Capitolo 18

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I mesi passavano velocemente e io mi stavo dimenticando di lui. 

Un giorno, ero in università, sempre con la testa tra le nuvole e andai addosso a un ragazzo.

"Oddio, scusami!"

"Tranquilla, stai bene?"

"Sisi, grazie!"

Inutile dire che da quel giorno, diventammo subito amici. Si chiamava Matteo. 

Iniziammo a uscire insieme, a scriverci e a parlare sempre di più.

Finalmente dopo parecchie settimane, mi chiese di uscire. 

Fu una giornata speciale, lui era così dolce. 

Mi coccolò per tutto il pomeriggio, chiaccherammo molto. 

Era da tanto che non ero così felice.

"Sei stanca?"

"Noo dai!"

"Vabhe, io ti prendo lo stesso!"

"Vabhe, io ti prendo lo stesso!"

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Mi prese in braccio.

Stavo così bene con lui, mi faceva sentire importante, non provavo quelle sensazioni da tantissimo.

Mi riaccompagnò a casa. Quel pomeriggio fu davvero speciale.

"Sono stato bene, davvero."

"Anche io..."

"Ho voglia di baciarti..."

"Perchè non lo fai?" 

Non mi fece dire nulla

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Non mi fece dire nulla. Mi baciò. 

Ero dannatamente felice con lui. 

Da quel giorno, iniziò la mia storia con lui. E pian piano mi stavo innamorando, di nuovo, ma sta volta, sentivo che era quella giusta. 

Il migliore amico di mio fratello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora