L: "Comunque piacere, Luciano."
'Ah, avevi proprio sbagliato quindi..'
Pensai ad alta voce.
La mia amica Rachele si avvicinò e mi disse: "Di chi parli?"
E: "C'è un ragazzo che mi ha lasciato un love nella foto pubblicata ieri sera.. E prima ha fatto credere di aver sbagliato, dopo si è presentato... Cosa dovrei fare?"
R: "Dai cavolo presentati, non iniziare con le tue solite paure"
'Cosa faccio? Mi presento o sarà il solito ragazzo che cerca soltanto una cosa?'
Presi il cellulare, entrai nella sua chat e ci pensai un attimo.
Poi, quasi automaticamente, gli scrissi "Elisa..."
L: "Di dove sei?"
E: "Lizzanello"
L: "Davvero? Mai vista."
E: "ahahah io sì"
L: "Davvero? Quando e dove?"
E: "Non lo so, forse in corriera"
L: "Ma quando?
Non prendo la corriera da due anni"
E: "Parlavo di anni fa infatti"
L: "Io invece non ricordo"
E :"ahahahah meglio così"
Non avevo molta autostima di me, anzi direi che non ne avevo proprio.
Sapevo di non poter piacere ai ragazzi.
Non ero la tipa che si truccava, si faceva bella per uscire o andare a scuola.
Mi vestivo più comoda possibile, utilizzavo anche la tuta per andare a scuola, perché sapevo che comunque non ero una ragazza che qualcuno potesse buttarci uno sguardo, perciò per lo meno stavo comoda.
L: "Ahahahaha dai non dire così"
E: "Eh.. Invece l'ho detto"
Non mi fidavo neanche più di tanto dei ragazzi.
Sapevo che pensavano tutti ad una sola cosa.
E io non ero quel genere di persona.
Amavo le storie serie.
Ma non andavo in cerca di un ragazzo.
Ho sempre pensato che se mai avessi dovuto avere un ragazzo, non sarei stata io a cercarlo.
Ma sapevo che questa possibilità non ce l'avevo, non mi guardava nessuno, non avevo niente di bello.
Aspettai la sua risposta.
E intanto mi facevo così tante domande.
'Cosa voleva da me? Perché mi aveva scritto? Era il solito ragazzo che ti chiedeva di fare sesso e poi scappava via?'
Il suono del cellulare mi risvegliò dai miei pensieri.
Dovevo continuare a fare i compiti.
L: "Io sto quasi tutti i giorni al Baretto, per prendermi il caffè"
C'era un bar aperto da poco più di un anno, nel mio paese.
Dove ormai ci andavano tutti i ragazzi e persone anche un po' più adulte.
E: "ahahah io ci vado raramente. La domenica sera a volte"
Non uscivo molto, solo quando mi andava. Magari il sabato sera con le mie due amiche Laura e Chiara, oppure la domenica sera, ma non lo facevamo tutte le settimane.
L: "Io la domenica mattina o il sabato pomeriggio ci sto di più"
'Ok e cosa vuoi che me ne freghi?'
E: "Ah ah capito"
L: "Vabbè qualche volta invece di andarci la domenica sera vieni la mattina e ci prendiamo un caffè"
Cosa voleva questo da me? Dove mi aveva vista? Non credo che una persona ne noti un'altra su Facebook e le chieda di uscire. Siamo veramente arrivati a questo? Aspetta.. Ma mi stava chiedendo di uscire o era soltanto un caffè e poi ognuno per i fatti suoi? Oddio. Perché non riuscivo a capire cosa si dovesse fare in queste situazioni....
E: "Non bevo caffè"
L: "vabbè il caffè si fa per dire"
E: "Eh ma mica mi offri un succo di frutta"
L: "E andiamo di aperitivo allora"
E: "Superalcolico però ahahah"
Perché stavo cercando di fare la simpaticona? Io non bevevo quasi mai.
L: "Ma ci mancherebbe ahahahah
Sai ragazza, inizia a piacermi il tuo modo di ragionare...
... E di bere soprattutto"
Ok no, aveva capito male.
E: "Ahahah addirittura. Ma va.. Non pensare che beva chissà quanto.. Anzi, non mi piace il pensiero di una ragazza 'ubriaca'"
L: "No vabbé, ma sto scherzando.
Per me una ragazza non deve essere né troppo volgare né troppo perfettina.
Una via di mezzo."
E: "Ah beh, ci son dei ragazzi che si vantano di avere la ragazza che beve più di loro.. Cioè per me non c'è da vantarsene, è una ragazza, non un camionista.
Ma io sono troppo volgare, mi dispiace."
L: "No vabbè ci sono alcune ragazze che sembrano scaricatrici di porto ahahah. Vedremo comunque"
'Io non volevo vedere 🙂🙂'
E: "Ahahahah no, non vedremo"
L: "L'importante per me è che la ragazza non superi i miei livelli"
Avevo visto dalle foto che faceva Muay Thai. Ed io ero già abbastanza piazzata, poi per via della pallavolo, avevo dei bicipiti di cui mi vergognavo.
E: "Eh ma tiro pugni più forti dei tuoi, mi dispiace. Ho i bicipiti più grossi"
L: "Ahhh ho capito dove vuoi arrivare, scusami non lo sapevo"
'Eh? Cosa? Dove? Che ho detto?'
E: "Dove voglio arrivare?"
L: "Sei fidanzata"
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHA QUESTA ERA BELLA.
E: "Nooo. Ma ti pare, chi vuoi che mi carichi anche volendo, ti sfottevo e basta."
L: " Per come hai scritto gli ultimi due messaggi, sembrava fosse il tuo ipotetico ragazzo a scrivere"
E: "No, è proprio vero che ho i bicipiti più grossi dei tuoi"
L: "Non credo proprio😂"
Gli mandai una foto dei miei bicipiti.
L: "Seee, devi farne di strada ancora"
Me ne mandò una sua.. E... Ok..... Stavo bene. Sii.
E: "Beh guarda che io non vorrei averli, soltanto che essendo obesa, ce li ho così grossi"
L: "Mi sa che è soltanto una tua fissazione il fatto di essere obesa, perché dalle foto è tutta un'altra cosa"
E: "No, non è una mia fissa"
L: "Io dico di sì"
E: "Ma ci sono soltanto foto della faccia, e anche a metà.. Quindi.."
L: "Allora mandamene una per intero no?"
E: "No, non voglio essere la causa di nessun'infarto, scusami."
L: "Tranquilla, a me di una ragazza deve piacere prima di tutto il carattere, perché mi deve saper prendere. E poi fisicamente. Perché fidati, sono stronzo"
'Non mi fai paura, mi dispiace'
E: "Ah beh... Non credere di essere l'unico"
L: "Scrivimi su whatsapp qua non mi trovo bene
32........"
Era uno scherzo? Ma come? Mi dovevo fidare o dovevo continuare a parlarci su facebook?
E: "Neanche io in realtà mi trovo bene, ma sarebbe stato compito tuo"
L: "Dammi il tuo numero allora"
E: "32........"
Mi scrisse su whatsapp, gli feci uno scherzo dicendogli che ero Martina e che non conoscevo nessun Luciano..
E mi riscrisse su Facebook spaventatissimo dicendo che avevo sbagliato a dargli il numero.
Poi gli dissi che era uno scherzo.
E iniziammo a parlare.
Parlammo un po' quella sera.
Era un anno più grande di me, aveva appena fatto 18 anni, da un mese.
Quando mi disse il giorno del suo compleanno, mi accorsi che ci toglievamo soltanto tre mesi.
15 Novembre 1998- 15 Febbraio 1999
Questa cosa mi fece sorridere.
Mi mandò la buonanotte verso le 22:15.
Era così strano che andasse a letto così presto.
Ma ci feci poco caso, gli mandai anche io la buonanotte e mi misi a letto anche io, addormentandomi.
Nonostante io avessi l'abitudine di andare a dormire non prima dell'una..