Tutto quello che Hermione riusciva a sentire era il freddo e il dolore.
Ogni fibra del suo essere gridava, dilaniata dall’agonia causata dall’ assenza di ossigeno nel suo corpo.
La fame d’aria la stava letteralmente facendo impazzire. Tutto era buio.
Dal profondo di quella tenebra, sentiva una voce, lontana e soffocata, come se provenisse da un'altra dimensione.
Hermione si voleva aggrappare al suono di quella voce, con tutte le poche forze che le erano rimaste,ma essa sfuggiva inevitabilmente, come fumo fra le dita.
Poi d’un tratto, sentì un fiotto d’acqua fuoriuscire dalla sua bocca, abbandonando il suo corpo come se una forza misteriosa l’avesse aspirata via. Il suono della voce si fermò.
Con un rantolo disperato l’aria fresca le riempì di nuovo i polmoni, facendole alzare e abbassare il petto in modo frenetico. Il dolore si attenuò lentamente fino a scomparire del tutto.
Le sue dita ghiacciate si mossero leggermente,affondando nella terra molle.
Dove si trovava? Cos’era successo?
L’aria gelida le accarezzava la pelle bagnata,avvolta dai vestiti fradici e pesanti,facendole accapponare la pelle.
Nelle narici sentiva ancora l’odore acre e nauseante di fango e acqua morta.
Emise un gemito, e lentamente cercò di aprire gli occhi,ma appena lo fecero, si spalancarono di sorpresa e orrore, alla vista del viso di Tom Riddle, chino su di lei, la bacchetta puntata al suo petto.
“Cosa diavolo?!...” mormorò con voce rauca, ma non appena lo fece, un dolore bruciante le trafisse la gola come una lama rovente.
Tom la guardava paralizzato, mentre piccole gocce d’acqua gelida cadevano dai suoi capelli fradici sul viso di Hermione.
I suoi occhi erano stranamente vivi, angosciati.
Hermione si domandò se aveva mai avuto un’espressione così umana da quando lo aveva conosciuto. Ma cosa diamine stava facendo con quella bacchetta puntata al suo sterno?E perché era completamente fradicio?E a petto nudo per di più! Appena se ne rese conto,Hermione arrossì violentemente .
Lui distolse la bacchetta dal suo petto, il suo viso era tornato senza espressione.
“Penso che ‘grazie’ sia la parola che stavi cercando,Granger.” Disse mentre si alzava.
Hermione si sollevò sui gomiti, ma il movimento troppo brusco le fece girare la testa.
“Cos’è successo?” mormorò a fatica, cercando di non fissare il petto di Tom, dai muscoli ben delineati e imperlato d’acqua.
“Il professore di Cura delle Creature Magiche ci aveva assicurato che in questo lago gli Avvincini si erano tutti estinti. A quanto pare si sbagliava.” Rispose lui con tono pacato e accademico.
Avvincini? Hermione comprese all’improvviso quello che probabilmente era successo.
Mentre era in piedi vicino al bordo della barca, era stata afferrata da un avvincino, che l’aveva trascinata con sé nel lago. E Tom era intervenuto, tuffandosi in acqua e salvandola dalle grinfie del demone acquatico. Probabilmente aveva usato un incantesimo per liberarle i polmoni dall’acqua, ecco perché le aveva puntato contro la bacchetta. Le aveva salvato la vita.
Quest’ultimo pensiero cadde sul suo cuore come una lastra di piombo. Davvero l’aveva salvata?
Voldemort, il futuro mago più Oscuro di tutti i Tempi aveva rischiato la propria vita per salvare quella di un altro? Per salvare lei?
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Prendi il mio cuore, la mia anima...prendi tutto ciò che sono.
Fiksi PenggemarCosa fareste se vi innamoraste perdutamente del vostro peggiore nemico?Se sapeste che per salvare il futuro del mondo e delle persone a voi più care dovrete uccidere la vostra unica ragione di vita?Quando l'amore e la passione sono così forti da str...