Vivo per lei ⏩

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La musica era la loro vita. Non era possibile spiegare cosa provavano ogni volta che sfioravano i tasti di un pianoforte a coda o intonavano un canto polifonico.

La musica li riportava in vita e, con la musica, "riportavano in vita, tre minuti alla volta, un mondo che ne moriva un milione".

Rinchiusi nella stanza insonorizzata, provavano una canzone cui entrambi tenevano molto: Riccardo suonava, l'amica cantava.

I pannelli isolanti fatti di spugna, incollati alle pareti, assorbivano i suoni e non permettevano ai rumori esterni di raggiungere l'interno della stanza, permettendogli di creare uno spazio intimo dove potevano dare sfogo al loro estro.

Il loro mondo prendeva forma in quella piccola stanza asfissiante tra un accordo, un arpeggio, un trillo, un vocalizzo, una strofa; al conservatorio, oltre alle lezioni di pianoforte e quelle di composizione, partecipavano anche a delle lezioni di canto e non era una cosa fuori dal normale: se si è capaci di suonare uno strumento, bisogna essere anche in grado di intonare.

La canzone era il duetto di fama mondiale di Giorgia e Andrea Bocelli, "Vivo per lei" dove per "lei" s'intendeva la musica, che, per quanto potesse essere bella, richiedeva tanti sacrifici ma, allo stesso tempo, era capace di infondere una forza incredibile.

Quando s'intraprende la strada della musica, è come intraprendere una relazione: bisogna dare amore e attenzioni a ciò che si fa e, se fatto bene, darà piacere, felicità e realizzazione. Ma se si tradisce o si trascura, questa odierà e ucciderà lentamente, poco alla volta, con una serie interminabile d'insuccessi e delusioni.

È un patto segnato con l'anima, si appartiene alla musica e non vi è via d'uscita.

Ma loro amavano la musica più di loro stessi, l'unica compagna per cui sarebbe valsa la pena rinunciare a tutto perché capace di dare emozioni che nessuno potrebbe mai far provare.

Era passata un'ora dal suono dell'ultima campanella che aveva annunciato la fine di un'altra monotona giornata di scuola, Riccardo e la sua migliore amica si sorridevano orgogliosi dopo che lui suonò l'ultimo accordo della canzone
«È stata magnifica»
Disse lei fiera della sua interpretazione, lui fu del suo stesso avviso e glielo fece capire annuendo alla sua affermazione
«Hai sentito del tema di questo mese?»
Chiese lei sedendosi sulla sedia di legno accanto a Riccardo
«Sì»
Rispose lui
«Musica da strada».

Ogni mese la loro scuola organizzava un evento, un tema per gli alunni da rispettare: anni '60, fiabe, Harry Potter, per terminare con una piccola festa l'ultimo giorno del mese e una relazione su di essa; lei annuì sorridendo
«Perché non facciamo qualcosa? Potremmo partecipare allo spettacolo di sabato»
L'amico storse il naso
«Intendi metterti a far girare dei dischi?»
«Sì»
«Ne sei capace?»
Alzò un sopracciglio diffidente.

Lei si portò una mano sul petto in modo teatrale e si mostrò sorpresa
«Non credi nei miei talenti?»
Lui sorrise furbo
«Non credevo che una pianista del tuo calibro potesse abbassarsi a questi livelli».

L'altra rise
«Guarda che me la cavo, ho anche un paio di vinili in camera»
Riccardo la guardò sorpreso
«Da dove li hai presi?»
L'amica fece spallucce
«Un regalo di mia madre, le ho ucciso l'anima per farmeli avere e ora ho finalmente la possibilità di usarli!»
Esclamò eccitata, Riccardo ridacchiò
«Se ti metti a far girare quei cosi, ti disconosco e col cavolo che ti chiamo "collega" un'altra volta»
Lei scoppiò in una fragorosa risata e gli diede un pugno amichevole sulla spalla
«Tranquillo, il mio cuore rimarrà sempre con Strauß e Liszt».

Loro amavano la musica, più di loro stessi, e non l'avrebbero mai tradita, no, non lo avrebbero mai fatto.

Vivo Per Lei-Riccardo Di Rigo (Reader Insert)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora