Finalmente io e Clara arrivammo a casa; erano le 19 e decidemmo di uscire a prenderci una pizza giù in piazza.
Io avevo qui sul lago una specie di casa per le vacanze e ogni volta che potevo ci venivo perché adoravo questo ambiente!
Ogni volta che l'estate finiva però, dovevo tornare a Milano per ricominciare la scuola.
Clara invece abitava qui e non potete capire quanto io la invidiassi. La compagnia era fantastica, i luoghi pure, per non parlare del cibo!
«Per me una margherita e un tè alla pesca» esordì Clara appena il cameriere si presentó al tavolo.
«Per me una diavola e una coca cola grazie» dissi, mentre non staccavo gli occhi dallo schermo del cellulare.
«Vale ci sei? È da tutto il tempo in cui siamo qua che non fai altro che stare con la testa china sul telefono; va tutto bene?» chiese con un tono che mi sembró preoccupato.
«Si si, solo che continuo a ricevere richieste di amicizia dai ragazzi che abbiamo conosciuto oggi pomeriggio!» la rassicurai.
...Bip fece il telefono...
«E....e..» non riuscii a terminare la frase che quella matta di Clara mi prese il telefono dalle mani e si mise a curiosare;
«E uno ti ha appena scritto!!» tuonó con tutta la voce che aveva in corpo.
Tutte le persone sedute ai tavoli si girarono e io, come mio solito divenni paonazza. «S-scusate» riuscii a dire con un filo di voce per poi lanciare un'occhiata di fuoco a Clara.
« Rispondigli, Rispondigli subito!» continuava a ripetermi.
«Se non mi ridai il mio telefono come diavolo faccio!!» sbottai infuriata.
Clara mi aveva appena detto che uno di quei ragazzi di oggi mi aveva scritto, ma chi poteva essere e soprattutto cosa mai mi avrebbe potuto scrivere? Alla fine ci eravamo appena conosciuti.
I miei battiti cominciarono ad aumentare lievemente e il respiro si fece pesante; cosa mi stava succedendo? Era solo uno stupido messaggio!
"Io so perché ti senti così" continuava a sussurrarmi sempre la solita vocina "io so chi speri ti abbia scritto..."
"Non so minimamente di cosa tu stia parlando, mi spiace!!!" risposi in tono seccato, senza accorgermi che però l'avevo detto al alta voce.
Clara mi guardó perplessa « Non sai cosa? Io non ho detto nulla!». Continuava a guardarmi in quel modo in cui si fissano i matti e, a pensarci bene, non aveva tutti torti: STAVO PARLANDO DA SOLA!
«Comunque tieni e muoviti a rispondergli, è da cinque minuti che guardi nel vuoto Vale!» mi disse ridendo porgendomi il cellulare.
Mi feci coraggio e lo presi; sbloccai lo schermo e aprii il messaggio...
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Care lettrici, volevo scusarmi per il fatto che questo capitolo è un pó corto ma solo perché ho appena iniziato il libro e non so se possa piacere o meno!
Per favore lasciate un commento o un voto così che possa capire se ci sia qualcuno che lo legge o meno.
Intanto vi auguro una buona giornata.
Viola
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Nati Per Amarsi
Roman d'amourValentina è una ragazza di 15 anni e come tutte le ragazze della sua età sogna una vita che non le appartiene. Segnata dalla sua infanzia vorrebbe scappare, lasciandosi tutto alle spalle; troppe volte gli altri si sono approfittati di lei, spezzando...