Chapter 2

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Sono passati a malapena tre giorni da quell'incontro, da allora continuo ad avere la sensazione che qualcosa nella mia vita stia per cambiare.
Le strade sembrano essere deserte in onore della pioggia concentrata nel cadere sopra di esse, le uniche persone presenti sui marciapiedi possiedono un ombrello e hanno un sorriso sul volto.

"È un po' azzardata come idea. Ma essendo una nostra compagna di squadra dobbiamo trattarla come tale."

Passo una mano tra i capelli tirando un lungo sospiro, nonostante io abbia preso una decisione le parole di Haise continuano a tormentarmi.

"Hai 24 ore per decidere."

Sospiro di nuovo, mantenendo lo sguardo sul pavimento bagnato dalle gocce di pioggia cadute dal cielo.
Un sibilo improvviso riesce a catturare la mia attenzione, facendomi voltare verso la gabbia da cui proviene.

"Hai fame?" gli rivolgo un sorriso assicurandogli di dargli da mangiare appena entrata, nonostante Python sia solo un serpente sembra essere l'unico amico che mi resta.

"Sono fradicia." i miei occhi intenti a fissare il palmo della mano destra, mentre l'acqua continua a cadere.

"Allora io vado." le parole del ragazzo intento ad aprire un ombrello per coprirsi dalla pioggia mi fanno voltare verso di lui.
Mi nota senza dire nulla, fermandosi per un secondo a guardarmi.

"Vedo con piacere che hai preso una decisione." il suo sguardo cade sulla valigia posizionata alla mia sinistra, il tono di voce che usa rimane serio.

"Potreste mostrarmi la stanza? Vorrei cominciare a sistemare le mie cose." le parole che ho usato per rispondergli sembrano riempirmi di imbarazzo, è come se avessi la certezza di essere di troppo.

"Seguimi." mi chiede gentilmente il biondo.
I miei passi cadono sulla strada che porta all'ingresso del salone, accompagnati dal mio corpo intento a sfiorare quello di Haise mentre si allontana dall'abitazione.

"Benvenuta Akane." risponde con un sorriso Mutsuki, nonostante lo sforzo di sembrare una persona felice non riesce a mascherare la preoccupazione che lo avvolge.

"Grazie." rispondo facendo cadere la mia attenzione sullo sguardo di Urie, ogni volta che mi capita di guardarlo è sempre così freddo.

"Forza andiamo." mi interrompe Shirazu accompagnandomi fin sopra le scale, se non ricordo male lungo questo corridoio dovrebbe trovarsi anche l'ufficio.

"Questa è la tua stanza. È di fianco alla mia. Se hai bisogno di qualcosa puoi tranquillamente rivolgerti a me." dopo alcuni secondi apro la porta, trovandomi in poco tempo ad osservare il luogo in cui d'ora e in avanti dovrò dormire.

"È carina." affermo entrando al suo interno, posizionando la gabbia del mio amico sopra un mobile.

"Ehi, ma quello è un serpente?"

"Sei stupito?" trovo la sua espressione sorpresa alquanto divertente, mentre la mia mano accarezza la testa di Python.

"Ah a proposito, Python deve mangiare." continuo io, sorridendo al rettile.

"Mangiare? E cosa dovrebbe mangiare?" rivolgo lo sguardo verso il biondo.

"Topi."

"Topi?! Noi non abbiamo topi in casa!" un leggero sorriso mi appare in viso, la reazione che sta avendo mi diverte.

"Allora procuratene qualcuno."

"Stai scherzando? Che schifo! Il rettile è tuo perché dovrei pensarci io?!" mi scappa una risata continuando ad osservare il suo comportamento, ora che ci penso era da molto che non mi capitava di ridere.

Tokyo Ghoul:re, tra la vita e la morte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora