Bene, ero proprio nei casini; mancavano poche ore al ritrovo con i ragazzi ed io ero ancora in ciabatte, accappatoio e maschera.
Si, avete presente quelle scene dei film in cui lei ha i cetrioli sugli occhi? Ecco, peggio; molto peggio, anche perché di certo io con quelle attrici non centravo proprio nulla, in confronto sembravo Fiona di Shrek.
«Vale hai sistemato la stanza?» gridò mia madre.
Giusto perché ci mancava suolo quello.
Mi pulii la faccia e presi il vestito bordeaux che Clara ovviamente mi aveva obbligato a mettere. Misi sotto delle calze color pelle perché fuori, nonostante io esca mezza nuda, farà freddo, anche se so che delle calze con otto denari non servano a molto, però meglio di niente.
Indossai poi delle dei trampoli neri, perché scarpe con il tacco non si potevano definire, con le borchie oro.
Mi guardai allo specchio e, per un attimo, vidi la seconda me. Quella che ride, che va alle feste e si diverte. Non mi dispiaceva questa me ma sapevo benissimo che era solo una maschera.
Allontanai quei pensieri; dovevo concentrarmi e in mezz'ora massimo uscire di casa perché Fede mi veniva a prendere. L'avevamo convinto ad accompagnarci dato che lui aveva la macchina e gentilmente aveva accettato.
Feci scaldare la piastra e mi sistemai i capelli in modo che ricadessero morbidi sulle spalle. Infine mi misi l'eye-liner, molto mascara e un rossetto bordeaux che si intonava con il vestito.
...Bip...
"Merda, mi sa che è Fede"
Guardai il telefono:
Da: Fede <3
Principessa muoviti a uscire dal tuo castello che sono arrivato <3 .
Che dolce, lui mi trattava davvero sempre come se fossi una principessa ed io, avidamente, non osavo obbiettare. Mi piacevano tutte quelle attenzioni.
Presi velocemente un pochette nera e una giacca dello stesso colore e mi affrettai a scendere.
«Mamma esco, la stanza la metto a posto domani, promesso!».
«Va bene, non tornare tardi però e di a Federico di non guidare veloce!!»
«Si mamma...» sbuffai.
Le solite paternali, ma non si annoiano i genitori a farle ogni dannata volta?
Corsi per le scale rischia di cadere una decina di volte.
"Un tacco più alto non potevo sceglierlo cazzo".
Chiusi il cancello e mi diressi alla macchina dove c'era fuori Clara che mi aspettava per farmi entrare.
«Dio mio Vale, sei meravigliosa. Quasi quasi mi sa che sono gelosa.» esordi Clara con la bocca spalancata.
«Ma finiscila Cla che sei bellissima!» la incoraggiai. Indossava un vestito celeste, anche il suo abbastanza corto ma sicuramente più coprente del mio, e delle scarpe color pelle.
«Smettetela con i convenevoli e sbrigatevi che se no, come al solito, saremo gli ultimi ad arrivare!» urlò Federico mentre si accendeva una sigaretta.
Entrai in macchina e, non so perché, cominciai ad essere tesa.
"Perché mi sento così? Alla fine è una banalissima serata tra amici" continuavo a ripetermi ma qualcosa mi diceva che non era così.
Arrivammo con qualche minuto di ritardo ma gli altri non sembravano affatto sorpresi.
«Solo cinque minuti di ritardo? Non starete mica esagerando?» gridó sarcastico Lorenzo nel vederci.
![](https://img.wattpad.com/cover/20701781-288-k425959.jpg)
STAI LEGGENDO
Nati Per Amarsi
RomansaValentina è una ragazza di 15 anni e come tutte le ragazze della sua età sogna una vita che non le appartiene. Segnata dalla sua infanzia vorrebbe scappare, lasciandosi tutto alle spalle; troppe volte gli altri si sono approfittati di lei, spezzando...