ATTRAVERSO I RICORDI (Metamoro <3 )

Trovare la forza per rinascere

Ermal er Fabrizio erano a Bari già da qualche mese.

Quella che era la loro casa per le vacanze era dimentica la loro nuova casa,Anita e Libero frequentavano una nuova scuola in cui si sono trovati subito bene e i loro genitori avevano aperto un nuovo studio.

Esatto,Ermal e Fabrizio avevano comprato un nuovo studio di registrazione al centro di Bari e fondarono una loro etichetta la "Metamoro Bros", dove non solo scrivano canzoni e se le auto-registravano,ma si occupavano anche di trovare e produrre giovani talenti.

Non sempre era facile,ma il loro "occhio musicale" ci vedeva sempre giusto! 

Lo stemma della loro casa discografica lo aveva realizzato Rinald ovviamente anche perchè era l'unico della famiglia che con matite,tempere e pennelli ci sapeva fare!

Invece dell'arredamento se ne era occupata Sabina,che a Bari è diventata delle più note agenti mobiliari della città ( ovviamente sto inventando).

La sorellina di Ermal aveva un buon gusto nella scelta dei mobili e nell'abbinarli.

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Insomma tutto andava a gonfie vele per Ermal e Fabrizio,fino a che non scoprirono del tumore al seno di Mira,purtroppo allo stadio terminale.

Per Ermal,Rinald e Sabina la loro vita non fu più la stessa...l'unico punto di riferimento che avevano si da piccoli,la colonna portante della famiglia li stava lasciando e dovevano vivere con la loro madre ogni giorno come se fosse l'ultimo.

L'accompagnavano a fare le chemio, l'aiutavano in casa e le raccontavano la loro giornata.

Ogni tanto Sabina le portava Miria ed Ermal e Fabrizio le portavamo Libero e Anita,che ormai la chiamavano nonna.

Dopo qualche mese Mira si spense e per i tre fratelli Meta fu un dolore atroce,soprattutto per Ermal che non riusciva a farse una ragione.

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Il funerale era finito e tutti stavano andando via.

"Ermal io e Sabina andiamo a casa! Vieni con noi!?"

"No,Rinald resto ancora un po' qui!"

"Ma..."

"Ho detto resto qui,non si insistere!...Fra un po' vi raggiungo ok!?"

"D'accordo!"

Lo abbracciò forte forte e poi andò via.

"Rinald!?" lo richiamò Fabrizio

"Dimmi Fab!" 

"Potreste portare con voi anche Libero e Anita!? Non voglio che stiano qui ulteriormente e mi fareste un gran favore!"

"Certo! Venite ragazzi!"

Libero e Anita andarono dietro agli zii e alla cuginetta,lasciando soli i loro genitori.

"Ricciolino mio..." disse Fabrizio stringendogli le spalle con il braccio e baciandogli la tempia.

"Non riesco ancora crederci amore mio! Mia madre se ne andata, non la rivedrò più!"

Scoppiò in pianto a dirotto stringendosi come non mai a Fabrizio.

"Non potrò più abbracciarla,dirle che le voglio bene..."

"Sshh..."

Il ricciolino continuava a sfogarsi tra le braccia di Fabrizio e alla fine tornarono a casa anche loro.

In macchina Ermal non ci spiccicò nemmeno una parola,aveva lo guardo verso il finestrino e la faccia rigata dalle continue lacrime che scendeva.

Non si sarebbe mai rassegnato ad una perdita del genere.