Yung God Vikturi AU - part 4

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Dopo un paio  di minuti a caminare tra l'erba e gli arbusti Yurii capì  che forse era meglio togliersi definitivamente i sandali , ormai in uno stato troppo pietoso per usarli .
La strada che usarono per arrivare fino alla spiaggia era sorprendentemente dura e tortuosa , forse ancora più  di quella usata per arrivare fino in cima alla collina ; eppure ci volle la metà  del tempo .

Si aggirarono tra le tortuose sporgenze travagliate da pietre e piante secche per un circa mezz'oretta , mentre il sole del giorno splendeva forte e caldo .
La sua pelle si era bruciata un paio di volte , mentre quella bianca del suo compagno sbrava fresca come sempre.

La sua meraviglia nei suoi confronti crebbe ancora di più. 

Alla fine l'orizzonte blu del mare si fece a mano a mano più  chiaro e vivido e il profumo di sale aleggiava nell'aria fino a prenetrare la superficie delle rocce .

Il vento si alzava facendo schiantare le onde tra le spiagge bianche della riva.

Gli occhi scuri del ragazzo fissavano incantati  quello spettacolo , così selvaggio e rude con un pizzico di estasi e malinconia.

Quando era piccolo era andato molte volte a ammirare il mare con sua madre e le sue ancelle. 
Eppure il ricordo di quei momenti sembrava così lontano da sembrare solo mera immaginazione.
Come stavano sua sorella e sua madre ? Si chiese improvvisamente. 
Sentiranno la sua mancanza? La risposta che sentì dentro di sé però fu negativa.
Nessuno avrebbe mai sentito lontanamente la sua assenza. Forse già si erano dimenticati della sua esistenza. 

I suoi torbidi pensieri però vennero frantumati quando una mano prese la sua , risvegliandolo dal sogno.

Viktor lo guardo dolcemente negli occhi , mentre le sue dita si spostarono verso la sua guancia , asciugandogli la lacrima che gli era scesa sulla guancia senza avviso.
Yuuri  non cercò  di allontanarsi o respingerlo , lo guardo solo negli occhi per un attimo , e si perse nelle sue iridi .
Lo spazio si consumó lentamente come  legna ardente sul fuoco .
Senti il calore avampare sulle sue guance , poi l'altro fece scendere la mano sulle sue labbra socchiuse.
Non sentì  nemmeno il rumore delle onde sfracellarsi sulle pietre  , perché troppo preso dal battito irrequieto del suo cuore.

Poi una folata gelida taglio in due come una lama il torpore intorno a loro , facendoli ritornare a dove erano prima , storditi senza riconoscere quello che li circondava.

Viktor si girò alle sue spalle , e si diresse verso la spiaggia , lasciando l'altro immobile.

Una figura femminile , magra e slanciata si ergeva in lontananza .
La sua postura era così rigida e imponente da farla sembrare una statua di marmo , ma la sua espressione era di un intensità sensa eguali.

La figura guardò prima Viktor e poi con sguardo  truce Yuuri.
Il ragazzo si sentì  morire .
Cosa stava succedendo?
Ogni parte di lui era come congelata ; non riusciva nemmeno muoversi , era come se non ne avesse più  controllo.

La confusione si impadroní di lui , e tutto intorno a lui si fece sfocato .

Poi Viktor , corse verso la donna e le urlò  : "Ora smettila!" con voce grave .

Per un attimo sentì  l'aria uscirgli dai polmoni e le gambe cedere sotto il suo peso .

"Ho detto basta!" Sentì  urlare di nuovo Viktor.

Piano piano comincio a boccheggiare e sentire la terra sotto i piedi .
Respirava in modo irregolare come se fosse stato in apnea per un tempo incredibilmente lungo.
Le sue osse erano gracili e doloranti , e si sentì  preso a pugni .

Due braccia lo tirarono su a forza e lui si lasciò  cadere su Viktor che lo guardava dispiaciuto e spaventato.

Lui non disse niente. Si limito solo a chiudere gli occhi e a sprofondare in un profondo sonno.

Quando finalmente aprì  gli occhi , il cielo azzurro aveva fatto posto al color ambra del tramonto e il sole sene stava andando verso il mare , svanendo piano piano.

Si tirò su e si sgranchi le braccia.
Si guardò  intorno e capì  di non essere nello stesso posto di prima.
Ora erano in una caverna e vicino a lui c'era un falò che illuminava le pareti e scaldata l'ambiente .
Viktor era accovacciato vicino all'entrata,  lo sguardo verso la spiaggia.

Appena sentì  che si era svegliato,  si diresse verso di lui e mettendoli una mano sulla spalla chiese:

"Stai bene Yuuri?" .

L'altro lo fisso frastornato , ma annui debolmente.

Poi ricordandosi dove erano e del fatto che sicuramente gli altri al palazzo forse erano in pensiero per il principe , gli disse:
"Ma non dovremmo ritornare a casa? E se qualcuno ti stesse cercando perché non sei rientrato? Potr..."

Il biondo lo fermò : "Non ti preoccupare. L'importante che tu stia bene. Quello che dirà  mio padre non è  un tuo problema. Se vuole punirmi faccia pure , ma non osera far qualcosa a te , perché lo impediró. "

Yuuri si spaventó : non era sua intenzione creare problemi.
Ma Viktor non sembrava voler sentir altro.

Lo aiutó ad alzarsi e si incaminarono verso il Palazzo, senza alcuna fretta caminando fianco a fianco , anche se si accorse che l'altro era come timoroso ad avvicinarsi a lui. L'atmosfera era silenziosa , nessuno parlava , nessuno incrociava lo sguardo dell'altro e questo lo mise in soggezione.
Esito un momento , ma prese coraggio e tutto d'un fiato chiese : "Prima , cosa è  successo ?  Perché  sono svenuto ?..cioè  , ho fatto qualcosa di sbagliato?".

A quelle parole l'altro si girò e lo guardò sorpreso .

La domanda  sembrava averlo preso alla sprovvista , perché nell'immediato l'altro non seppe cosa rispondere.
Poi dopo alcuni minuti gli disse:
"Tu non hai fatto niente male. Sono io che ho fatto qualcosa di davvero imperdonabile nei tuoi confronti e spero che tu mi possa perdonare" .
Le ultime parole le pronunciò con una tale soavità,  che il cuore di Yuuri si arrestò  per un attimo.
Prima che lui potesse replicare , le porte del palazzo si aprirono e delle guardie vennero verso di loro con atteggiamento grave.

Appena li raggiunsero due di loro puntarono la lancia verso il moro , che guardò  Viktor allarmato .
"Che cosa succede?" Chiese.
Il Comandante si limitò a dire : "Sua altezza , il Re non vedendovi ritornare ci  ha mandato a cercarvi , ma non vi abbiamo trovato e il Capo d'Armi ci ha riferito che uno dei ragazzi non si era presentato ad allenarsi con tutti gli altri e abbiamo creduto che fosse scappato via" .
Guardò verso il ragazzo , ormai spaventato a morte da quello che stava per succedere. 
E poi proseguì dicendo :
"Sì è  chiesto che per questo lui sia frustato".
A quelle parole gli occhi di Yuuri si spalancarono.

Le guardie stavano per portarlo dentro con la forza ma il principe li fermò.
"Fermi! Lui non ha fatto niente di male. Era con me  , sotto mia richiesta "
Disse in modo grave.

"Ma vostro padre..." continuò il Commandante

Ma il principe insistee con più  forza "Parlerò  io con il Re . Dite di rilasciarlo "

A quelle parole l'uomo fece un gesto si assenso e le due guardie lasciarono le braccia del povero ragazzo , ancora sotto shock , e riposero le armi.

Il biondo si avvicinò a lui e mettendogli una mano sulla spalla chiese :
"Stai bene?".
L'altro non seppe rispondere ma annuì  lievemente. 

Lo prese per mano e  disse
"Andiamo dentro". 

Yuri On Ice - One ShotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora