CAPITOLO XXXIV

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Claudio si avvicina a me che sono rannicchiata all'angolo della stanza con la testa sulle ginocchia.
Sento la sua mano sulla mia spalla.
-Clara...non ti fidi di me?-
Alzo lo sguardo e incontro il suo che mi fissa dolce.
-E fai bene...- ripete poi, mentre improvvisamente i suoi occhi si colorano di rosso e mette in mostra un ghigno malefico, accompagnato da una risata spaventosa.
Continua a ripetere il mio nome e mi afferra per le spalle mentre io mi dimeno spaventata.
Stringe la presa sempre di più e poi si butta sopra di me fino a che non sento un dolore lancinante al collo.

-Clara...Svegliati o farai tardi.- sento la mano di Giulia sfiorarmi il fianco e sobbalzo.
-Hey sono io, tranquilla.-
Riprendo fiato ad occhi chiusi cercando di scacciare i brutti pensieri.
-Come hai dormito?- mi chiede mia cugina.
-Bene...-
-Lo chiamavi nel sonno...- mi dice dopo un pò sorridendomi comprensiva.
-Arthur?-
-No...-
Mi passo la mano sugli occhi cercando di svegliarmi.
-Hai mal di testa?-
-Un pò...Ma dopo la serata di ieri è comprensibile.-
-Vuoi che ti accompagni io in Accademia? O magari ti faccio venire a prendere da Flavio.-
-Non c'è bisogno, tranquilla.-
Mi alzo dal letto e raggiungo il bagno per poi rinfrescarmi ripetutamente il viso, cercando di riprende il controllo del mio corpo.
Mi vesto ed esco di casa senza neanche mangiare per la nausea.
Mentre cammino faccio scorrere le dita sul telefono e chiamo Arthur.
-Amore?- mi risponde, fortunatamente al primo squillo.
-Ti ho svegliato?-
-No, tranquilla! Siamo sul set dalle sette...- si lascia scappare uno sbadiglio.
-Sei stanco?-
-Eh si...Comincio ad accusare il colpo. Non vedo l'ora di tornare lì e stare un pò con te.-
-Anche io...-
-Tu come stai treasure?-
Aspetto qualche secondo e poi sbuffo rispondendo.
-Bene!- ma forse risulta un pò forzato.
-Clara...Hai chiarito con Di Ruggieri?-
-No.-
-Perché?-
-Perché non importa.-
-Come preferisci...-
Rimaniamo entrambi in silenzio fino a quando riprende parola.
-Io devo andare mon amour...-
-Ok, ci sentiamo dopo allora. Buone riprese.-
-Lo sai vero?-
-Cosa Arthur?-
-Che non posso perderti...-
-Si...- sorrido spontaneamente.
-Ti amo.-
-Anche io.-
-Ciao!-
Metto giù e sono un pò rincuorata: in fondo qualcuno che mi ama veramente ce l'ho.
Oltrepasso il grosso portone dell'Accademia e mi ritrovo subito davanti Alessandro, che mi saluta cordialmente offrendomi uno dei cornetti che tiene in una bustina di carta.
-Sei gentile ma ora proprio non ho fame. Casomai te ne rubo un pezzo dopo.-
-Come preferisci!- mi fa l'occhiolino mentre fa cenno con la testa di andare in classe ed io lo seguo, come fosse il mio Virgilio in una giornata fredda e inconsistente.
Sto parlando con lui quando Claudio si avvicina e noi.
-Clara, possiamo parlare?-
Io lo ignoro completamente e mi aggancio al braccio di Alessandro trascinandolo via.
-Ma non l'hai sentito Claudio?-
Annuisco.
-È una lunga storia, andiamo.-
-Come vuoi...-
Quanto è difficile resistergli, eppure sono convinta di quello che sto facendo.
La nostra breve storia non ha motivo di continuare ad esistere; non mi merita.
Claudio entra in aula sbattendo la porta, incurante delle altre persone presenti.
Lo guardo con la coda dell'occhio mentre si siede in fondo, arrabbiato come poche volte mentre si massaggia la fronte con le dita.
L'ultima ad entrare è Francesca, in contemporanea con la professoressa Balti che inizia la lezione mentre lei si siede accanto a me.

***

Durante la pausa usciamo tutti in cortile e Flavio mi chiede di seguirlo; così ci spostiamo poco lontani dal gruppo.
-Come stai oggi?-
-Meglio grazie.-
-Senti...È il mio migliore amico, o almeno credo...Ti va di raccontarmi cosa è successo?-
-Sei sicuro di volerlo sapere Flavio? Forse non dovrei neanche dirtelo.-
-Si invece! Voglio sapere con chi ho a che fare...- dice sicuro guardandomi neglio occhi.
Rimango in silenzio per un pò prima di decidermi a parlare, ancora incerta su cosa dire.
-Scredita gli altri per assicurarsi le parti.- dico tutto d'un fiato.
Flavio mi fissa come se non capisse, o sperasse di non aver capito bene.
-Puoi spiegarti meglio?-
Gli racconto tutto quello che so, mentre lui inorridisce visibilmente.
-L'ha fatto anche con Arthur. Non glielo posso perdonare.-
-Non posso crederci...- continua a ripetere con le mani dietro alla testa -Non posso crederci...Ma sei sicura?! Claudio che fa una cosa del genere?! Insomma...io lo conosco bene...-
-Ne sono sicura. Arthur ha visto l'email.-
Flavio non risponde e continua a fissare dietro di me, così mi volto a guardare e vedo Claudio che ci fissa serio, a pugni stretti.
Credo abbia sentito tutto.
Dopo qualche secondo se ne va a passo svelto senza badare a Giorgio, che urta con la spalla.
Non ha nemmeno avuto il coraggio di venire a darci delle spiegazioni e questo mi da l'ennesima prova della sua colpevolezza: ha la coda di paglia.
-Io non so veramente cosa pensare.-
-Non c'è niente da pensare.- rispondo guardando ancora il corridoio appena attraversato da Claudio -Scusa, io vado.- aggiungo.
-Ok...Ciao Clara...-
Sono vicina all'uscita quando, passando sotto le scale, noto una figura accucciata sui gradini che portano al piano di sopra, quello a cui non abbiamo accesso.
È Claudio, con le mani in mano, che fissa il vuoto e sembra pensare.
A che cosa non lo voglio sapere.
In un altro momento sarei corsa da lui , succube della tenerezza che mi provoca, a chiedergli cosa fosse successo.
Ma non ora, non più.
Anche perché so benissimo cosa è successo: sente la coscienza pesare come poche volte, ed è quello che merita.
Cerco di non farmi notare ed esco dall'Accademia.
L'unica cosa di cui ho bisogno ora è un bel bagno caldo, ed è proprio quello che faccio.
Appena arrivata a casa riempio la vasca e mi immergo nell'acqua bollente.
Gioco con le bolle che fa il sapone liquido che ho appena versato e penso che vorrei che la mia vita fosse così, come una bolla. Leggera.
Vorre svegliarmi la mattina e poter pensare solo al teatro, a studiare, agli amici, all'amore.
E invece no, sono costretta a scontrarmi con qualcosa di molto più grande di me.
E poi quale amore?





AMORE DIETRO LE QUINTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora