1...2...3... Party!

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"Ad un certo punto credo di
averlo proprio sentito,
il mio cuore che si spezzava."

Oggi era il grande giorno. Questi tre giorni erano praticamente volati e mi ritrovavo a sistemare le bevande insieme a Zory, Cody e mio fratello Tyler.

"Ci arresteranno." Continuavo a ripetere, mentre loro sbuffavano.

"Bene, è tutto pronto ed ora andiamo a prepararci Rachel!" Zory mi spintonò fino alla mia camera.

Aveva portato quasi tutto il suo armadio in casa mia, volendomi anche prestare dei vestiti suoi.

"Provati questo, sono sicura che ti starebbe benissimo! Oh, prova anche questo!" Mi lanciò circa 4 vestiti addosso mentre io la guardai con la bocca aperta.

"Dici sul serio? È una stupida festa, non voglio far colpo su nessuno." Precisai, mentre i miei pensieri andarono involontariamente su Zedd.

Beh, forse non proprio su nessuno...

Mi cambiai velocemente sotto lo sguardo attento di Zory.

"Mh, prova l'altro..." Mi consigliò, facendo una smorfia.

Provai circa 7 vestiti, alla fine ci innamorammo proprio del settimo abito.

Era un tubino bianco monospalla, con una fascia trasparente al centro del busto.

Non amavo il colore bianco, ma questo vestito mi calzava davvero a pennello. Gli abbinai dei tacchi alti, ma non esagerati.

"Perfetto, adesso dedichiamoci al trucco e parrucco." Zory iniziò ad applicare make up sul mio viso, fortunatamente non eccessivo. Dopodiché passò a stirarmi i capelli con la piastra.

Finito il suo lavoro, si dedicò a lei. Indossò dei leggings in pelle piuttosto aderenti, un top nero e dei tacchi, anch'essi neri.

Optò per un rossetto rosso acceso, eyeliner ed una coda alta ai capelli.

Era davvero strafiga.

"Tutto pronto... ora diamo il via alla festa!" Esclamò felice, dirigendosi in salone.

Sentii l'ansia crescermi dentro. Avevo bisogno di sentirmi dire che sarebbe andato tutto bene, ma nessuno lo fece.

Varie persone iniziarono ad arrivare, la maggior parte erano persone mai viste prime o amici di Tyler.

La musica iniziò ad essere sempre più alta, gli alcolici divennero sempre meno, la serata trascorse rapidamente.

Vidi parecchie coppie baciarsi appassionatamente e mi sentii sollevata al pensiero di aver chiuso tutte le alre stanze a chiave.

"Rachel balliamo!" Mi urlarono Chanel, Jessie e Zory.

Ci buttammo nella mischia, scatenandoci insieme ai ragazzi. Dopo un paio di minuti mi girai e vidi entrare dalla porta di casa Zedd, era in ritardo.

Bello come sempre, vestito total black e notai i suoi capelli più platino del solito.

Per un secondo smisi di guardare le ragazze, smisi di ridere, smisi di ascoltare la musica, smisi di pensare alla gente intorno a me. Restai con gli occhi fissi su di lui che, guardandosi intorno, mi notò dopo qualche secondo. Un sorriso spuntò sul suo viso, mentre si diresse proprio verso di me.

"Buonasera ragazze." Salutò anche le altre oltre me.

Chanel gli si buttò al collo, lasciandogli vari baci. Era ubriaca fradicia, ma sono certa che l'avrebbe fatto pure da sobria.

"Vado a prendere qualcosa da bere." Disse Zedd, per poi sparire.

Tornai alla realtà, insomma che mi prendeva? Non poteva piacermi un tipo come Zedd.

Partii una canzone remixata che a poco a poco mi fece tornare in mente un mondo di ricordi legati a me e alla mia passione, che avevo del tutto dimenticato.

"... I wish I could hurt you back
Love, what would you do if you couldn't get me back
You're the one who's gonna lose
Something so special, something so real
Tell me boy, how in the fuck would you feel?
If you couldn't get me back
That's what I wish that I could do to you, you, hoo, hoo..."

Ricordai la prima volta che vidi la sala di ballo a Washington, ricordai un ragazzo di nome Andrès, ricordai questa canzone e la coreografia che era un passo a due da presentare al teatro. Ricordai il direttore della N.Y.C.B che invitò Andrès a far parte della sua compagnia e mi disse che in futuro ne avrei potuto fare parte.

Ricordai talmente tante cose, provai talmente tante emozioni che sentii l'aria mancarmi. Sentivo che il cuore sarebbe uscito dal petto da un momento all'altro.

Quante cose avevo lasciato in sospeso in questi mesi? Quante cose dovevo ancora sapere o ricordare? Era tutto così straziante, sarei impazzita prima o poi.

Decisi di uscire in giardino a prendere una boccata d'aria, lasciando le ragazze in pista.

Andrés. Era il nome che risuonava nella mia testa. Era ritornato un qualcosa legato a lui, forse un sentimento. Non ricordavo tutti i momenti passati insieme a lui, ma sentivo di volergli bene e sentivo persino la sua mancanza.

Forse iniziavo a sentire anche la mancanza di Washington. Avevo deciso io di trasferirmi lì da sola, significa che in un certo senso quello per me era il mio posto.

Cosa avrei dovuto fare? Non mi ricordavo molto, non sapevo quasi niente di quei mesi passati a Washington, eppure qualcosa dentro mi urlava sempre di tornare. Magari se fossi tornata lì avrei riacquistato i miei ricordi più in fretta.

"Rachel, come mai tutta sola?" Una voce mi fece sussultare.

Era Cody.

"Oh, sto prendendo una boccata d'aria... Con tutta quella musica e quella gente mi sentivo girare la testa." Mentii, come sempre del resto.

"Sembri pensierosa." Osservò, alzando un sopracciglio.

"No, cioè sto solo pensando che... Potrei iscrivermi a danza, sì!" Affermai, volendo avvicinarmi di nuovo alle vecchie abitudini.

Sentivo un sentimento troppo forte che mi legava alla danza, era come se io appartenessi a lei e lei appartenesse a me.

"Mh, bella la danza. La facevo quand'ero piccolo, sai? Poi però ho avuto un infortunio alla gamba e ho dovuto abbandonare tutto." Mi spiegò, con un velo di tristezza sul viso.

"Forza, torniamo a ballare." Lo spinsi di nuovo in pista con il resto dei ragazzi.

Osservai attorno a me e vidi Zedd poggiato al muro ma non era solo... Molto vicino a lui vi era Chanel, come sempre.

Si mandavano sguardi d'intesa, fin quando Zedd non si fiondò sulle sue labbra quasi divorandole.

Sentii come una morsa allo stomaco, ma evitai di farmi rovinare la serata. Sono Zedd e Chanel, due ragazzi in cerca di piacere, perciò come non aspettarselo.

La nottata proseguì "tranquillamente", circa alle cinque del mattino eravamo rimasti solo io, Tyler, Cody e Zory.

Esausti ci addormentammo per terra, dopo aver ripulito casa. Mentre nella mia testa rimbombava il nome Andrès, lasciando a poco a poco spazio, involontariamente, al nome Dom.

Avrei dovuto indagare sul periodo trascorso a Washington?

Come Back To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora