Epilogo

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[Charot - Jacob Lee]

Un peso si appoggia sulla mia spalla e io rimango in silenzio per qualche secondo, sentendo un familiare calore circondarmi la vita. Dei singhiozzi echeggiano nella stanza mentre la sua stretta alla mia vita si fa più salda.
"Non andartene di nuovo" singhiozza; non mi serve sapere chi è, lo percepisco dalla voce "Mi dispiace, mi dispiace"
"Camila? Che ci fai qu-"
"Dimmi che provi ancora qualcosa" io non rispondo "Ti prego"
"Io... non lo so" mi allontano dalla sua presa e mi alzo dal letto, guardando finalmente negli occhi la ragazza che in questa settimana ha occupato la mia mente per la maggior parte del tempo "Proviamo?" domando, non sicura su cosa dire "Possiamo provarci?" chiedo di nuovo, credendo che non avesse capito "Riesci a farmi ritornare come prima? Riesci a farmi provare tutte le emozioni di nuovo?"
Lei si alza dal letto e senza dire niente si butta tra le mie braccia piangendo. Io la stringo e sorrido debolmente.
"Io non so cosa fare" dice lei, singhiozzando "Non so come rimediare. Dinah, Allyson e Normani mi hanno detto che non provi più nulla e io sono arrivata qui, adesso"
"Fai quello che vuoi" dico, sentendomi in colpa per il suo stato "Potresti essere in tempo, forse" dico, mentre una lacrima scende sul mio viso "Forse sei in tempo" dico con più certezza, stavolta singhiozzando per il pianto.
Lei si allontana dal mio corpo e asciuga le mie lacrime con i suoi pollici.
"Non piangere; siamo ancora in tempo, giusto? Non sei del tutto ricaduta" dice lei e io annuisco lentamente con la testa "Facciamo qualsiasi cosa. Cosa vuoi fare?" domanda, guardandosi attorno "Vuoi fare una passeggiata? Vuoi che andiamo in qualche posto particolare? Oppure-"
"Niente mi fa provare qualcosa, Camila, soltanto tu riesci" dico e lei sospira, facendo scorrere una sua mano su un mio fianco, mentre l'altra l'appoggia sul mio visto. I suoi occhi si chiudono prima di guardare una lacrima scendere. Le sue labbra si appoggiano dolcemente sulla mia guanca piena di lacrime, facendomi sentire al sicuro. Le mie palpebre si chiudono e la mia mano scivola maldestramente su un suo fianco mentre trema per l'emozione.
Apro gli occhi quando non sento più il contatto delle sue labbra sulla mia pelle. Lei mi guarda, titubante, con i suoi occhi che osciallano dalle mie labbra ai miei occhi mentre alcune sue lacrime scendono fino al mento.
"Puoi farlo" dico, capendo cosa vuole e lei sorride debolmente prima di muovere le sue labbra verso le mie per poi baciarle.
"Scusa" dice, mentre le sue labbra tremano, muovendosi sulle mie.
La mia mano libera si avvicina alla sua nuca e inizio ad accarezzarla dolcemente con i polpastrelli.
"Fa niente" sorrido, sentendo finalmente quella bella sensazione allo stomaco mentre il mio cuore smette di battere monotamente.
"Sei felice?" domanda mentre io faccio qualche passo avanti per farla indietreggiare.
"Molto"
"Ti senti meglio?"
"Mi sento bene" ammetto, facendo scorrere la mia mano dal suo collo alla sua schiena "Davvero tanto bene" singhiozzo, stavolta per la felicità.
La spingo verso il letto e lei cade da seduta, non lasciando però nemmeno per un secondo le mie labbra.
Sono col fiato corto ma le sue labbra troppo morbide per permettere di staccarmi per almeno un secondo.
Mi siedo sulle sue gambe mentre la mia mano sulla sua schiena scende sotto il tessuto che la ricopre.
"Sai una cosa?" domando e lei mugola, quindi credo che sia una risposta positiva "Ti amo" dico, spingendola per farla sdraiare "Ti amo, ti amo, ti amo"
"Anche io" sorride, ancora con la voce alterata per il pianto "Quindi sono in tempo?"
"Fino a quando ci sei tu, Camila, sei sempre in tempo" dico, iniziando a baciarla il collo "Anche se ricadessi di nuovo, di nuovo e di nuovo, tu sarai sempre la mia cura. E sai perché?"
"Perché?" domanda con il fiato corto, e io allontano le mie labbra dal suo collo.
"Perché siamo destinate"
"A cosa?"
"A stare insieme" la bacio sulla fronte mentre chiudo gli occhi "Sei la mia ragazza dal momento in cui i miei occhi ti hanno incontrato vicino a quella gelateria, ma non riuscivo a capirlo"
"Sono la tua ragazza?"
"Da troppo tempo"
Lei non risponde, forse perchè sa che ho ragione.
"Quindi stiamo insieme?" domanda incredula e io sorrido prima di baciarla.
"Sì, Camz"
Io l'ho capito. Io ho capito che se anche io ricadessi di nuovo a causa della sua assenza, lei riuscirebbe a rialzarmi quando vuole.
Io la amo. La amo, la amo, la amo; e questa frase esce così bene dalle mie labbra che continuerei a dirla fino alla mia morte.

A journey among the emotions [Sequel di The Doll] ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora