"Complici
Ogni volta che scappiamo
è per riprenderci."I giorni passavano velocemente, tra risate e discussioni, un'estate indimenticabile stava già volando via.
Cami ed io ogni giorno diventavamo sempre più unite, come una volta. Mi sentivo legata a lei, a tutti loro, in un modo inspiegabile. Riuscivo a capirli solo tramite uno sguardo e, viverli ogni giorno, stava aiutando davvero tanto la mia memoria.
"Ci hai pensato che quando l'estate finirà, noi..." - non lasciai concludere Cami.
"Ti prego... Ci ho pensato, ultimamente ci penso spesso. Voi tornerete a Washington e..." - "E tu potresti venire con noi..." Disse speranzosa.
"Non lo so Cami, insomma qui ormai ho Zory, Zedd e tutti gli altri ragazzi, ho la mia casa. Io qui ci sono nata, capisci?"
Ero più che confusa.
"Capisco Rachel, ma ricordati che tu hai deciso di trasferirti a Washington. Era diventata quella la tua casa..." Era triste e la capivo, e aveva ragione.
Fortuna che avevo ancora abbastanza tempo per decidere.
"Non è il momento di deprimersi, andiamo!" Urlò Sam vedendo le nostre facce.
"Ho sentito che c'è una festa in spiaggia, ci andiamo? Probabilmente gli altri saranno già lì."
Ci cambiammo velocemente e ci dirigemmo in spiaggia, vidi Zedd insieme a Cody.
"Ehi Rachi." Venne verso di me, mettendo un braccio attorno alla mia spalla.
Ultimamente ci eravamo un po' distaccati, forse il forte interesse che pensavo di provare per lui non era poi così forte. Mi sarei presa dei giorni per riflettere.
"Ehi, non sapevo ci fosse una festa in spiaggia." Constatai sorpresa.
"Già, abbiamo dimenticato di informarvi scusate... Siete solamente voi tre?" Chiese, guardando poi Cami e Sam.
"Beh, magari tra un po' arriveranno gli altri o sono già qui da qualche parte."
Aveva ragione, oggi non c'eravamo visti ed è strano visto che abitiamo tutti nella stessa casa. In questo momento davanti a noi c'erano solamente Cody, Zedd e Jessie.
Iniziammo a parlare del più e del meno, si era già fatto buio.
"Forza ragazze, è il momento di scatenarci." Sam ci trascinò a ballare sopra le note di Dinero di Jennifer Lopez, mentre in mano tenevo ancora un cocktail.
"Rachel ha fatto colpo!" Urlò Sam ridendo.
"In che senso?" Chiesi non capendo, mentre sia lei che Cami ridevano.
Sam mi fece girare verso la sua direzione e indicò un ragazzo poco lontano da noi.
"Vedi quel moro? Da quando hai iniziato a ballare non ti toglie gli occhi di dosso." Continuò a ridere, ma non diedi peso alle sue parole.
Volevo stare sola, era così difficile non avere ragazzi intorno e in testa?
Ad un tratto spuntarono Caleb e Finch, ed io mi sentii di troppo.
"Vado a prendere da bere." Urlai e tutti e quattro annuirono.
In verità avevo voglia di passeggiare in riva al mare, e così feci.
L'acqua che mi bagnava i piedi era gelida ed era piacevole, visto il caldo che sentivo e che c'era. Vidi varie coppie intente a baciarsi, gruppi di amici attorno ai falò, ragazzi con la chitarra che cantavano a squarciagola. In quel momento mi resi conto che questa era la vita, loro erano vivi e questo era il loro modo di manifestarlo.
Io ero viva o semplicemente esistevo?
Forse mi faceva male passeggiare da sola in spiaggia di notte, erano domande a cui probabilmente mai avrei dato una risposta."Ho capito, torno alla festa." Sentii una voce vicina e familiare.
Presa dalla curiosità mi girai verso quella voce, era proprio Chanel. Sembrava seccata, mentre da sola si incamminava verso il lato opposto al mio.
Spostai lo sguardo e vidi Dom seduto su una roccia, vicino al mare. Guardava dritto davanti a sé, gli occhi immersi tra le onde del mare, indossava dei pantaloncini di tuta e una felpa col cappuccio alzato.
Chanel era stata con lui, sicuramente.
Avrei dovuto far finta di niente e proseguire la mia passeggiata e i miei pensieri insensati, ma non parlavo con lui da parecchi giorni. Ultimamente parlavamo solo con lo sguardo, quelle poche volte che i miei occhi incrociavano i suoi.Ero già seduta vicina a lui, osservavo anch'io adesso le onde del mare. Sopra quella roccia tirava vento forte, ma non ci feci caso. Dom non si era neppure girato a fissarmi, non aveva proferito alcuna parola.
"Mh mh, tutto bene?" Chiesi dopo un po' e attesi prima di ricevere una sua risposta.
Mise la mano nella tasca della sua felpa, estrasse un pacco di Lucky Strike, prese una sigaretta dal pacco e, con calma, la portò alle labbra per poi accenderla.
"Sei l'unica a chiedermelo sempre, sai?" Ghignò, buttando fuori il fumo.
"Lo facevo anche... Prima?" Chiesi osservandolo, mentre lui rimase con lo sguardo fisso davanti a sè.
"Ogni giorno quasi, è una domanda che mi fa uscire fuori di testa. Non voglio mai rispondere e per fortuna che nessuno me lo chiede mai, ma tu... Tu, Rachel, non accettavi una risposta falsa. La prima volta che me l'hai chiesto, ti dissi semplicemente 'tutto bene', e tu mi hai guardato e me l'hai richiesto: volevi la verità. Ci sono cose di te che odio, poi ce ne sono altre che... Che odio un po' di meno." Sorrise.
Era raro vederlo sorridere sinceramente. Per tutto il discorso non avevo staccato lo sguardo da lui neppure un secondo. Era disumano il modo in cui parlava, sempre sicuro di sè, di ciò che pensava, diretto, limpido, senza alcun filtro.
Finì la sigaretta, dopodiché lo vidi togliersi la felpa e porgermela.
"Non dire di no, lo vedo che stai tremando dal freddo. Ma non farci l'abitudine a questi gesti." Precisò con voce fredda.
Era così, lui. Voleva mostrarsi di pietra, ma poi in fondo non lo era. Voleva mostrarsi di ghiaccio, ma il ghiaccio poteva sciogliersi prima o poi, bisognava solo trovare il giusto modo con lui.
"C'è qualcosa che non va?" Chiesi poi, non mi aveva ancora risposto alla domanda iniziale.
"Questo. Non va che tu mi stia accanto in questo momento, capisci? C'era Chanel qui e l'ho cacciata via bruscamente, perché volevo stare da solo. Ci sei tu adesso e..." - gli parlai sopra - "Eppure non mi hai ancora detto di andarmene." Completai la sua frase.
Rimase in silenzio per poi fare un'osservazione.
"È strano non litigare. I litigi tra di noi erano routine, se ci penso mi viene quasi da ridere." Ghignò, portandosi una mano sui capelli.
"Io ci provo a ricordare, davvero Dom. E voi, tutti voi, mi state aiutando tanto."
"Non dovremmo neanche star qui a parlare." Rispose lui, facendomi zittire.
"Per me sì invece, dovremmo essere proprio dove siamo adesso. Non posso dirti Addio se ti continuo a vedere ogni giorno, per me non è un Addio. Non possiamo evitarci per sempre. Devo ancora sapere tante cose, Dom... Ricorderò, è una promessa."
"Non mi sono mai piaciute le promesse." Puntualizzò.
"Beh, allora, ricorderò e basta. Prendilo come un avvertimento, prendilo come una NON promessa, prendilo come vuoi Dom. Ricorderò, è questo che conta."
Ci lasciammo cullare dal rumore delle onde, accompagnato dai nostri silenzi così complici tra loro, senza saperlo davvero.
STAI LEGGENDO
Come Back To Me
RomanceSEQUEL DI "BEYOND THE DARKNESS". Rachel e Dominic. Un amore impossibile, impensabile e doloroso. Rachel è cambiata tanto da quando Dom è entrato nella sua vita, ha imparato tanto da lui. Ha imparato ad essere forte, a vivere e a cogliere l'attimo...