La Scuola

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Per mia sfortuna mia madre fece incendiare di nuovo come se non avessi mai un punto di finitura. <Cassidy sai una cosa facciamoci un giro>disse mamma. <Mamma sai che per me è difficile fare un passo fuori casa>. Lo sapeva bene ma per lei era fin troppo facile farmi innervosire. All'improvviso una macchina su fermò al vialetto di casa. <Su andiamo>mi esultò mamma. <Be su questa macchina?Non credo che sopraviva al mio dono> risposi a mia madre. <Tesoro la macchina è fatta di acciaio in ossidiana cioè impossibile da sciogliere o darle fuoco>. Dentro la macchina c'era qualcosa che non andava. <Dove andiamo?>chiesi all'autista. Non rispose così lo chiesi a mia madre. <Mamma dove andiamo>chiesi quest'ultima volta a mia madre. Non disse niente. <Va bene non mi dite niente basta che non sia quella stupida scuola>sbottai. Dopo pochi minuti arrivammo in un palazzo sembrava un castello distrutto. Il cancello era distrutto come se qualcuno lo avesse rotto di proposito. Messo un piede dentro al cancello questo prese vita. Il castello si ricostruì come per magia.<Wow>dissi. Non avevo mai visto un posto come questo neanche nei telegiornale. Una porta che portava dentro il castello si aprì con un uomo elegante. <Salve sono Edward Morsent sono il preside della scuola dei doni>annuncio a noi. Come aveva potuto portarmi mia madre qui sapendo che io odio questa scuola. <Salve io sono Alexandra Markin la madre di Cassidy> stringendo prima la mano dell'uomo e poi indicandomi. <Ciao Cassidy tua madre mi ha detto che hai il dono del fuoco. Riesci a farmi vedere come riesci a usarlo?>domando. Sbuffai. <Non so controllarlo>dissi in tono scherzoso. <Be allora come fai a farlo uscire fuori?> domandò di nuovo. Già lo odio questo qua cioè si sente chiunque. < Non lo so viene da solo>dissi. È di nuovo all'improvviso mi infiammai le mani. <Vedo che il tuo dono è speciale dal colore rosso fiamma che ha> disse prendendomi le mani. Le tirai di scatto. <Ma che cosa vuole da me? Che controlli il mio dono? Non credo proprio lei nasconde qualcosa>. <Ragazzina pensi davvero che io ti nasconda qualcosa? Ma per favore voi ragazzi di oggi non sapete che fare altro che risponde ai più grandi. Devi avere rispetto per me è per gli altri perché potrebbe finire male>disse a bassa voce in modo da poterlo sentire solo io. <Non credo proprio>dissi. Lasciandolo a due piedi da me. <Mamma non dirai davvero di lasciarmi in questa scuola di matti?>. <Tesoro è la miglior cosa per te> disse e a quelle parole le braccia bruciarono fino quasi al petto. <Qui c'è tutto quello che ti servirà> disse mia madre alla quale dietro di lei c'era una valigia.

Cassidy E I DoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora