Più passavano i giorni, le settimane, più Riccardo si accorgeva che lei non era più la stessa. Per la prima volta la vedeva non portare a termine un compito, la vedeva disinteressata in tutto, si stava allontanando sempre di più da lui ed era tutta colpa di Falco.
Ne era certo. Tutto era iniziato da quando lo aveva cominciato a frequentare. Per colpa sua, lei stava cambiando, lui gliela stava portando via e non poteva sopportarlo, non poteva sopportare l'idea di perderla, giunse quindi alla conclusione che doveva parlarle.
L'appuntamento era in camera di Riccardo, uno dei luoghi in cui si ritrovavano per studiare o semplicemente per parlare, a volte anche dormire, in casi eccezionali.
Lui la aspettava impaziente camminando avanti e indietro per la stanza, con le braccia incrociate al petto, chiedendosi se fosse riuscita ad arrivare in tempo o avrebbe ritardato anche questa volta.
Per sua fortuna, non dovette attendere molto prima di sentire bussare alla sua porta, si prestò ad aprirla e si trovò davanti la sua amica con un'espressione mista tra preoccupazione e confusione dipinta sul volto
«Ricky, di cosa mi devi parlare?»
Lui non si scompose e si spostò dall'uscio
«Entra».L'aria che si respirava era tesa, come se fosse carica di esplosivo, serviva solo qualcuno che accendesse il fiammifero per far saltare l'intero edificio in aria.
Lei si sedette sul bordo del letto con la schiena eretta, segno che era sull'attenti, e fissava l'amico in attesa di una spiegazione. Lui, dopo aver chiuso la porta, fece scivolare la sedia con le rotelle dalla scrivania proprio davanti all'ospite e si sedette lì, a braccia conserte.
«Qualcosa non va?»
Chiese lui, l'amica lo guardò confusa
«No, va tutto bene»
Rispose lei, Riccardo era scettico, a quanto pare non aveva compreso il messaggio
«E invece qualcosa non va»
Puntualizzò accavallando le gambe, lei si strinse nelle spalle
«Cosa non dovrebbe andare?»
Chiese innocente cercando di capire dove l'amico volesse andare a parare, lui inarcò un sopracciglio
«Devo farti un elenco delle cose che non vanno? Ti vedo distratta, troppo, e sono sinceramente preoccupato».A quel punto la giovane rilassò le spalle, sollevata dal fatto che non fosse una questione di grande importanza
«In più, fai sempre ritardo a qualsiasi appuntamento, insomma, quando mai hai ritardato per qualcosa? E poi le lezioni in conservatorio! Stai saltando troppe lezioni e non ti vedo più studiare seriamente!»
Riprese Riccardo con tono chiaramente preoccupato, lei sospirò
«Sono solo un po' stanca, tutto qui! Ultimamente non sono in forma»
Si giustificò lei ma il riccioluto non la credette, di tutta risposta, ridusse gli occhi a due fessure e la guardò diffidente
«Non è perché stai passando troppo tempo con il tuo nuovo amico?».Il fiammifero era appena stato acceso e non sarebbero stati abbastanza veloci da spegnerlo prima che la reazione chimica avvenisse.
Lei ricambiò lo sguardo e serrò le labbra in una linea diritta
«Stai parlando di Falco?»
Lui inclinò leggermente la testa di lato con un'espressione da superiore
«Non mettere Falco in mezzo a questa faccenda, lui non c'entra niente con la mia situazione»
Si difese lei ma a Riccardo non andò a genio quella risposta
«A me, pare il contrario»
Controbatté risoluto
«Da quando lo frequenti, non pensi altro che a lui! Non esci che con lui, non parli che con lui, intere giornate!»
«Hai qualche problema se ho un altro amico oltre a te?»
Sbraitò lei, furiosa
«Sì!»
Rispose a tono Riccardo realizzando un attimo dopo quello che aveva detto
«Sì, ma perché ti sta distraendo dai tuoi impegni per pensare a lui e a quello spettacolino del cazzo!»
Si arrampicò sugli specchi
«Lo dico per il tuo bene, stagli lontano, non è affidabile!».A quel punto lei esplose. Boom! La reazione chimica aveva avuto successo, sbatté le mani sul materasso prima di alzarsi e avvicinarsi minacciosa a Riccardo, i loro visi erano a pochi centimetri e il riccioluto poteva vedere, con un certo timore, il fuoco negli occhi dell'amica e poteva percepire il suo respiro pesante che ricordava quello di un toro pronto a caricare
«Non ti azzardare mai più a parlare di Falco in questo modo o a dirmi come devo vivere la mia vita»
Sibilò velenosa fissandolo negli occhi color mandorla e puntandogli un dito al petto, lui giurò di star tremando sotto la grandezza di quello sguardo e la furia che sprigionavano, tutta in una volta.Ma lui non voleva lasciarsi schiacciare come una formica, il suo orgoglio glielo avrebbe impedito. Scostò la mano dell'amica dal suo petto e ricambiò lo stesso sguardo
«Ti stai rovinando»
Mormorò senza variare la distanza tra loro
«Per non parlare di quanto tu stia bevendo ultimamente»
L'amica, sentendo quelle parole, mostrò una smorfia di disappunto e si allontanò da lui
«Non ci credo!»
Esclamò esasperata battendo le mani sulle cosce
«Ora vorresti dare a Falco anche la colpa per questa cosa?»
Riccardo si alzò di scatto
«Non sto dando la colpa a nessuno!»
«A me sembra il contrario!».A passi ampi e svelti, la giovane si diresse alla porta della stanza, non volendo rimanere lì un secondo di più e non avendo più né la voglia né la forza di controbattere alle sue provocazioni
«Certo, vai via! Vai via come hai sempre saputo fare!»
Lei, di tutta risposta, senza nemmeno guardarlo, alzò l'avambraccio regalandogli un bel dito medio prima di uscire dalla stanza sbattendo con violenza la porta dietro di sé.
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Vivo Per Lei-Riccardo Di Rigo (Reader Insert)
Fanfiction||Riccardo Di Rigo x Reader|| Prequel di "Giovane Disorientato-Falco Flashman (Reader Insert)". La lettrice e Riccardo frequentano il liceo, sono due amici amanti della musica ed il loro amore si è spinto fino a farli intraprendere insieme la strada...