braccio per poi farla ritrovare in uno stanzino piccolo e buio col suo presunto "rapitore", che intanto le teneva una mano sulla bocca per farla tacere. Dopo un minuto di panico in cui lei cercó di dimenarsi il ragazzo inizió a parlare.
-T/n, sta tranquilla sono io, James, ora tolgo la mano ma prometti di non urlare, non voglio farti nulla, ho solo bisogno di parlarti.- disse lui, con un tono serio che lei non gli aveva mai sentito.

Era agitato, ma lei lo era ancora di più a causa della troppa vicinanza per lo spazio ridottissimo della stanza, e la paura che uno scatolone o una scopa potesse caderle in testa.

-T/n, io... beh volevo iniziare dal fatto che da quando ti ho conosciuta qualcosa in me è cambiato, il mio carattere, il mio modo di fare, ho cercato di adattarmi a te e alla tua dolcezza mantenendo comunque il mio solito sarcasmo... ma ho sempre pensato di non essere proprio ciò a cui aspiravi, io penso che tu sia speciale e meriti davvero il meglio dal resto del mondo. E quando qualche giorno fa Sirius si è presentato in camera dicendo che tu eri interessata a me ho pensato che fosse uno stupido scherzo, anche se uno degli scherzi più belli del mondo. Tu sei meravigliosa, sei dolce, sei intelligente, sai cambiare le persone in meglio, e io ne sono la prova(in un certo senso). Poi però ho capito che non riuscivo più a starti vicino con questo peso, pensando che tu da un giorno all'altro avresti potuto iniziare ad amare qualcuno che non sono io.
Ho deciso di farmi avanti perché io voglio te, non la Evans o chiunque altro. Inizialmente ero io stesso a credere che mi piacesse, ma da poco ho capito che tutto ciò che facevo per lei era collegato a te. Ripeto, io voglio te e basta. E ho intenzione di fare le cose bene.Che ne dici?-

Dopo un attimo di totale sbandamento T/n riuscì a ridestarsi dallo shock, guardando gli occhi ansiosi di James con dolcezza, e afferrandogli delicatamente la mano.
-Penso che Sirius ti abbia già detto tutto quello che c'era da sapere a quanto pare, voglio solo precisare che anche tu mi hai cambiato, e sei riuscito in poco a diventare parte integrante della mia vita. Non so come farei senza di te...
Anche io voglio fare le cose per bene, e per favore, togliti quel l'espressione dal viso e fammi uno dei tuoi sorrisi meravigliosi.-

Il suo viso si illumina, immediatamente prende in braccio T/n e inizia a stritolarla e a farla girare per tutto lo sgabbuzzino, facendo cadere scope, scatoloni e oggetti vari provocando un rumore assordante. Ma chi se ne importava? La felicità non era poca, e non era proprio riuscito a trattenerla.

-Comiciamo subito, cominciamo adesso, voglio trascorrere ogni secondo che ho a disposizione solo con te, sempre.-
La sua eccitazione era sorprendente, cosa che fece scoppiare dalle risate T/n.
-Ah a proposito... non penserai mica che domani voglia uscire con la Evans; quindi, mia cara T/n, ti piacerebbe venire ad Hogsmead con me?-
-È un appuntamento?- chiese lei ammiccante.
-Non so... ehm, se vuoi che lo sia... se ti va... certo se non ti va, però penso che... si ecco,-
Non lo lascio neanche finire di balbettare che si lanciò su di lui e gli diede un piccolo bacio sulle labbra.
-Ovvio che voglio, stupido!-

Ma lui, ancora inebetito per quel piccolo contatto non riuscì a trattenersi, e questa volta fu lui a lanciarsi su di lei in un bacio appassionato.
-Oh no! Siamo in ritardo per la cena!- fece lei controllando l'orologio.
-Fa niente, ora ho di meglio.-


Spazio autrice: ciao ragazze! Mi dispiace per la lunghissimissima assenza, questo capitolo con cui ho ripreso non è neanche dei migliori... mi dispiace davvero molto, quest'anno ho iniziato il liceo, è in un altro paese e ogni giorno tra il viaggio di andata e ritorno i nuovi amici e i vari impegni ho completamente dimenticato la mia storia. Cercherò di riprendere e soprattutto di migliorarmi, un bacio a tutte!❤️

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