Con dita tremanti, Hermione si aggiustò il vestito e scese di corsa dalla scala a chiocciola del dormitorio maschile, subito seguita da Tom.
Le urla femminili si mischiavano alle esclamazioni disgustate dei numerosi Serpeverde che si stavano velocemente riunendo in sala comune, attratti dalle grida e dalla confusione.
Un gruppetto di ragazzi in abito da sera si era riunito davanti al terrario e in preda al panico Hermione ebbe un orribile presentimento.
Una ragazzina mora del primo anno era svenuta a terra e due sue amiche la stavano cercando di rianimare.
Hermione si fece strada fra i ragazzi ammassati e urlanti.
“Cosa è tutto questo chiasso? Fatemi passare! Sono Prefetto!”
Quando finalmente gli studenti si fecero da parte per farla passare, quello che Hermione vide fu uno spettacolo raccapricciante.
Un grido le morì in gola, mentre si portava le mani sulla bocca.
Adagiato sulla sabbia tinta di rosso porpora, c’era il corpo decapitato di un serpente.
Sul vetro la scritta “Siamo pari, lurido mezzo babbano” era tracciata in lettere vermiglie grondanti goccie di sangue.
Hermione sgranò gli occhi terrorizzata e di voltò più in fretta che potè.
“Tom, non guardare!”
Ma era troppo tardi.
Gli occhi di Tom erano già fissi su quel macello, spalancati dall’incredulità e dal terrore.
Il cuore di Hermione si strinse penosamente nel vedere il suo sguardo.
Lo sguardo di un bambino che vede tutto ciò che aveva mai amato nella vita distrutto, ridotto in cenere.
“Tom!” Gridò Hermione gettandosi su di lui per portarlo via, stringendolo forte mentre tutti i presenti indietreggiavano ammutoliti.
In un angolo della sala, Hermione vide Cam, con il volto ancora contuso per il pugno ricevuto poche ore prima, che ridacchiava sprezzante insieme ad alcuni suoi compagni, fissando lei e Tom.
-Bastardo!- Pensò Hermione disgustata mentre un’ondata di odio le montava dentro come un fiume in piena. Fortunatamente, Tom non poteva vederlo, avendo il volto affondato nel suo abbraccio.
Se lo avesse visto, Hermione era certa che gli sarebbe saltato addosso e lo avrebbe ucciso, o nella migliore delle ipotesi, sarebbe riuscito a confermare la sua espulsione. Il che era esattamente quello che Cam voleva.
Non lo avrebbe permesso. Avrebbe protetto Tom ad ogni costo.
All’improvviso sentì sotto le dita il corpo di Tom tremare e subito alzò lo sguardo cercando il suo viso.
Si aspettava di trovarlo in lacrime, o sconvolto dall’ira e dal dolore.
Invece il suo volto era immobile, il suo sguardo fisso e privo di qualsiasi emozione, come quello di una statua.
La paura si insinuò in Hermione, come un brivido lungo la schiena.
“Tom!” lo chiamò accarezzando il suo volto con una mano, delicatamente come se stesse toccando qualcosa sul punto di spezzarsi.
Ma lui non le rispose, abbassò appena lo sguardo verso di lei, uno sguardo freddo come il ghiaccio.
Gli occhi di Hermione si appannarono di lacrime.
“Tom.Ti prego…”
Sotto i suoi polpastrello Hermione sentì il volto di Tom contrarsi, tendendo i muscoli della mandibila.
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Prendi il mio cuore, la mia anima...prendi tutto ciò che sono.
FanfictionCosa fareste se vi innamoraste perdutamente del vostro peggiore nemico?Se sapeste che per salvare il futuro del mondo e delle persone a voi più care dovrete uccidere la vostra unica ragione di vita?Quando l'amore e la passione sono così forti da str...