Capitolo 6

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Il resto della giornata procede velocemente e alla fine viene l'ora di tornare a casa.

Sui nostri motorini ci mettiamo poco e una volta arrivate Ellie decide di venire da me.

Abbiamo un sacco di cui parlare.

Mangiamo un pò di pasta poi scappiamo nel mio studio e ci buttiamo sul divano.

-Cioè ti rendi conto? Sono in classe con noi a Biologiaaaa- inizio.

-Grace se ti dicessi Scott ti verrebbe in mente qualcuno?-

-Non fare la rompipalle non sono innamorata solo felice perché sono proprio carini e potrebbero diventare nostri amici-

Ellie fa una faccia del tipo 'a me non racconti balle' ma non dice niente.

-A me sembrano un pò troppo seri- commenta infine.

-Vabbe non parliamo più di loro- cerco di cambiare argomento -sarà divertente la scuola divisa così-

-mmm-

-Ellie che hai? Puoi mettere giù quel dannato telefono?-

-È Kyle-

-Oh okay-

-Devo andare, ci vediamo dopo- mi abbandona.

Dovrei chiamare Scott?

Nah non ne ho voglia.

Inizierò un altro disegno.

-Ehi sorellina- mi saluta mio fratello entrando nello studio.

-Ciao Louis-

-Cosa dipingi oggi?-

-Non lo so mi serve l'ispirazione- rispondo.

-Mm me ne vado allora-

Sola un'altra volta.

-Ah è tornata Kitty- dice per poi scomparire di nuovo.

Kitty è la nostra gatta persiana. Ha due anni ed è sempre in giro.

-KITTY KITTYYYY- la chiamo.

-È IN SALOTTO- mi urla mio fratello dalla sua stanza.

Entro in salotto e la trovo sdraiata vicino al divano, la prendo in braccio e me la porto in studio.

Bene gli farò un ritratto.

-Sdraiati qui. Ecco brava perfetto- la istruisco.

Giro il cavalletto, prendo la matita e inizio lo schizzo.

Inizio con la coda poi salgo alla pancia e alla schiena e infine al muso che è la parte più difficile.

-Gracee vieni a tavola- mi chiama mia mamma  verso le sette e mezza.

-Vieni Kitty-

Esco dalla porta e la mia gatta mi segue fuori e giù dalle scale fino alla tavola dove mamma la accoglie calorosamente.

-Sei tornata piccolina finalmente erano giorni che non ti vedevo-

Mangiamo e dopo cena do le sue crocchette anche alla micia.

Quando più tardi me ne sto per andare a letto mi chiama Scott.

-Ehi amore- dico.

-Non ci siamo sentiti per tutto il giorno che succede?-

-Niente tranquillo è che ero molto stanca poi a scuola hanno cambiato tutto e voglio solo dormire-

-Come vuoi allora, notte-

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