Si accesero le luci, Luciano mi tolse via la benda dagli occhi, partì la nostra canzone e sentii tante voci dire 'SORPRESAAAAA'.
Guardai Luciano negli occhi, aveva una scintilla che non avevo mai visto.
Scoppiai in lacrime, mi avevano organizzato una festa a sorpresa ed erano tutti complici?
L: "Prendi questo perché sennò tua madre mi ammazza, è tutta la sera che mi ripete che devo dartelo" dice porgendomi un palloncino a forma di cuore con su scritto 'I love you'.
Lo guardai e gli sorrisi.
Ci rimasi male. Forse volevo veramente una serata soltanto per noi.
'Dai Elisa state insieme da poco, non lo sa che se ti dice una cosa, ti aspetti che si faccia veramente oppure ci rimani male... Beh però poteva anche pensarci dai, alla fine...'
Tutti: "Ooooouuuuuuuu"
Mi risvegliarono dai miei pensieri.
Mi trovai tutti davanti e mia madre che mi diceva "ringrazi tutti, no?"
'Io? Perché? Di cosa? Non li ho mica invitati io😂😂 volevo soltanto una serata tranquilla con il mio ragazzo. Non ero pronta a tutto 'sto casino.
Diedi due baci per ogni persona e li ringraziai.
I miei andarono via e mi dissero che sarebbero tornati per la torta.
'Ehm.. Ok.. Ora che si fa? Ragazzi se state aspettando che vi invogli a fare qualche gioco o ballo, non siete nel posto giusto'
Tutti mi guardavano e mi sorridevano.
'Cosa diavolo volete?' Pensavo.
Nonostante fossero tutti miei amici, non riuscivo a stare con loro. Ero perennemente incollata a Luciano.
Mio fratello venne verso di me con una birra in mano e mi disse "Elisa, ricordati che sei tu la festeggiata. Magari tra un po' fai un giro tra i vari gruppetti'
'Io dovrei fare il giro? Per dire cosa? Se va tutto ok? Come quando sei al ristorante e il cameriere viene a chiederti se il piatto era di nostro gradimento? Ma veramente devo farlo?'
Presi coraggio, mi alzai dalla sedia e iniziai il giro..
Mi misi a chiacchierare un po'.
Tornai da Luciano e gli chiesi di offrirmi una sigaretta.
Uscimmo fuori e ci sedemmo su una panchina.
Faceva abbastanza freddo.
E: "E quindi tu sapevi tutto e mi hai presa in giro, bravo" gli dissi scherzando.
L: "Abbiamo dovuto trovare una scusa. Tuo fratello doveva portarti il pomeriggio a farvi un aperitivo e tua madre avrebbe portato i tuoi vestiti qua. Ma domenica, quando sono venuto alla tua partita, ho parlato con tuo fratello e gli ho detto se potevo dirti che stavamo andando a cena io e te. Poi quando sono entrato e ho parlato con tu madre, le ho detto che conoscendoti, una volta arrivata alla festa, non ti saresti mai truccata e cambiata"
E: "Uh, hai visto. Bravo. Immaginavo che mia madre non sapesse queste cose su di me. Tu mi conosci da poco e già sai questo mio lato."
Lo ringraziai e mi accoccolai su di lui mentre fumavamo.
Morivo dal freddo ed era la prima volta che mettevo i tacchi, quindi i miei piedi chiedevano soltanto aiuto.
Ovviamente la privacy non era una cosa che ci apparteneva.
Iniziarono ad uscire anche gli altri e si misero a chiacchierare e fumare con noi.
Dopo poco più di 20 minuti, mio fratello si affacciò dalla porta e ci avvisò che erano arrivate le cose da mangiare.
Tutti si affrettarono ad entrare.
Mangiai meno di mezzo calzone(panzerotto per chi lo conoscesse così).
Non avevo fame. Non sapevo cosa fare.
Mi sentivo osservata.
Odiavo sentire gli occhi puntati su di me.
Finirono quasi tutti di mangiare e partì 'Thinking Out Loud' di Ed Sheeran.
Mio fratello si avvicinò e mi invitò a ballare.
Oddio che ansia.
Ballai per pochi minuti con lui e poi mi portò verso Luciano e mi lasciò a lui..
Si unirono altre persone al centro della sala.
Giorgio fece partire musica un po' più movimentata.
Provai ad andare a sedermi, ma senza alcun risultato.
Venni trascinata indietro da un sacco di mani che mi cingevano la vita, le braccia, i polsi.
'Dio no.'
Iniziarono a darmi bicchieri con della vodka dentro.
Il primo lo rifiutai, ma ovviamente me lo fecero bere.
Lo buttai giù in un attimo.
Arrivò il secondo.
Il terzo.
Il quarto... "No, basta" dissi a Laura.
Avevo mangiato praticamente il nulla. E bere così mi dava fastidio. Sicuramente mi sarei ubriacata un minimo. E non mi andava.
Vidi che tornó verso il tavolo e si avvicinò a Luciano. Riuscii a leggere il labiale "Daglielo tu questo bicchiere, a te non può dire di no"
Ci provai ugualmente ma mi fecero bere anche quel bicchiere.
Le scarpe non mi facevano più male, ma iniziavo a non reggermi più. Prima avevo bevuto anche una birra e mezzo.
E non ero abituata a così tanto alcool. A stomaco vuoto soprattutto.
Mi feci spazio tra gli altri che continuavano a ballare e uscii fuori.
Socchiusi la porta alle mie spalle e mi accorsi che non riuscivo a scendere gli scalini, mi girava la testa.
Stava iniziando a fare effetto l'alcool.
In quel momento uscì Luciano e mi prese il braccio, capendo forse che fossi in difficoltà.
L: "Perché te ne sei andata senza dir nulla?"
E: "Iniziava a mancarmi l'aria. Non pensare che beva così facilmente. L'ho fatto soltanto perché è il mio 18esimo"
L: "Non lo penso, io ti ho dato da bere soltanto per farti divertire e ballare con me e con gli altri"
E: "Come vedi, non l'ho fatto ugualmente. Mi offri un'altra sigaretta per favore?"
Mi porse il pacchetto e fumammo insieme.
Passammo un po' di tempo da soli. Fumammo anche dalla sigaretta elettronica. Quel lampone non mi era mai piaciuto così tanto, ma con l'alcool in corpo, tutto mi sembrava accettabile.
Ad un tratto uscì non ricordo chi e disse "Ah siete qui, pensavamo fossi in bagno a vomitare"
'Ah aha ha ahaa ahahahajjbadih che ridere 😊😒. Sai, sei molto divertente. Davvero'
Man mano iniziarono ad uscire di nuovo tutti quanti per fumarsi una sigaretta.
Io ormai sparavo soltanto cazzate ed ero sempre più incollata a Luciano.
Mio fratello ricevette una telefonata.
Mi avvisò che la mamma e papà stavano arrivando per aprire la torta.
'Di gia?'
Guardai l'orologio sul polso sinistro di Luciano e vidi che era mezzanotte meno un quarto.
Tra un quarto d'ora avrei fatto 18 anni.
Finii velocemente la sigaretta e mi feci accompagnare in bagno per lavarmi le mani e bevvi un sorso di aranciata per far andare via la puzza di fumo.
Sì, i miei non ne erano al corrente.
Arrivarono e intanto i padroni della saletta, sistemarono il tavolo dove mettere la torta.
Mi porsero uno spumante. Notai che mio fratello era di fianco a me con un'altra bottiglia in mano.
Iniziarono con il conto alla rovescia.
'Oddio ho così tanto sonno. Ma quando finisce? Questo alcool mi sta distruggendo, vorrei soltanto dormire. Oppure fare qualcosa di interessante. Mi sembra tutto così noioso'
Tutti: "3......2....1....."
Stappai lo spumante
"AUGURIIIIIIIII"
Mi vennero tutti incontro per darmi gli auguri.
Luciano si avvicinó e mi sussurrò "Auguri amore mio" e mi stampò un bacio.
Mi fecero poi sedere davanti alla televisione per guardare il video.
Cosa più imbarazzante di tutta la festa messa insieme. Luciano si sedette al mio fianco e mi prese la mano.
Uscirono le foto da piccola, quelle di pallavolo e quelle più imbarazzanti che potessi avere.
Scoppiai in lacrime quando uscì il video dei miei nonni di Venezia mentre mi davano gli auguri.
Strinsi la mano di Luciano e con il pollice fece piccoli cerchi sul dorso della mia.
Finito il video, continuammo con le foto davanti alla torta.
Mentre mangiavo la torta, ricevetti non uno, ma ben due piattini di torta in faccia.
Mi entrò non so quanta panna negli occhi.
Avevo le lenti.
Non ero iperattiva, avevo bevuto, per me andava tutto a rallentatore.
Mi alzai e andai in bagno.
Le mie amiche mi aiutarono a togliermi tutta quella torta dal viso.
Mi accorsi che si erano sporcati anche i capelli e mi uscì un lamento.
Mi guardai allo specchio.
E: "Oddio che palle ora faccio schifo senza trucco"
La: "Ma dai cretina, anche volendo la festa è finita, usciamo"
Iniziarono ad andarsene man mano tutti.
Eravamo rimasti io, Luciano, mio fratello, Chiara, Laura e i miei genitori.
Mio padre disse a mio fratello di incamminarci verso casa intanto, dovevamo accompagnare gli altri.
Le mie amiche mi raccontarono che costrinsi Luciano a salire dietro con me e che lo pregavo di venire a dormire a casa mia. Mi ero attaccata come non so cosa a lui e non volevo mollarlo più.
Quando finimmo il giro, tornai a casa con mio fratello e sentivo che più o meno mi stava passando la sbronza.
Arrivai a casa e avevo una fame da lupi, mi misi a mangiare alle tre di notte, mi lavai e mi misi a dormire mandando l'in bocca al lupo a Luciano per la mattina dopo.
'Beh dai, è stato bello questa sera. Mi sono divertita. Anche se mi aspettavo una cena soltanto con Luciano, però.. Mi son divertita dai. Sono un po' arrabbiata con tutti per avermi presa in giro e non avermi detto della sorpresa. Però, d'altronde se deve riuscire la sorpresa... Mh.. Bravi dai.. Se la sono cavata...'
E con questi pensieri, sprofondai nel sonno totale.