Chapter 6 » First Part

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La luce che entra dalla finestra riesce a svegliarmi ancora prima della sveglia, sono a malapena le sei e trenta.
Mi alzo dal letto andando poi a sciacquarmi la faccia per riprendermi, non riesco a capire tutta questa necessità di organizzare riunioni alle sette e mezza del mattino.

"Buongiorno Python." allungo un dito infilandolo nella gabbia per accarezzargli la testa, al mattino è incredibilmente adorabile.
Sbadiglio per un attimo per poi aprire uno dei cassetti del mobile dove è posizionata la gabbia del rettile, questa volta è preferibile scendere in pantaloncini.
Poco prima di uscire dalla stanza utilizzo lo specchio del bagno per poter vedere la mia immagine riflessa intenta a mostrare una me che si pettina i capelli.

"Dio. Stamattina si muore di caldo." sospiro per poi sbottonarmi di qualche bottone la camicetta e uscire dalla stanza.
Improvvisamente sento un leggero grido provenire dalla camera accanto alla mia, essendoci la porta aperta mi appoggio alla parete con le braccia incrociate.

"Qualcuno ha fatto un incubo?" gli sorrido facendo poi un sorrisetto.

"Ah Akane sei tu."

"Buongiorno anche a te caposquadra."

"Mi hai sentito dalla tua stanza?"

"Stavo per scendere in cucina ma ti ho sentito, di nuovo."

"Capisco."

"Sono tre giorni che vai avanti così. Ti va di parlarne?" mi avvicino sedendomi poi accanto a lui sul suo letto.

"P-Prima potresti..ecco.." imbarazzato inizia a balbettare qualcosa, credo si riferisca all'apertura della camicia.

"Sei un pervertito Shirazu." sorrido chiudendo la camicia di due bottoni.

"M-Ma non è vero..io stavo sol-" lo interrompo appoggiando la fronte contro la sua per poi guardarlo negli occhi, sta arrossendo.

"Mi vuoi dire cosa ti succede? Guarda che se non me lo dici mi preoccupo." mi allontano mettendogli il broncio come una bambina.

"Si tratta sempre dello stesso sogno vero?" continuo io tornando seria.

"Già. Da quando ho ucciso Nutcracker continuo a rivederla in sogno."

"E cosa ti dice?"

"Dice 'volevo solo diventare bella'" ha esitato a rispondere, come se parlarne lo facesse stare male.

"Shirazu. Perché continui a vederla?"

"Sei gelosa principessa?"

"Non sono gelosa di una morta." ride per un attimo.

"Si tratta di mia sorella." ora che ci penso non conosco nulla di lei, mi è stato riferito solo che possiede una malattia ed è ricoverata in ospedale.

"Non te ne ho mai parlato fino ad ora non avendolo mai ritenuto necessario. Sai, la malattia di Haru è attualmente incurabile."

"Ah. Mi dispiace tanto Shirazu." non so davvero come comportarmi, forse sarebbe stato meglio non chiedere nulla, non mi va di vederlo soffrire.

"Preferisci non parlarne?"

"Va tutto bene, tranquilla." sorride prendendomi poi la mano nel mentre arrossisco imbarazzata.

"Un giorno mia sorella è venuta da me a lamentarsi del fatto che le prudesse un occhio. Effettivamente in quel momento avevo notato un rigonfiamento ma nonostante non mi sembrasse nulla di grave ho preferito avvertire mio padre." la sua espressione triste nel ricordare, ho ancora la sua mano stretta alla mia.

"Ora la mia piccola Haru è ricoverata in ospedale, costretta a stare a letto dall'enorme struttura che le cresce dall'occhio destro. Spesso ripete inconsciamente la frase 'voglio diventare bella', credo sia a causa di questo il motivo per cui continuo a sognare Nutcracker." gli stringo la mano.

Tokyo Ghoul:re, tra la vita e la morte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora