Via al Divertimento

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"Una volta che hai deciso col cuore, non guardare indietro."

"Forza ragazzi, abbiamo caricato tutti i bagagli, ci vediamo alla villa!" Disse Zedd, salendo in macchina.

Finalmente ci saremmo concessi una vacanza infinita, il signor Stewart ci aveva detto che saremmo potuti restare lì tutta l'estate ed ero sicura che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.

"Va tutto bene?" Mi chiese Zedd, poggiando la sua mano sulla mia gamba.

"Mh mh." Mi limitai ad annuire.

Oggi non ero di molte parole, sentivo qualcosa di strano dentro, una sensazione nuova a cui non riuscivo a dare un nome. Forse era ansia, forse gioia, forse erano tante cose insieme. Sentivo che le cose sarebbero cambiate in qualche modo, ma non sapevo spiegarmi come.

"Stiamo arrivando?! Non vedo l'ora di vedere la villa!" Urlò da dietro Zory, facendoci ridere.

"Posso solo anticiparti che è davvero immensa." Disse Zedd, facendomi immaginare una villa a dir poco stupenda.

Pensai che lavoro potessero fare i suoi per permettersi una villa così.

"Eccoci arrivati, prendete tutto quanto, io vado a ritirare le chiavi." Disse poi, dirigendosi verso un signore davanti a noi.

Li osservai scambiarsi un abbraccio e qualche parola, dopodiché Zedd si girò verso di me. Mi stavano fissando entrambi, facendomi sentire in imbarazzo.

"Vieni qui Rachel, ti presento mio padre." Mi prese la mano portandomi verso quel signore dagli occhi glaciali.

"Salve signore, è un piacere conoscerla, sono Rachel..." dissi, sentendomi le guance andare a fuoco.

"Oh è un piacere tutto mio... Rachel..."

Mi osservò a fondo, con occhi indagatori, stava quasi per riparlare ma Zedd lo bloccò.

"Bene papà, noi allora andiamo. Ci vediamo!" Lo salutò velocemente, portandomi via.

Il suo atteggiamento mi era sembrato molto strano, possibile che nascondesse qualcosa?

E quel signore, il suo modo di fissarmi... I suoi occhi... Era tutto così strano, ma smisi di pensarci non appena mi ritrovai una villa davvero stupenda davanti.

"Ma..." Rimasi senza parole.

"WOW!" Urlò Zack, accompagnato da Zory e Chanel.

Beh sì, l'unica parola da dire era solamente "Wow".

E non appena entrammo vi erano infinite stanze, corridoi lunghi quasi da perdersi. Era arredato modernamente e tutto quanto lì era come immacolato. Quella villa era del tutto nuova, probabilmente mai usata.

"Io prendo la stanza più grande con Jessie!" Disse velocemente Tom.

"Rachel ed io prendiamo la camera doppia al piano di sopra!" Spuntò Zory dalle scale, lei aveva già visitato tutta la villa sicuramente.

Acconsentii felice, mi sarebbe andato più che bene stare con lei in camera. Non volevo finire con uno dei ragazzi, o ancora peggio con Zedd. Non ero ancora pronta a condividere il letto con lui o a spingermi oltre.

Passai il resto del tempo a sistemare i miei vestiti dentro l'armadio, insieme a Zory.

"Non è magnifico, Rachel? Passare l'estate in una villa gigante, accanto al mare e in più con una piscina. Cosa potevamo chiedere di più?" Parlava a caso da circa un'ora, era al settimo cielo.

Zory era strana, imprevedibile, sempre allegra e ottimista. Vedeva spesso solo il lato positivo delle cose e non si dispiaceva se qualcosa andava storto, ma trovava subito il modo di non pensarci. Avrei voluto essere come lei, in momenti di tristezza. Vive il momento, coglie l'attimo e non si pente di nulla.

Credo che faccia bene, ma ogni pro ha pur sempre i suoi contro.

"Potresti spiegarmi il rapporto che hai con Zedd?" Mi chiese curiosa.

Aveva ragione, non ne avevamo mai parlato seriamente.

"È un rapporto... Bello." Dissi, non trovando le parole.

"Bello?! Che genere di rapporto è definibile 'bello'?!" Mi guardò come scioccata.

D'altronde la mia non era stata una definizione giusta, ma non sapevo davvero che dire.

"Beh, Zory è un rapporto strano ok? Lui non è il mio ragazzo e a me sta bene così perché non mi sentirei pronta ad una relazione impegnativa. Cioè ok sto con lui, mi darebbe fastidio se passasse del tempo con un'altra, mi piace però..." - mi fermò.

"Ok, posso dirti ciò che penso? Sicuramente ti piace, é come se fossi la sua ragazza ma non vuoi ammetterlo, anzi non volete ammetterlo perché magari avete paura di buttarvi in qualcosa di serio. Mi sembri confusa Rachel, ma non capisco il perché." Finì il suo discorso, guardandomi con aria indagatoria.

Con lei potevo essere sincera, non avrebbe detto niente a nessuno.

"La farò breve Zory e non voglio domande riguardo a ciò." - feci una pausa, stavo per raccontarle tutto.

"Ho avuto un brutto incidente prima di venire in California, ho perso la memoria." A quest'affermazione spalancò gli occhi e la bocca, ma non fiatò.

"Ho ricordato il momento dell'incidente un giorno, ricordo che era notte ed ero in macchina con un ragazzo che, però, non riesco mai ad inquadrare in viso. Ricordo di essere stata accecata dalla luce di una macchina che ci stava venendo addosso. Ricordo che stavo discutendo con la persona accanto a me e, infine, ricordo di aver urlato 'Dom'." Spiegai, sentendomi sempre più libera.

"Dom?" Disse lei, curiosa.

"Dom... Io non ricordo bene chi fosse e questa cosa, soprattutto i primi mesi, mi mandava in bestia. Perché sento che è stata una persona davvero importante per me, anche ora pronunciando il suo nome sento qualcosa dentro che non saprei mai spiegare a parole... Io... " - mi bloccò.

"Ho capito Rachel, non c'è bisogno di spiegare. Adesso capisco la tua confusione e il non volere iniziare qualcosa di più serio... Tu, inconsciamente, ti senti legata a quella persona e penso che un legame così sia impossibile da spezzare. Però, lo dico per il tuo bene, se pensi di non rivederlo mai più faresti bene a dimenticartene." Concluse infine, facendomi sentire un vuoto dentro.

Possibile che questo ragazzo avesse del potere su di me? Eppure io non ricordavo quasi nulla, come poteva farmi quest'effetto?

Dovevo decidere cosa fare al più presto.

Andare a Washington o restare qui?

Come Back To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora