Il pavimento era sorprendentemente caldo. Non che emanasse effettivamente calore, ma rispetto al metallo freddo che gli stringeva i polsi, il legno vecchio e umido non era così spiacevole. L'uomo si alzò da terra, mettendosi seduto, le manette ora erano inchiodate a terra, e le sue spalle, quasi lussate, tiravano finalmente un sospiro di sollievo.
Quanto era passato? Giorni? Settimane? A giudicare dalla sua fame, e dal fatto che fosse ancora vivo nonostante gli fosse stato concesso solo qualche sorso di acqua, doveva essere passata circa una settimana.
Alzò lo sguardo, vedendo il gancio al quale era stato attaccato, e capendo che quella poteva essere la sua unica possibilità di liberarsi.
Si guardò in torno, vedendo cosa poteva raggiungere da quella posizione, ma i suoi occhi vennero catturati da un vassoio, di fianco a lui, che sorreggeva una bottiglia d'acqua e un invitantissimo hamburger. Il suo stomaco cominciò a brontolare, facendogli quasi male, mentre gli faceva notare la spossatezza che aveva in tutto il corpo, si sentiva quasi svenire.
Prima di rendersene conto, la sua mano stava già procedendo in quella direzione, prendendo prima la bottiglia, dalla quale bevve un generoso sorso d'acqua, per poi fiondarsi sul cibo, cercando di trattenersi dal mangiarlo troppo velocemente. Nonostante questo lo finì in pochi minuti, godendosi finalmente uno stomaco relativamente pieno. Aspettò qualche secondo, avendo paura che nel panino ci fosse del sonnifero, o che qualcuno lo stesse controllando. Non successe nulla. Si concentrò allora su un chiodo che aveva adocchiato poco prima, era ben incastrato, ma l'uomo cominciò comunque a tentare di farlo uscire, non avendo altra scelta. Non riusciva a prenderlo direttamente, dovette quindi mettersi a scavare il legno che lo imprigionava con le poche unghie che aveva. Un sospiro di esasperazione gli sfuggì dalle labbra
"Ci metterò un'eternità"
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"Devo ucciderli?"
Cas non disse queste parole con particolare odio, anzi quasi con sufficienza. I due Winchester si guardarono, indecisi sul da farsi riguardo al secondo uomo.
Tutti gli altri rimasero in silenzio. La cosa era successa così velocemente che avevano bisogno di qualche secondo prima che il loro cervello collegasse i pezzi e fosse in grado di esprimere una frase di senso compiuto. Tutti tranne Stiles
"No! Fermo, sono amici!" il ragazzo corse verso l'angelo, lasciando cadere la mazza a terra, e controllando che i due respirassero ancora.
Castiel corrugò la fronte, lanciando un'occhiata a Dean. Il cacciatore annuì, abbassando la pistola e mettendosela nei pantaloni, imitato da Sam e Theo, che invece la posò su una delle librerie.
"Stanno bene?" la voce di Malia si fece largo nel silenzio generale. Stiles si limitò ad annuire, lasciando a Castiel il compito di darle una spiegazione più completa.
"Sì, li ho semplicemente fatti addormentare" un respiro di sollievo inondò tutta la stanza, fatta eccezione per Peter
"Amico, devi assolutamente insegnarmelo" gli si formò un sorriso divertito in faccia, mentre l'altro lo guardava confuso, riducendo gli occhi a due fessure. Il lupo mannaro non perse il suo sorriso, lanciando un'occhiata al nipote e al capobranco, stesi a terra e soccorsi da Stiles.
"Lui è Scott, un lupo mannaro" intervenne Dean "L'altro..." si guardò in torno, in cerca anche lui di una risposta.
"E' Derek" continuò per lui Lydia "Anche lui un lupo mannaro, è venuto per aiutarci... spero"

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Paure Immortali
Fanfiction"Sei un cacciatore" la voce di Bobby era secca e con un tono di rabbia che non sfuggì all'altro. "Non hai risposto alla mia domanda" rispose Argent sorridendo, ma non c'era niente di allegro nel suo sguardo. Entrambi gli uomini avevano ancora le arm...