Vacanza In Vista

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"Odi et Amo."

DOM

"Rachel?" Dissi non capendo, corrugando la fronte.

Cami restò in piedi a fissarmi, aveva gli occhi spalancati quasi come se volesse dire "merda, cosa ho detto".

Fissava me e velocemente spostava poi lo sguardo su Caleb, poggiato al mio braccio.

Era ancora un po' sbronzo, ma si stava riprendendo e se non avessero fatto pace, beh ci avrei pensato io.

Caleb sarebbe morto senza Camille, ne era innamorato pazzo, un amore quasi impossibile da trovare.

"Voi due dovete parlare." Dissi poi, scontroso.

"Dom forse prima dovrei spieg..." - la fermai.

"Non ho bisogno di sapere nulla Camille, mi fa piacere che vi sentiate ancora. Almeno di te non si è dimenticata, no?" Ghignai sarcasticamente.

"Dom parliamone... Lei non..." - la fermai di nuovo.

"Lei cosa Cami? Ma, soprattutto, lei chi? Per me non esiste più nessuno già da tempo, sul serio. E adesso chiarite voi due, ok? Siete odiosi." Così dicendo, uscii da casa loro e tornai a casa mia sbattendo la porta.

"Già di ritorno Dominic?" Chiese mia madre, sussultando per il rumore della porta.

"Se mi vedi, significa che sono tornato." Dissi freddo, chiudendomi in stanza.

Davvero non mi importava più di lei, eppure bastava sempre anche solo sentirla nominare per farmi cambiare l'umore. Ogni volta che mi convincevo di averla superata, ecco che tornavo sempre al punto d'inizio.

Che cazzo mi era successo? Che cazzo mi aveva fatto? Possibile che potesse farmi sentire così tanto vulnerabile? Dio, la odiavo, la odiavo così tanto.

Sganciai un pugno sul muro provocandomi qualche taglio, ma poco mi importava. Dovevo sfogarmi, anzi no, dovevo rilassarmi.

Presi la mia migliore amica e la tirai su col naso, sentendomi libero. Non lo facevo da circa due settimane ormai, ma adesso ne sentivo il bisogno.

"Dom vorresti... Parlare?" Sentii mia madre fuori la porta con un tono di voce quasi spaventato, so che non voleva farmi arrabbiare.

"E di cosa?" Risposi cercando di mantenere la calma.

"Di quello che vuoi, no?" Propose, sembrando quasi contenta.

Ma le avrei spento subito quella felicità. Non avevo bisogno di parlare con nessuno.

Aprii la porta, pronto a risponderle di merda come sempre.

"Non rom..." - mi bloccai guardando i suoi occhi, pieni di speranza che piano piano andava spegnendosi.

"Non mi va..." Dissi semplicemente.

Dovevo imparare a controllare l'istinto e la rabbia.

"Va bene, allora posso proporti una cosa?" Disse ancora.

Io ci provavo a stare tranquillo, ma lei non era d'aiuto.

"Sto uscendo, ok?" Dissi, dirigendomi alla porta.

"Aspetta, è una bella idea ascoltami!" Si impose, stupendomi.

Rimasi in silenzio, aspettando che parlasse.

"Ora che è estate e hai del tempo libero potresti andarti a fare una vacanza..." Propose, ma non capii.

"Per quale motivo?" Chiesi, continuando stranamente a mantenere la calma.

"Ti vedo sempre così pensieroso e agitato, vai con i tuoi amici e ti rilassi un po'. Penso sia una cosa bella!" Disse, felice.

"Non hai pensato alla cosa più importante però... Non ho abbastanza soldi per farlo e non ho intenzione di chiedere soldi a te." Risposi in modo realista.

I miei soldi erano messi da parte per continuare gli studi e lei faceva sacrifici immensi anche solo per portare la cena a casa ogni sera. Non avrei accettato neanche un centesimo da parte sua.

"Beh, invece ci ho pensato... Sai che tuo padre..." - la bloccai - "non chiamarlo così, per me non è mai stato un padre!" mi infastidii.

"Ok, sai che Logan ogni mese mi manda dei soldi, non sai però che lui adesso è ricco e ha molte case sparse per l'America. Potreste andarvi a fare una vacanza in una delle sue case, sarebbe tutto gratuito, ci penserebbe lui. E gliene ho già parlato, è d'accordo con tutto ciò!" Concluse, facendomi restare stupito.

Non sapevo che fosse ricco, wow. Non sapevo praticamente nulla di lui ormai, e mi stupiva che volesse uscire soldi per me e i miei amici per farmi fare una vacanza, non ne capivo il motivo ma poco mi importava. Una vacanza era proprio quello che ci voleva e avrei approfittato dei soldi di quel bastardo.

"Bene... Ne parlerò agli altri, fammi sapere i posti, decideremo noi." Conclusi, uscendo di casa.

Mi resi conto che per la prima volta ero riuscito ad avere un rapporto normale e civile con mia madre, non capitava da quando ero bambino. Forse avrei dovuto imparare a mantenere davvero la calma, almeno con lei.

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