14. ~Sabato sera~

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22 Febbraio
Quel giorno facevamo finalmente 1 mese.
Non 'festeggiammo' minimamente perché io avevo allenamento.
Era la settimana di carnevale.
Il sabato uscimmo a Lecce: io con le mie due amiche, lui con i suoi amici.
Poi ci incontravamo e stavamo un po' insieme, ci prendevamo qualcosa da bere e ci dividevamo di nuovo.
Non l'avevo mica capita questa cosa, ma non mi stava affatto bene.
Avevamo il sabato sera per poter  stare insieme un po' di più, perché doveva stare per forza con i suoi amici, con i quali ci stava quasi ogni giorno?
'Forse si vergogna di me? Possibile che abbia già un'altra nella comitiva e non possa farsi vedere con me in giro? Beh spero per lui di no, perché faccio un casino'
Decisi di berci su quella sera. Non ero un'ubriacona, ma non volevo più pensarci.
Dopo aver bevuto abbastanza, mi sentivo finalmente 'allegra' e spensierata.
Iniziai però a volere Luciano.
La: "Smettila. La prossima volta non bevi se poi devi fare così. Lascialo stare."
E: "Vi prego fatemelo chiamare. Voglio sapere soltanto dove sta. Voglio stare con lui un pochino pochino. Giuro. Solo un pochino"
La: "Mio dio, ti sto odiando."
Presi il cellulare e lo chiamai, mi disse dove si trovava e un po' barcollando andai.
Era seduto su una scalinata con i suoi amici.
Mi sedetti fra le sue gambe, uno scalino più basso.
Mi spinse leggermente verso di lui, facendo aderire la mia schiena al suo busto.
Appoggió le sue braccia sulle mie spalle.. I suoi gomiti appoggiavano sul seno e le sue mani sulle cosce.
'Cazzo se sto bene. Mi eri mancato, sai?'
Iniziai a cantare una canzone d'infanzia che non ricordo e Chiara si divertiva a farmi dei video.
Mi squilló il cellulare, lo presi dalla borsa.
"Papà" dissi.
E: "Sssi.. Dimmi"
Papà: "Sto venendo a prendervi, dove stai?"
E: "Eeehm.. Dove stiamo?"
La: "Al politeama. Chiedigli dove viene a prenderci"
E: "Dove vieni a prenderci papàaaa?"
Papà: "Al solito posto"
E: "Ok ciao" e riattaccai.
La: "Dove viene?"
E: "Non me lo ricordo più"
La: "Elisa cazzo riprenditi"
E: "Ha detto al solito posto, ma io non so quale sia il solito posto"
"Lo sappiamo noi" dissero Laura e Chiara tirandomi su per un braccio.
E: "No, lasciatemi stare, io non voglio andarmene. Andate voi con mio padre, io vado con Luciano"
L: "Dai amore, vai. E poi io tardo. Mettiti a letto e poi ci sentiamo"
'Ah'
Ci rimasi un po' male. "Io tardo?"
Capito.
Beh quando usciva con me, aveva un orario. Il sabato poteva fare l'ora che preferiva?
Tornai seria. Lo salutai velocemente e me ne scappai.

Ore 00:40
Dopo aver accompagnato le mie amiche, rientrai finalmente a casa.
In macchina cercai di parlare il meno possibile, dato che c'era anche mia madre e se avessi aperto bocca, avrebbe capito che non ero completamente lucida.
Mi spogliai, mi lavai e andai in camera per mettere il pigiama e infilarmi sotto alle coperte.
Mandai una foto a Luciano. Non so perché. Lo feci senza pensarci.
Avevo gli occhi lucidi e tristi e le guance rosse.
Mi rispose dopo poco "Quanto sei bella"
Gli risposi con "Buonanotte", molto distaccato e lasciai il cellulare.

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