Passavano le settimane e io stavo sempre peggio.
Continuavo a guardare le nostre foto, a rileggere i nostri messaggi.
Sfogliando le foto sul pc, mi soffermai su questa.
Mi abbracciava e io mi sentivo così protetta quando ero con lui. Mi sentivo davvero al sicuro.
Mio fratello, a contrario di quello che avevo pensato, mi aiutò molto. Fu la mia spalla e ascoltò tutti i miei tormenti e sopportò i miei momenti no.
Nel frattempo Diego era partito, e a me mancava, ogni giorno di più.
Una mattina, ero in università e ricevetti un messaggio.
Era lui.
"Oggi riguardavo le foto e ho trovato questa. Non credere che non ti abbia mai pensata in queste settimane. Ti ho pensata, tantissimo. Volevo solo dirti che anche io ti auguro il meglio. Ti auguro di essere felice, felice per davvero."
Rimasi per un secondo a fissare il messaggio e la foto.
Non sapevo cosa rispondere.
Mi mancava così tanto.
Per qualche giorno tornammo a parlare, a scriverci.
Eravamo "solo amici". Almeno così avevamo deciso.
Io ci ho creduto, almeno per un po'. Però poi sapevo che era una presa in giro, io lo amavo ancora. Ancora come il primo giorno.
Decisi di parlargliene. Si, per messaggio non era il massimo, ma dovevo farlo.
"So che abbiamo deciso di tornare amici, so che sei lontano, so tutto. Però io non ce la faccio. L'altro giorno mi hai chiesto se ti piacessi ancora, e ho mentito dicendo no. Ti amo ancora, con tutto il mio cuore."
Lui non rispose subito.
Poi finalmente arrivò il messaggio.
"Giò...mi sento così in colpa...ma io sto con un'altra, in questi ormai tre mesi sono andato avanti e mi sono rinnamorato...mi dispiace..."
Non risposi. Non sapevo cosa dirgli.
Un'altra porta in faccia.
Pochi giorni postò una sua foto con la nuova ragazza.
"Non servono parole...#unica"
Lei aveva commentato sotto.
"Non si può spiegare...Ti amo anche se sei una testa dura! #Grazie"
Vedendo quella foto,mi cascò il mondo addosso.
Anche lei era Italiana, si erano conosciuti a Londra e io mi sentivo proprio una stupida.
Decisi di prendere lo scooter e andare nel nostro posto. Era il nostro posto, dove ci vedevamo di nascosto i primi tempo. Si vedeva Firenze dall'altro, dalla A alla Z, amavo quel luogo,soprattutto la sera.
Mi sedetti su una panchina, mi misi le cuffie e rimasi lì, a pensare.
Avrei voluto dimenticarmi di lui, avrei voluto smettere di soffrire, ma non dimenticarmi di lui.
Conservavo tutto con amore, e non sarei mai riuscita a odiarlo fino in fondo.
Decisi di tornare a casa.
Salì in moto e partì.
All'improvviso, una macchina spuntò da una traversa e mi venne addosso.
Ricordo solo quello.
Poi buio, totale.
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Il migliore amico di mio fratello.
RomanceEsiste davvero il "siamo solo amici?" Giorgia lo scoprirà proprio grazie a Diego, il migliore amico di suo fratello...