Fratelli o Fidanzati?

Capitolo 16 -Tutto cambierà.

MAIA POV'S:
Mi svegliai con un dolorino allo stomaco, ma non ci feci molto caso.
Mi svegliai accanto a lui di nuovo.
Non stavo capendo nulla, ieri sera mi ubriacai insieme a lui.
C'erano preservativi in giro, birre, bevande alcoliche, erba ecc.
Dovevamo pulire subito, anche se ancora avevamo una settimana di tempo prima dell'arrivo dei nostri genitori.
Eravamo entrambi nudi.
Eravamo entrambi fuori.
Ma lui è sempre bello.
È sempre la mia vita.
Lo amo cazzo.
Christian si sveglió e mi disse:

-"Piccola.. abbracciami.." -Disse con un tono preoccupante, ma allo stesso tempo dolce.
Io: -"Si amore.."
Chri: -"Ho sognato che ti stavo facendo soffrire di nuovo.. e non voglio."
Io: -"Amore è solo un incubo, va tutto bene.."
Chri: -"Ti amo davvero tanto, e voglio passare il mio futuro con te."
Io: -"Anche io. E non so dove saremo, ma saremo insieme."

Ci baciammo e andammo a vedere com'era ridotto il salotto; CAZZO.
Era completamente sporco, pieno di schifezze e due vasi rotti.
Non dovevamo addormentarci sul colpo!
Dovevamo fare attenzione!

Chri: -Se vuoi ti dò una mano, amore!
Io: -No dai, io sono la donna di casa (per ora) e in qualche modo riusciró a pulire.
Chri: -"Sei la mia donnina. Io vado semmai a comprare qualcosa da mangiare, quelle bestie si sono divorati tutto."-
Io: -"Vai! Ti amo."-
Chri: -"Anch'io!"

È un uomo da sposare; è andato a fare la spesa!
Cosa che nessun ragazzo farebbe mai.
Ma lui è speciale.
È cambiato. Per me.
Io, invece, iniziai a pulire. Presi la cera, l'aspirapolvere e i puli vetri.
Raccolsi tutte le cose buttate a terra e dalle altre parti, eppure mi piaceva.
Continuai fino a quando non caddi e non svenni...

*TRE ORE DOPO*
Vidi tutto sfuocato.
Probabilmente ero all'ospedale.
Non capivo cosa fosse successo: ho bevuto troppo? Mi sono stancata?
Riuscivo a malapena ad aprire gli occhi.
E sentivo la voce di Christian che urlava:

-"Maia! Ti stai svegliando? Amore mio??-"
Era così preoccupato per me.
Lo amo.
Mi svegliai completamente e vidi Christian abbracciarmi e il dottore vicino.

Dottore: -" Maia, buon risveglio, abbiamo fatto degli accertamenti e volevamo farti delle domande."
Io: -" Mi dica pure." - Dissi un po' addolorata.
Dottore: -"Ha avuto rapporti recentemente?"-
Io: -"Come mai questa domanda?"
Dottore: -"Perchè lei è incinta."
Io: -"COME?".
Dottore:  -"Ha fatto sforzi recentemente?".
Io: -"Beh stavo pulendo la casa finchè non svenni.."
Dottore: -"Tra qualche ora la dimetteremo,  e la settimana prossima ha l'appuntamento dal ginecologo, sempre se voglia tenere il bambino."

Io e Christian rimasimo perplessi.
Lui gironzolava per la stanza senza dire niente.
Io invece stavo morendo dentro. Come possiamo essere così stupidi? Ero talmente presa che non ci ho fatto caso..

Io: -"Senti lo voglio tenere.."-
Chri: -"Io ho paura per la reazione dei nostri genitori. E anche del fatto di non farcela."
Io: -"Ma io ti amo, volevamo un futuro insieme ricordi? Anche se è arrivato troppo presto il futuro.."-
Chri: -"Ecco appunto, ma anche io lo voglio."-
Io: -"Ce la faremo. Insieme."-
Chri: -"Insieme."

*A CASA*
CHRISTIAN POV'S:
Abbiamo deciso di riunire tutti i nostri amici, non si sa se è per festeggiare o meno.
Siamo ancora piccoli, ma così pronti per avere una piccola creatura da crescere.

Ale: -"Ma state scherzando sul serio?"-
Serena: -"Io non ho parole."-
E anche gli altri rimasero senza parole.

Io: -"Ascoltate. Io amo Maia più di qualunque altra persona al mondo, e lo so che abbiamo fatto una cazzata e non ci siamo nemmeno resi conto. Ma noi questo bambino lo vogliamo, e vogliamo anche il vostro supporto."
Ale: -"Ma i vostri genitori? Lo sanno?"-
Io: -"Aspettiamo che tornino."

Parlammo un po' tra di noi, finchè iniziarano a comprendere e allora parlammo anche di che nome dargli.

Maia: -"Se è una femmina pensavo a Margherita. Come mia madre."-
Serena: -"Un cuore enorme Maia!".
Io: -"Invece io pensavo che se fosse maschio di chiamarlo Mario come il mio migliore amico."-
Ale: -"Ma Mario mi ricorda Super Mario il gioco del mio nintendo." -Disse ridendo.

E tutti ridemmo.