-Ti tengo! Ti tengo!
Erwin ondeggia mentre camminiamo verso la sua stanza. Il suo braccio è abbandonato sulle mie spalle, la mia presa sul suo fianco è resistente. Cammina lentamente, sembra quasi che le gambe non lo reggano. Lo sento bollente contro di me; ho paura che perda i sensi e cada. Con la febbre così alta è probabile che svenga da un momento all'altro e se dovesse trascinarmi a terra e bloccarmi sotto di lui, addio torace!
Non posso negare che sia pesante, dopotutto è un "armadio" di uomo con una massa muscolare non indifferente. Ci sono istanti in cui si regge di più sulle sue gambe e altri in cui si abbandona su di me quasi completamente. Quando si accorge di essersi lasciato andare sulle mie spalle si raddrizza chiedendomi scusa, sempre... è già successo tre volte.
La sua stanza ormai è vicina; sento i vestiti umidi sotto la mia mano. Ancora non ci credo! Come ha potuto pensare di indossare i vestiti ancora umidi senza rischiare di ammalarsi?
Siamo arrivati davanti alla porta, ci fermiamo un attimo; riprendo fiato un secondo senza allontanarmi da lui. Ce l'ho fatta! Siamo arrivati e Erwin non è svenuto, mi sento sollevata.- Grazie dell'aiuto...! Adesso apro... - la sua voce è stanca, i movimenti lenti.
Cerca la chiave nella tasca dei pantaloni e prova ad aprire la porta. Dopo tre volte che non riesce a centrare la toppa, gli prendo la chiave dalla mano e apro io.- Scusa... Mi sento proprio inutile...!
Sbuffo una mezza risata e gli do una piccola pacca sul fianco per rassicurarlo.
Entriamo, non ho mai visto la sua camera. È grande il doppio della mia, ha una finestra sulla parete opposta all'entrata, a destra c'è un camino affiancato da una scrivania ed una piccola libreria mentre a sinistra ci sono un armadio e il letto. Appena lo vedo sento un pizzico d'invidia: è matrimoniale. Il letto, con una coperta rossa stesa sopra, è enorme! Che bello, ho sempre desiderato un letto matrimoniale tutto mio!
Oltre che dalla dimensione del letto vengo colpita anche dal fatto che il letto non è disfatto. Una volta sono entrata nel dormitorio dei maschi per non farlo mai più. Letti disfatti, vestiti ovunque, cuscini per terra. Quelli non sono soldati ma bestie! Erwin invece è uno di quei pochi uomini che sistemano il letto; la mia stima verso di lui aumenta ancora di più.
A distogliermi da questi pensieri superficiali è il peso che aumenta sulle mie spalle.- Hei Erwin, tutto ok?! - Ci avviciniamo al letto di qualche passo, manca poco perchè possa sedersi. Guardo in alto, verso il suo viso, e lo vedo pallido. Non va affatto bene.
- Vale... Sto per svenire. - il suo tono di voce lascia traspirare la consapevolezza di ciò che sta per accadergli.
- Oh no... Nononono! Ti prego non – troppo tardi, gli occhi gli si chiudono e lo vedo precipitare in avanti. Mi volto piazzandomi di fronte a lui e bloccando la sua caduta trovandomi così ad abbracciarlo goffamente. Le mie mani, che gli circondano il petto, si sfiorano solamente, talmente è ampio il suo torace. La mia presa è forte, ma nonostante questo lo sento scivolare verso il basso. Pesa, pesa veramente tanto. Ma non lo farò cadere! Dopo tutto quello che ha fatto per me devo farcela!
Mancano pochi passi per arrivare al letto; i suoi piedi sono abbandonati a terra. Cammino all'indietro, verso il letto, sforzandomi di resistere e non mollare la presa intorno ad Erwin.
La sua testa è accanto alla mia, ha la fronte appoggiata alla mia spalla, il naso verso il mio collo. Sento che respira lentamente, deve essere semi-coscente o semplicemente addormentato. È ancora molto caldo ma non credo sia il contatto con lui a fare sentire così caldo anche a me. Anzi sì, è proprio questo contatto a agitarmi leggermente. Se non stessi cercando di evitargli uno schianto per terra starei tremando di vergogna. La schiena fa male per il peso opprimente. Mi sento trascinare verso il basso. Manca pochissimo al letto. Continuo a stringere le braccia, i suoi piedi strisciano per terra. Le gambe mi fanno già male e sento una piccola fitta di dolore nel torace. "No, per favore, non adesso!"
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Safe and Sound ~ErwinxOC
FanfictionLa prima volta che lo vidi pensai avesse l'atteggiamento da leader, sì l'atteggiamento di quelle persone che ti avrebbero guidato sempre con giudizio e correttezza.[...] Le sue parole suonarono così convincenti e sincere, il suo sguardo trasmetteva...