Da casa scopro che i messaggi erano da parte proprio di Martina! Rimango a bocca aperta con mia madre di sottofondo che parla ma io ora sono troppo impegnata per sentirla. Indago sulla vicenda chiedendo prima a Rea (che sa sempre tutto) e poi alla stessa Martina. Rea mi conferma che Martina era infastidita da me e Lollo e Martina invece che gli aveva scritto solo la verità.
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Io: Martina precisamente cosa gli hai scritto??
Martina: Solo la verità!
Io: Sì ma cosa?
Io: Non fare così dai...
Martina: Hahaha ma tu perché lo vuoi sapere?
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Indispettita contatto Lollo che mi ha bloccata ovunque, sta succedendo tutto così velocemente, mi vien da piangere. Lollo scrive sul gruppo che domani non verrà a scuola e poi abbandona, ho le mani ai capelli, come fa quella sciocca di Martina a distruggere un'amicizia così bella come quella tra me e Lollo. Non so cosa fare e spengo il cellulare, dopo averlo depositato in uno scatolone in soffitta. A dire il vero non sono sicura della mia scelta, dentro a quel telefono c'è tutta la mia vita, ma decido di procedere comunque. Mi prometto di non accenderlo mai più, del resto è colpa di "quell'affare portatile" se ora sta succedendo tutto questo schifo. Scendo ed esco di casa per calmare i nervi ed arrivare al parco, quello che mi piace tanto, poi magari raggiungerò la libreria. Mia madre mi rimprovera ma non la sto a sentire e tiro avanti sbattendomi la porta alle spalle. Le nuvole in cielo sono grige e minacciose. Cammino sul marciapiede quando un odorino pungente di liquirizia mista ad anice inonda la stradina coccolandomi tra il buono odore, il vento soffia svelto e qualche goccia di pioggia mi infastidisce, cadendomi in testa. Con tutta la rabbia che tenevo dentro stringevo i pugni e tiravo avanti con decisione. Come molte volte, mi capita di non riuscire più ad immaginare la mia faccia, non vorrei mostrare troppa insoddisfazione, che in realtà provo. Sono però soddisfatta alla fine di aver abbandonato definitamente il mio telefono, da ora in poi non ci sarò più per nessuno. Inizia a piovere forte. Vado nel panico ma riesco a riprendermi subito fermandomi sotto un pino, infrangendo la legge numero uno dei temporali. Alzo gli occhi al cielo e mi lascio andare, non posso fare altro. Io mi ero solo aperta con persone con cui potevo aprirmi, se poi questo non va bene ad altri sono affari loro. "Che bastardi!" ripeto tra me e me. Ma cosa possiamo farci se sono tutti uguali? Finalmente trovo la calma e osservo la natura circostante. L'acqua ripulisce sempre tutto, in un attimo l'erba diventa di un verde sgargiante, gli alberi sembrano più liberi e lasciano scappare via le foglie che si staccano una ad una. in due minuti il cielo si squarcia e il sole illumina le goccioline sulle ragnatele tra i rami del pino. Riprendo il cammino e arrivo al parco, lì mi siedo sulla prima panchina che trovo e mi rilasso tirando un sospiro di sollievo: questo parco sa farmi stare in pace con me stessa come nessun altro. Intorno a me è pace, c'è solo un'anziana signora che porta il cane a spasso per il prato. Mi alzo e vado in libreria, lì per mia sorpresa ci trovo Michelle con Rea. Michelle in un posto simile? Ma soprattutto, Michelle insieme conosce Rea? Sono un po' gelosa, lo ammetto. Rea si accorge di me e mi corre in contro col sorriso, Michelle mi saluta da lontano con meno entusiasmo. Rea è al settimo cielo e mi racconta della sua piccola gita con la Michelle ma io sson talmente scombussolata dalle troppe emozioni che si stanno accumulando nella mia testa che non l'ascolto, anzi, a racconto finito le chiedo se Lollo avesse bloccato anche lei. Lei, ovviamente, mi risponde di no.
«Ma tutto bene? Non hai una bella cera cara!»
«Rea te l'ho detto! Sono state ore difficili»
«Io non so darti altre informazioni e questo mi dispiace, ma tu non darti troppa pena per gente folle come loro.»
Mi scappa un sorrisino r anche Rea ride. Sono fortunatissima ad avere un'amica come lei, almeno le posso dire davvero tutto, per ora. Lei è la mia psicologa, solo che non la pago! Non riesco nemmeno a salutarla che corre via da Michelle e continuano a girare per la libreria. Acquisto un solo libro e torno il più veloce possibile a casa per via dell'ora: stavo facendo tardi al corso di disegno con la Chiara. Allora mi sbrigo e riesco ad arrivare puntuale, Chiara mi saluta cortesemente ed io ricambio subito. Divento subito nervosa quando vedo Lollo con Martina che entrano mano nella mano dentro la stanza. Come ha potuto Martina iscriversi a questo corso quando lei dice sempre che non disegnerà mai nella sua vita visto che non gli piace? Me la vuole far pagare ma non capisco per che cosa. E se è per Lollo la informerei che la colpa non è stata totalmente mia! Martina mi lancia un'occhiata di sfida e io mi accascio sul banco, ormai non mi importa più di nulla.

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