Giovane disorientato ⏩

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I suoi pensieri erano confusi, la musica a palla dalle cuffiette economiche gli scombussolava la testa, la luce del vespro illuminava la stanza, l'odore dell'erba inebriava quel piccolo angolo di paradiso, le bottiglie di birra sparse sul pavimento.

Nella testa di Falco rimbombava quella canzone che da anni non faceva altro che ascoltare, che ogni volta gli ricordava di lui e della sua storia, che lo faceva emozionare e che gli rubava il cuore e l'anima.

Sulle sue guance scorrevano silenziose lacrime salate e i suoi occhi, neri come la pece, sembravano più luminosi a causa del pianto. Non si sentiva solo, essere in compagnia o no non gli aveva mai cambiato nulla, era difficile anche per lui spiegare come si sentisse. Forse perso. Forse confuso.

Scorreva tra le storie di Instagram quando la sua attenzione fu catturata da una in particolare:

"Inviami un ✨ e ti dedicherò una canzone"

Storse il naso quando lo lesse, tenne premuto sullo schermo per fermare la storia e vedere chi l'avesse postata, il nickname dell'account era di una sua compagna di squadra, inarcò un sopracciglio, non si aspettava da lei dei giochini del genere.

Forse spinto dalla curiosità, decise di stare al gioco e le inviò l'emoji da lei richiesta, la risposta arrivò ben cinque minuti dopo:

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ixxcv
Sai? Ho cercato in lungo e in largo, ci ho riflettuto, ma non riesco a trovare una canzone adatta a te.

the_flash
Vuoi dire che sono un tipo complicato?

ixxcv
Credo di non conoscerti abbastanza bene.

the_flash
Non saresti la prima.

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Tutto iniziò da quella storia su Instagram, che poteva definire dannata, visto dove erano arrivati. Successe due settimane dopo, ciò che avrebbe fatto incrociare le loro strade.

Leggeva, Falco, quando sentì bussare alla porta della sua camera, si voltò appena in tempo per vedere un bigliettino entrare dalla fessura della porta, diffidente, si alzò dal letto dopo aver posato il libro sul materasso e si chinò vicino al bigliettino, lo raccolse e lesse ciò che vi era scritto:

"Fai attenzione quando abbassi la maniglia".

Corrugò la fronte e guardò la porta, prendendo coraggio, abbassò con cautela la maniglia, ma non era stato abbastanza attento dato che, dal suo gesto, ne susseguì un rumore sordo: aveva fatto cadere qualcosa appeso alla maniglia e non sembrava essere molto leggero.

Si affacciò alla porta e vide una bustina sul pavimento, la raccolse e ne guardò il contenuto.

Quello che vi trovò? Un piccolo lettore MP3, di quelli vecchi di dieci anni, si sorprese nel vedere che esistessero ancora.

Chiuse la porta ed esaminò il lettore, nulla di speciale sulla parte frontale ma sul dorso trovò una scritta fatta con un pennarello indelebile a punta sottile: "Giovane disorientato".

Falco alzò entrambe le sopracciglia, che razza di scherzo era quello? Decise, comunque, di andare a fondo di quel mistero, accese il lettore e in lista c'era una sola canzone dal titolo omonimo alla scritta con il pennarello.

Senza porsi altre domande, prese le sue cuffie e ne inserì il jack nell'apposita fessura, scelse la canzone e iniziò ad ascoltarla.

Fu immediatamente rapito dal ritmo e poi dalle parole, più ascoltava più sentiva di stare tremando, di sentirsi vulnerabile, con quella canzone, mille emozioni che stavano prendendo il sopravvento in lui lo facevano sentire disorientato, gli occhi iniziarono a bruciare e il petto a far male.

«Non so ballare, non so divertirmi. La bocca ride, gli occhi sono tristi».

Stoppò immediatamente la musica e corse fuori dalla stanza, ma non senza una meta, aveva capito chi era stato a lasciargli quel lettore MP3.

Dovette deglutire più volte per il magone che gli si era formato attorno alla gola, lei doveva dargli delle spiegazioni, ne aveva bisogno per capire come avesse fatto a trovare una canzone in grado di descriverlo così bene.

Arrivò alla porta della sua stanza e bussò con forza chiamandola per nome
«Apri! Veloce!»
Senza farselo ripetere un'altra volta, la giovane aprì la porta della sua stanza, aveva un'espressione rilassata sul volto e sorrise gentilmente a Falco nonostante lui fosse di tutt'altro avviso
«La canzone»
Le mostrò il lettore MP3
«Come? Perché?»
«Dovevo dedicarti una canzone»
Iniziò lei con tranquillità, si poteva percepire forse una punta di noncuranza
«e l'ho fatto, mi ci sono volute due settimane ma ci sono riuscita»
«Ma come hai fatto?!»
Sbottò il castano all'improvviso
«Come hai fatto a trovare una canzone che...»
«Ti rispecchi in questa canzone?»
Falco balbettò
«Sì! Ma voglio capire come»
Lei sorrise
«Il tuo freestyle»
L'altro si pietrificò
«Il... mio freestyle...».

Ripeté in un mormorio, si passò una mano sul volto e sbuffò esasperato, portando poi la mano tra i capelli.

«Dimmi, cos'hai provato?»
Chiese lei con lo stesso tono calmo che faceva uscire dai gangheri Falco, lui la guardò minaccioso
«Stai lontana da me»
Sibilò velenoso a pochi centimetri dal suo viso scandendo ogni parola prima di allontanarsi e sparire tra i corridoi del dormitorio.

Alla fine non riuscirono a rimanere separati, lui non fu in grado di stare lontano da lei, aveva trovato, in quella ragazza, una confidente, qualcuno che finalmente era capace di capirlo, di ascoltarlo.

Aveva trovato qualcuno di cui fidarsi e la loro relazione era destinata a prendere una piega inaspettata.

Giovane Disorientato-Falco Flashman (Reader Insert)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora