Capitolo 14 - Lo Cavalier

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Ancora nessuna risposta da parte di Martina.
Iniziamo al meglio quest'ennesima giornata di sopravvivenza.
Non so come andrà a finire questa situazione, dovrò cavarmela da sola, come sempre.
«Sofia, c'è posta per te!» esclama mamma dal piano di sotto.
«Si, ora scendo»
Ancora con indosso il pigiama mi trascino al piano terra e vedo mamma che mi scruta con uno sguardo molto curioso.
«Che è questo fiato sul collo per della posta?» dico acidamente.
«Non mi sembra semplice posta, è una lettera. Chi di questi tempi scrive ancora delle lettere?»
Non ci posso credere, mi ha scritto Giorgio!
Ed io ho litigato con Martina inutilmente, fantastico.
«Ah si, l'ha scritta un mio amico» prendo la lettera e corro in camera.
Non poteva inviarmela un giorno prima, no? Almeno evitavo la sceneggiata di ieri sera.
È colpa sua, senza dubbio, ed ora dovrà aver scritto una lettera fantastica per rimediare.
La leggo? Scrivo a Martina?
Ho il cuore che batte velocemente. Perché? È solo una lettera, che sarà mai.
La apro e comincio a leggere.

"Mea dulce principessa,
nello mio cuor mi dispiaccio per averla fatta attendere sì tanti giorni, ma lo addestramento dello piccione viaggiatore ha richiesto più tempore dello dovuto.
In codesti giorni ho coraggiosamente combattuto contro li mulini a vento: la mia carissima madre; sostenuto prove ciclopiche: un esonero all'universitate; attraversato mari et monti: passato le ore a maledir lo traffico; ma ciò che ha mantenuto alto lo mio valor et lo mio desiderium di tornar vincitore fuit il ricordo dello suo dulce sorriso. Un'immago rimasta impressa nella mea mente per tutto lo tempore, et ora che son tornato in terra natìa, sarebbe mio desiderio plus grande poter riveder ancora quella maraviglia.
Ordunque son qui a richieder la gentil concessionem de la sua presenza, per una serata che lo eterno ricordo in lo futuro tempore erit!
Per porre le mea plus sincere scuse per lo tanto tempore trascorso prima de lo arrivo di codesta missiva ad destinatione, la invito codesta sera a salir sullo mio equino cum grande spirito di avventura!
La mea promessa est di ritornar prima che l'orologio rintocchi la una de la nocte.
Certo de la sua comprensionem et bramoso di rivederla, la saluto caldamente." 

                                                              Lo cavalier d'altro tempore

Sono senza parole.
Sei riuscito a stupirmi, veramente.
Non sto nella pelle! Martina deve saperlo, deve rispondermi.
«Marty mi è arrivata la lettera di Giorgio! Per favore rispondimi, ti devo chiedere scusa»Messaggio inviato.
«Apri la porta che sono qui sotto, scema» risponde lei.
Come qui sotto? Mi fiondo alla porta d'ingresso, apro e me la ritrovo davanti.
«Credevi di liberarti così facilmente di me? Fammi entrare»
«Scusa scusa scusa, lo so che ieri sera ho esagerato e non dovevo prendermela con te»
«Secondo te non ti conosco? Ovvio che comunque mi hanno ferito le tue parole, ma so dargli il giusto peso. Comunque devo dirti che ci ho riflettuto un po' anche io e avevi ragione tu, mi stavo facendo troppe paranoie e problemi inutili. Devo mettermi in gioco ora con Lorenzo, quel che sarà sarà, non val la pena stare a perdere tempo per inutili paure. Tu invece fammi leggere la lettera!»
Saliamo in camera mia e le passo la lettera.
Appena finito di leggerla esclama:
«Ma è fantastico! E abbiamo discusso per niente ieri sera» scoppiamo entrambe a riderci su.
«Sono rimasta davvero stupita! Si, ci eravamo scambiati qualche battuta sul fatto di scrivere una lettera, ma non pensavo lo facesse davvero!»
«Sono veramente contenta, te lo meriti! Mi sembra uno di cui ci si possa fidare, ma non mettiamo le mani troppo avanti, meglio essere sempre prudenti. Quindi sfoga ora il tuo entusiasmo e salti di gioia, ma poi torna lucida» dice Marty sorridendo.
«Assolutamente, ci sta un po' di gioia, ma poi procediamo con calma. È una normale uscita con un ragazzo, un'uscita come tante altre. Non so dove mi porta, altrimenti potevi unirti con Lorenzo!»
«Ma povero Giorgio, come prima uscita organizzeresti un'uscita a quattro? Sofy, le basi, così lo spaventi»
«Stavo scherzando! Ma volevo arrivare a chiederti se uscivi con Lorenzo stasera...»
«Probabilmente, o meglio, mi ha scritto un messaggio con una proposta per stasera, ma ancora non gli ho risposto. Però tranquilla, ci uscirò, ho deciso»
«Ah bene, così mi piaci! Dici che dovrei scrivere un messaggio a Giorgio? Giusto per confermargli che ho ricevuto la lettera, altrimenti come ci mettiamo d'accordo?»
«Direi proprio di si, sbrigati pure, altrimenti perdi la carrozza!»
Sono ancora un po' incredula. È strano l'effetto che possa farti una semplice lettera, o per meglio dire, una semplice attenzione. Qualcuno che si è impegnato nel far qualcosa per te, per farti una sorpresa, per farti sorridere. Come ci basterebbe veramente poco per essere felici. Per non parlare di Martina: si è presentata a casa mia per chiarire, io l'adoro!
Quanto sono scema quando metto in dubbio la nostra amicizia, quando accecata da qualche delusione o rabbia rischio di buttare tutto all'aria. Fortunatamente lei mi conosce, ma veramente, non avrei potuto trovare un'amicizia migliore della sua.
«Ti fermi a pranzo Marty?» domando io.
«Purtroppo non posso, oggi ci vengono a trovare degli zii da Torino, infatti ora devo scappare. Ero passata per chiarirci su quanto accaduto ieri sera, poi questa lettera ha portato il discorso su altro, ma comunque ci siamo chiarite. Domani ci vediamo assolutamente perché ci dovremo aggiornare entrambe»
«Mi ha fatto veramente piacere trovarti qui sotto stamattina, ti dovevo chiedere scusa sinceramente. Non esiste un'amica speciale come lo sei tu»
Ci stringiamo in un lungo abbraccio e ci salutiamo.
Scrivo un messaggio a Giorgio:
«Sir Giorgio, volevo riferirle che ho ricevuto la sua lettera stamane ed accetto di buon grado il suo invito ad uscire per questa sera. Mi farò trovare alle ore 21 al cancello del mio palazzo»
Inviato.
Sicuramente ora che andrò a pranzo mamma mi farà mille domande.
Non faccio in tempo ad entrare in cucina che subito comincia:
«Allora chi è questo amico misterioso della lettera? È carino?»
«Va bene, va bene, solo perché sono felice ti rispondo! È un ragazzo che ho conosciuto per caso qualche settimana fa all'università ed ora mi ha sorpreso in questo modo. Stasera usciamo, mi passa a prendere alle 21»
«Già mi piace! Solo per il fatto che ti ha fatto parlare con tua madre, lo approvo» risponde lei sorridendo.
«Non iniziare a fantasticare troppo, la fregatura è sempre dietro l'angolo»
«Come sei pessimista! Domani ti chiederò com'è andata la serata, anche se dubito me la racconterai, ma se ti vedrò felice, sarò comunque contenta»
«Non iniziare a far troppo la curiosa, ti racconterò il necessario, se ce ne sarà bisogno»
«Va bene, va bene, ora mangiamo, che la pasta si raffredda»

L'attesa prima di uscire con un ragazzo non la ricordavo da un po'. Il tempo scorre lentissimamente, la mente viaggia all'impazzata tra scenari possibili, idee, immagini comiche, immagini tragiche, chi più ne ha più ne metta.
Un turbinio di emozioni, con il cuore che batte più del dovuto.
Cosa mi metto? Come mi vesto? Mi trucco abbondantemente o acqua e sapone? I capelli li lego oppure li lascio sciolti? Il rossetto ci va o meglio senza? Come copro questo brufolo? Questa maglietta è troppo scollata? Queste scarpe si abbinano?
Alcune delle classiche domande che noi ragazze ci troviamo ad affrontare in generale prima di ogni uscita, ma quando si tratta di uscire con un ragazzo si moltiplicano all'ennesima potenza.
Poi entra in conflitto la parte bipolare di ognuno di noi, quella che pensa agli scenari positivi e quella che pensa a quelli negativi.
È sbagliatissimo crearsi troppe illusioni in partenza, sognare troppo ad occhi aperti, perché poi si rimane quasi sempre delusi. La realtà non si può prevedere, nemmeno lontanamente. È tutto così imprevedibile e in mano al caos.
Devo cercare di rilassarmi un pochino, altrimenti arrivo a stasera o troppo tesa e in ansia o troppo felice ed euforica.
È una semplice uscita. Questo mi devo ripetere per le prossime quattro ore.
Mi squilla il cellulare ed è un messaggio di Martina.
Mi ha inviato una bellissima immagine che dice:

"Oscillo come un pendolo tra pensieri complessi,
tra facili illusioni e quelle strade senza uscita,
a te non importa molto dei miei interessi,
ma il tuo comportamento emozioni mi suscita.

Così irraggiungibile, ma dannatamente bello!
Io non mi arrendo, continuo a testa alta,
anche se so di non essere al tuo livello,
ma prima o poi avrò la mia ribalta."

Si vede che sa perfettamente come mi sento in questo momento, infatti ha ragione!
Anche se a Giorgio in realtà credo gli importi di ciò che mi interessa, ma il concetto dell'immagine esprime comunque bene il mio stato d'animo.
È arrivato il momento di mettersi in gioco veramente, la mia rivincita su tutto!


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