Capitolo 2

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Per tutta la settimana non venì più a casa nostra. Non capivo il motivo ma cercai di dimenticarmi di quel dialogo. 

Sabato sera,alla fine, decisi di rimanere a casa. Non avevo voglia di uscire.

Verso le 23.30 ricevetti un messaggio. Era lui. 

"Ho bisogno di una mano.Puoi venire? Sono in centro."

Istintivamente, pensai di non andare, poi cambiai idea. 

Presi la macchina, uscendo di nascosto e andai da lui. 

Appena arrivata, lui era seduto su un muretto.

"Che è successo?"

"Sto malissimo, abbiamo bevuto troppo...Michele è andato via con la ragazza e io non mi reggo neanche in piedi.."

"Michele sta bene?"

"Si, lui non ha bevuto nulla..."

"Dai andiamo...ti accompagno a casa!"

"Scusa, non sapevo chi chiamare..."

Lo riportai a casa e lo accompagnai sotto il portone. Lo avevo preso sotto il braccio, cercavo di reggerlo, era ubriaco da star male.

"Bene, ora sali, e fatti una bella dormita..."

"Grazie..."

"Buonanotte..."

"Aspetta..."

Si avvicinò a me, e cercò di baciarmi.

Lo allontanai.

"Diego che fai?!"

"Volevo un bacio..da te.."

"Bhe non lo avrai, mi dispiace..ora sali!"

Lui aprì il portone e salì in casa.

Non sapevo neanche se si sarebbe ricordato di questo. 

Ma perchè lo aveva fatto? Perchè aveva chiamato proprio me? 

Non lo capivo ed ero molto confusa. Avrei voluto riavvicinarmi a lui,però da amica. C'era una tensione tra di noi. Non so perché, ma c'era, io con lui ero in imbarazzo e si vedeva lontano un miglio.

La mattina dopo, mi alzai e trovai un suo messaggio.

"Grazie. Davvero. Domani mattina ti devo parlare!"

Non sapevo cosa dire. Cosa rispondere. 

Cosa voleva dirmi???

Il migliore amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora