⏪ My Immortal ⏩

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Passò un'altra settimana, un'altra e un'altra ancora.

Un mese, due, tre.

Cosa ne rimase di quella passione?

Aveva pensato bene, lei, che fosse solo suggestione, quella notte, perché quella dopo e quella dopo ancora furono vuote e noiose.

Il nulla.

Anche a Falco iniziava a dare noia, arrivarono a non fare più nulla. Dopo aver fumato, -ormai nemmeno l'erba faceva più effetto- rimanevano stesi sul letto, vestiti, sotto le coperte e si abbracciavano.

Si coccolavano e si scambiavano qualche bacio, senza malizia, con affetto, stanchi.

Non parlavano nemmeno e si rilassavano l'uno tra le braccia dell'altro nel buio pesto della stanza.

Il sesso li aveva annoiati ma loro l'avevano rimpiazzato con qualcosa di più intimo e dolce; senza accorgersene, l'amore cresceva in loro.

Si poteva notare nei giorni successivi negli strani comportamenti che avevano l'uno nei confronti del partner: non riuscivano a rimanere distanti più di tanto tempo, spesso si sentivano ribollire di gelosia quando vedevano un amico o un'amica troppo vicino all'altro; successe una domenica.

Mentre camminava per la città, Falco vide, seduta su una panchina del parco, la sua cotta liceale, Cerize.

Le passò proprio davanti, i loro sguardi s'incontrarono solo per un momento, momento che per il ragazzo dal ciuffo blu fu uno stravolgersi di emozioni.

Il suo stomaco si attorcigliò vedendo quegli occhi ibridi blu e verde che creavano un magnifico accoppiamento con i suoi capelli rosa, cresciuti negli ultimi anni, ma acconciati ancora con quella treccina a mo' di cerchietto.

Girò immediatamente lo sguardo, non si fermò, anzi, continuò spedito sulla via di casa, nemmeno un "ciao", e rimuginava su quell'attimo chiedendosi cosa fosse successo.

Una fiamma che non si era mai spenta oppure solo la sorpresa di averla vista di nuovo? Non sapeva darsi una risposta, sentiva di essere avvampato e il suo cuore batteva così veloce da fargli mancare il fiato.

Cerize rimase a guardare Falco quasi correre via dopo essersi scambiati quel fugace sguardo.

Anche il suo cuore accelerò ma sapeva che non erano i rimasugli di un amore che sapeva, non sarebbe durato, ma la sorpresa di averlo incontrato lì, cambiato, con gli occhi cerchiati e le iridi lucide.

Ma come sarebbe potuto diventare se non così? Si sentiva delusa, non poteva negare che nutriva in Falco tanta speranza, magari di un futuro insieme, una vita.

Una vita che bruciò per guadagnare soldi sporchi, sì, per amore della famiglia, ma con disonore.

Dov'era la dignità in tutto quello?

Quando lui finalmente ritornò a casa, trovò la sua amante già nella sua camera, camminava avanti e indietro per la stanza con le cuffie nelle orecchie accorgendosi pochi attimi dopo che Falco fosse entrato in camera.

Gli sorrise ma lei notò, nella sua espressione, che qualcosa, in lui, non andava.

Si sedettero entrambi sul letto e lei lo incitò a raccontarle cosa lo turbasse, lui sospirò
«Ho incontrato Cerize»
Le parole la colpirono come un treno in corsa, storse il naso
«Dove?»
«Al parco»
«Che vi siete detti?»
«Nulla»
Si passò una mano sul volto
«Non ho nemmeno avuto il coraggio di fermarmi e salutarla».

Lei rimase in silenzio con lo sguardo fisso su un punto non preciso del pavimento
«Mi sono sentito strano»
Lei girò la testa di scatto verso il castano
«In che senso?»
Falco si portò una mano sul petto
«Ho sentito il cuore battere forte...»
E quello di lei smise improvvisamente di battere.

Giovane Disorientato-Falco Flashman (Reader Insert)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora