I miei piani vengono stravolti: non ho ben capito in che modo sia successo, ma ora sono a cavallo verso il villaggio di Leo.
Io ed Erwin stiamo riaccompagnando la famiglia a casa, ma io non so ancora che cosa sia accaduto durante la missione.
Dopo pranzo Leo ha mostrato ai suoi la base poi hanno deciso che sarebbe stato meglio mettersi in cammino per casa loro: preferivano non abusare dell'ospitalità della legione. Però non so di chi sia stata l'idea di far sì che fossimo io ed Erwin ad accompagnarli anche se, ripensandoci, è giusto così. Dopotutto sono stata io a portarlo alla base e tocca a me riportarlo a casa.Ancora non riesco a collegare l'idea che il marmocchio non sarà più con noi, mi ero abituata alla sua piccola presenza curiosa.
Mi frullando in testa tante, troppe domande, ma non me la sento di parlarne ora di fronte al piccoletto. Non vorrei mai sentisse qualcosa che non dovrebbe, quindi, ancora una volta, rimando la mia chiacchierata con Erwin. Arriviamo al villaggio che il sole sta quasi tramontando; tutto è colorato di sfumature arancioni e mi perdo un secondo ad osservare quei colori meravigliosi.
Le nuvole che hanno increspato leggermente il cielo passano dalle tonalità dell'indaco al rosso fino al giallo, sfumando verso l'orizzonte. Il cielo violetto si scurisce sempre più mentre la prima stella della sera brilla in lontananza.
Ritrovo la casa di Leo, sistemata completamente. Osservando meglio, tutto il villaggio è ricomposto, "ma com'è possibile?" .
Solo tre giorni fa tutto era rovinato mentre ora le case sono intere; le finestre iniziano ad illuminarsi e alcune persone salutano il piccolo tornato a casa.- Poi ti spiego tutto.
Erwin deve aver notato la mia perplessità, lo guardo confusa e annuisco.
Dopo aver portato i cavalli in una stalla vicina entriamo nella loro casa; Rose ci fa accomodare al tavolo della cucina mentre inizia a preparare la cena.
Mi offro di aiutarla, ma mi obbliga a stare seduta, dicendo che ho fatto già tanto per loro salvando il piccoletto.Rivedo l'armadietto dentro al quale trovai Leo, lo indico e lui si avvicina.
- Guarda mamma ero nascosto qui!
La madre lo guarda con occhi dolci e sorride; mentre mangiamo chiacchieriamo di cose superficiali.
Ci raccontano delle origini di quel villaggio, dei loro lavori, delle particolarità della foresta che li circonda, ...Capisco che i discorsi seri si terranno per quando Leo sarà andato a letto.
- Si sta facendo tardi. - Erwin guarda fuori dalla finestra, c'è buio.
- Dovremmo andare... - solo ora ricordo che abbiamo un viaggio di un paio d'ore da fare per tornare alla base, ma la cosa che più mi colpisce è che solo ora capisco che dovrò salutare il piccolo Leo.
- Ma siete impazziti? Non andrete da nessuna parte con questo buio! - Rose ci guarda stupita.
- Ma certo, per questa notte rimarrete qui, non era ovvio? - il marito le si affianca.
Io ed Erwin ci guardiamo confusi:
- Non proprio... - mi mordo il labbro imbarazzata.- Non vorremmo disturbare, non ci sono problemi col buio.
- Dai Vale restate qui! - come posso dirgli di no? Ora che mi guarda con quegli occhioni verdi.
- Solo se ci assicurate che non diamo fastidio – interviene Erwin.
- Nessun fastidio, anzi! Ci sentiamo in debito con voi della legione! Abbiamo una stanza libera che usiamo per chi passa di qui durante i suoi viaggi, starete lì.
- Va bene... - sorrido riconoscente.
"Ma com'è possibile che io finisca sempre in certe situazioni?"
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Safe and Sound ~ErwinxOC
FanfictionLa prima volta che lo vidi pensai avesse l'atteggiamento da leader, sì l'atteggiamento di quelle persone che ti avrebbero guidato sempre con giudizio e correttezza.[...] Le sue parole suonarono così convincenti e sincere, il suo sguardo trasmetteva...