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Eliana's pov

Faccio tornare la spada come arco e tengo una freccia pronta guardandomi intorno

Anche Luke si alza e su fa luce con una spada che non gli avevo mai visto. Sembra più luminosa da un lato piuttosto che dall'altro, come se fosse di due materiali diversi.

-Luke la tua spa...- non faccio in tempo a finire la frase che sentiamo un rumore e lui mi tappa la bocca e mi fa segno di stare zitta
Ci sporgiamo verso dove abbiamo sentito il suono e vediamo passare due dracene, solo che non sono... normali

Sembrano il doppio più grandi e emanano una specie di aura intorno a loro, in qualche modo sembrano più potenti

Mi sento il sangue gelarsi nelle vene; mi giro verso Luke e vedo che ha un'espressione dura e tiene la mascella serrata

Se non lo conoscessi bene direi che è arrabbiato, ma lo conosco, e so che la sua è paura

Mi giro per vedere da dove siamo arrivati e vedo che si è aperto un lungo corridoio. Prendo Luke per il braccio e mi dirigo verso il passaggio

Non so se sia per la claustrofobia, per il fatto che dopo tre anni di buio mi ci ritrovo di nuovo immersa, che gli altri potrebbero essere morti, e che anche a Luke potrebbe succedere o se per il fatto che oltre a loro non ho nessun altro, non lo so

Fatto sta che ad un certo punto mi ritrovo accasciata alla parete senza riuscire a respirare e con le guance rigate di lacrime

Sento Luke sedersi accanto a me e farmi posare la testa sulla sua spalla, cerca di calmarmi, ma non ci riesce

Ormai sono un fiume in piena, non posso fermarmi finché l'attacco va avanti

So che Luke resterebbe lì per ore finché non è certo che io stia bene, ma è un lusso che non ci possiamo permettere

-Dobbiamo... dobbiamo andare, con un po' di fortuna troveremo gli altri e anche un'uscita-

Mi alzo e lui fa lo stesso

-Non mi avevi detto di soffrire di attacchi di panico, o di essere claustrofobica-

-Non me lo avevi chiesto- sorrido appena -dai muoviamoci, più avanziamo più abbiamo possibilità di trovare gli altri-

Luke va avanti, e lo lascio andare

Non per cattiveria, capitemi, ma non riesce mai a guardarsi le spalle; per quanto possa essere abile con la spada ha la brutta abitudine di stare attento solo a ciò che è sicuro lo stia per attaccare, e raramente a quello che gli sta dietro

-La tua spada, quando l'hai presa?-

-Un regalo-

Mi aspetto che dica altro, ma sta zitto, perciò lo incalzo

-Di chi?-

-Un amico-

-Chi?-

-Uno della casa di Efesto-

-Beckendorf?-

-No-

-E' solo bronzo celeste? Luke, quello è acciaio, è un'arma pericolosissima-

-Già-

Capisco che vuole nascondermi qualcosa, e nonostante le mie continue domande di limita a rispondermi a monosillabi o a non farlo affatto

Ripensandoci ora avrei dovuto chiedergli di più, ma non lo feci

Mi limitai a lasciare che il silenzio tombale del labirinto calasse su di noi

Levante |Percy Jackson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora