Sconosciuto

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"1 e 2 e 3 e 4... Di nuovo: 1 e 2 e 3..." la signora Darleen ci osservava mentre eseguivamo passi base.

Mi ero iscritta da qualche giorno a danza, si trovava a pochi metri da casa mia; Darleen era una signora alta e magra, molto simpatica e amichevole, soprattutto molto brava a danzare. Aveva studiato praticamente tutti gli stili e ha fatto parte di molte compagnie famose, ora era lei ad insegnare e cercare di mettere su la sua compagnia.

"Rachel torna nel pianeta Terra, Rachel!" Mi richiamò sull'attenti.

A volte mi capitava di perdermi in pensieri forse superficiali, ma non lo facevo mica apposta.

Tornai a fare i soliti esercizi, guardandomi attorno.

La sala era gigante, accogliente, gli altri ballerini erano tutti in gamba ma ancora non avevo avuto modo di conoscerli meglio.

"Sei Rachel, giusto?" Una ragazza vicino a me mi stava rivolgendo la parola.

"Ehm sì..." risposi, fissandomi allo specchio.

"Stavi per entrare di nuovo nel tuo mondo, per questo ti ho chiamata. Ti do un consiglio: quando balli, lascia fuori qualsiasi altro problema." Concluse sorridendo.

Le sussurrai un misero "grazie" per poi tornare a concentrarmi. Aveva ragione, non potevo sempre perdermi nei pensieri.

"Perfetto ragazzi, per oggi abbiamo finito. Bravi tutti quanti, potete andare!" Darleen andò nel suo studio, mentre io andai a prendere il mio borsone.

Notai accanto a me la ragazza di prima e decisi di ringraziarla nuovamente.

"Ehm... Grazie per prima, sono molto sbadata." Le dissi, lei si girò a fissarmi.

Era di qualche centimetro più alta di me, bionda e occhi castani. Un sorriso smagliante, quasi contagioso.

"Oh, di nulla. Capitava anche a me, poi ho imparato a lasciare qualsiasi pensiero fuori. Prima viene la danza, poi il resto. Ci si vede... Io sono Elly." Sorrise, dopodiché andò via.

Ok, ora non avevo praticamente nulla da fare. Era pieno pomeriggio, prima di tutto mi sarei fatta una doccia.

Tornai a casa, ero sola. Misi la musica a tutto volume, canticchiando ed entrai in doccia.

Pensai e ripensai: quella ragazza, Camille, non si era fatta più sentire. Forse perché le avevo praticamente chiuso il telefono in faccia.

Avrei dovuto richiamarla? In fondo avevo bisogno di sapere...

Dopo chissà quanto tempo, uscii dalla doccia e mi vestii. D'un tratto sentii il campanello suonare.

Corsi ad aprire, era Zory.

"Ehi bella, stasera si esce! Forza, cambiati e metti qualcosa di carino!" Avevo imparato a conoscere e apprezzare questo lato di Zory.

Non ti chiedeva mai di uscire, piuttosto era un ordine il suo. Voleva sempre che fossimo tutti presenti la sera e spuntava a casa di chiunque spronandolo ad uscire.

"Forza!" Disse nuovamente, scherzando.

Andai di nuovo nella mia stanza, seguita da lei. Frugai tra i miei vestiti e decisi di mettere un top bianco più elegante, un jeans scuro a vita alta e il tutto accompagnato da un cardigan lungo.

La sera dopo un certo orario iniziava a tirare vento.

"Non ti trucchi?" Mi chiese, vedendomi ormai pronta.

"Ehm sì... Un filo di matita e mascara e sono pronta." Conclusi tutto quanto e, prendendo le chiavi, uscimmo.

Era quasi l'ora di cena ma non vi era ancora buio. Andammo prima al parco dove trovammo gli altri ragazzi, dopodiché ci dirigemmo in un fast food.

Come Back To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora