Durante gli anni del liceo, lei aveva una relazione con Riccardo Di Rigo, il "Regista" della squadra di calcio della scuola che frequentavano, Falco, invece, aveva intrapreso da pochi mesi una relazione con Cerize Blossom.
Tutti e quattro erano giocatori e compagni ma la loro amicizia non era affiatata: Riccardo non parlava spesso con Falco o con Cerize, solo la ragazza del riccioluto e la rosa uscivano qualche volta per mangiare insieme o per fare un giro tra i negozi quando non avevano compiti a casa o allenamenti.
Solo al quarto anno di liceo Falco e l'amica della sua ragazza iniziarono a parlarsi dopo la risposta da parte di lui a una sua storia su Instagram, lei diventò la sua confidente, una persona con cui poteva sfogarsi ogni volta che ne aveva bisogno.
Diventarono amici.
La loro vita scorreva in modo normale, tutto era quasi perfetto, tra le coppie, una favola? Forse più una tragedia greca.
Falco aveva ventuno anni quando fu lasciato da Cerize e l'altra ragazza ventidue quando si lasciò con Riccardo, fu un colpo duro per entrambi.
Lei iniziò a bere a diciassette anni per gioco, ma più beveva più si sentiva bene, ne voleva sempre di più. Nonostante Riccardo le avesse consigliato di smettere, lei continuava a farlo non solo alle feste ma anche da sola riuscendo, però, in qualche modo, sempre a darsi un limite.
In seguito alla morte della sorella minore, iniziò a bere in modo più frequente, finiva per essere violenta nei confronti dei suoi familiari, anche di Riccardo. In seguito ad uno spiacevole evento tra i due, lui decise di abbandonarla e andare via, lasciando lei nello sconforto più totale.
Falco entrò in giri pericolosi con lo spaccio di erba a diciannove anni, non avendo abbastanza soldi per mantenere lui e i suoi fratelli, iniziò a vendere droga, era il secondo più giovane della banda, dove aveva conosciuto, nonostante la situazione, delle persone affidabili come anche quelle da cui è meglio stare alla larga.
Cerize lo scoprì due anni dopo e, nonostante i vari avvertimenti, lui non la volle ascoltare e lei decise di allontanarsi da lui per sempre, sopraffatta dalla paura di poter essere coinvolta in situazioni spiacevoli.
Non smise di fumare o spacciare, Falco; non si era mai sentito solo prima che lei se ne andasse.
E così si ritrovarono soli contro il mondo, Falco e la sua amica. Entrambi ritrovavano la pace parlando fra loro, raccontandosi dei loro giorni tra un tiro di canna e un bicchiere di birra senza curarsi del mondo.
L'unica amica che Falco potesse desiderare e che non avrebbe mai lasciato andare.
Era il vespro ed erano insieme nella stanza del povero appartamento del ventunenne, lui stava rollando una canna.
Nonostante il degrado in cui vivesse, Falco riusciva a tenere in ordine la casa dove viveva con i suoi fratelli più piccoli riuscendo a rendere quella "merda", come la definiva lui, abitabile.
Lei si versò il terzo bicchiere di vodka liscia mischiata a chinotto, le piaceva affievolire il sapore troppo forte della vodka con un'altra bevanda rendendola piacevole al palato e alla gola.
Ne versò un altro per l'amico e glielo poggiò accanto, bevve un sorso della bevanda e lasciò cadere la testa sul materasso dietro di lei sentendola pesante.
Nella stanza suonava una canzone in lingua tedesca, una delle preferite di lei, anche se non ne capiva molto del testo, uno dei tanti motivi che le facevano ricordare di riprendere a studiare il tedesco.
Di quel poco che lei riusciva a comprendere, sapeva che poteva descriverli, a lei e Falco, in "certe notti" dove "il sonno non poteva" e rimanere svegli fino all'alba a parlare, notti che a volte nemmeno ricordavano.
La trovava magnifica e quando la ascoltava fumando erba l'effetto era ancora più mistico.
Il castano prese l'accendino che aveva poggiato accanto a lui e accese la canna facendone il primo tiro, lasciò uscire il fumo bianco dalla sua bocca riempiendo la stanza dell'odore dell'erba e la passò alla sua amica, lei la prese e la mise tra le labbra ispirandone il fumo e lasciandolo uscire quasi subito dopo.
Falco prese il bicchiere contenente la bevanda e ne bevve un lungo sorso, dopo aver posato il bicchiere, mise una mano nella tasca della felpa scura e tirò fuori una piccola mazzetta
«Guarda qua»
Lei si voltò verso di lui e guardò i soldi
«Quanti sono?»
«Trecento di questa mattina»
«Non male»
Passò la canna a Falco, lui la prese e fece un altro tiro, di nuovo il fumo bianco si disperse per la stanza.Diverse canzoni suonarono ancora, anche gli ultimi raggi di sole erano andati via, la stanza era in penombra, illuminata in parte da una lampada da studio.
Entrambi erano ubriachi e fatti e alcune risate risuonavano nell'ambiente chiuso mentre parlavano di non si sa cosa, l'avevano dimenticato anche loro.
Avevano ormai dimenticato il mondo fuori da quella camera, esistevano solo loro e la musica e si sentivano volare, quelli erano i pochi momenti dove dimenticavano tutto il male che avevano dentro ed erano leggeri e spensierati.
«Falco»
Lo chiamò ridendo lei
«Quando hai scopato l'ultima volta?»
Il castano rise
«E a te cosa interessa?»
«Dai! Siamo amici, possiamo dircele queste cose»
Falco mugugnò con un sorriso allegro sulle labbra e inclinò la testa di lato
«Non mi prenderai in giro?»
Domandò cantilenante
«No!»
Rise lei
«Va bene»
Iniziò lui
«Non lo faccio da dieci mesi»
«Oh, merda! Questa pesa»
«Sono in astinenza e non so cosa fareeee»
Si lamentò bevendo della vodka con chinotto.Ci fu un momento di silenzio tra i due
«E se diventassimo scopamici?»
Propose lei all'improvviso, il castano la guardò a occhi sgranati, inizialmente scioccato dalla sua domanda, poi scoppiò a ridere
«Cooooosa? Davvero?»
«Sì!»
Falco rise ancora
«Ma come mai questa proposta?»
Rispose l'amica ridendo
«Sono in astinenza anch'io!»
«E lo vieni a chiedere a me?»
«Sei l'unico che ho qui con me, ora!»
«Se la metti così, lo avresti chiesto a chiunque»
L'amica inarcò un sopracciglio sorridendo
«Sgamata».Ci furono altre risate. Falco, poi, si fermò a guardarla, sembrava pensieroso
«Ne sei sicura?»
Lei annuì senza pensare, ormai non stava più pensando a quello che diceva, non trovava una giustificazione per quello che voleva, il suo istinto le diceva di farlo.Lei si alzò e si sedette cavalcioni sull'amico mostrandogli un sorriso sbarazzino e muovendo le spalle a ritmo di musica nel tentativo di apparire sensuale, lui la guardava sorridendo e porto le mani sui suoi fianchi
«E allora facciamolo»
Rise Falco, l'amica si chinò su di lui e lo trasportò in un bacio passionale e senza vergogna come se lo avessero sempre fatto, sarà sicuramente per colpa dell'alcol e dell'erba se aveva trovato il coraggio di farlo, assieme alla fiducia che nutriva nei suoi confronti.La musica continuava a suonare tra le pareti della stanza e rendeva magico il momento che i due giovani stavano vivendo. Loro due, due corpi, due anime tristi e solitarie, nere come la notte, testimone di quell'attimo di follia, contro un mondo pieno d'odio.
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Giovane Disorientato-Falco Flashman (Reader Insert)
Fanfiction||Falco Flashman x Reader|| Storia ispirata all'omonimo singolo del rapper Rocco Hunt. La lettrice avrebbe dedicato una canzone a chi avesse risposto alla sua storia di Instagram con una specifica emoji, Falco, suo conoscente e compagno di squadra...