⏪ I'm a mess ⏩

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Teneva gli occhi chiusi e la testa poggiata sul cuscino, canticchiava a bassa voce la canzone che stava ascoltando con le cuffie, la stessa che da sei giorni riempiva il suo tempo, quel tempo che non condivideva più con Riccardo.

Un disastro, ecco come si definiva per averlo trattato in quel modo e per non avere il coraggio di affrontare la situazione e chiedergli scusa com'è giusto che sia, forse per orgoglio, forse per vergogna.

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Non farti problemi per lui, se rispettasse le tue scelte, non ti avrebbe trattato in quel modo

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Lesse dalla notifica il messaggio di Falco e poté affermare di non sentirsi meglio perché il senso di colpa continuava a pervaderla.

Gli mancava, in tutti i sensi, dalle loro chiacchierate infinite ai silenzi che le davano tranquillità, dalle risate alle lacrime versate insieme anche per una cavolata, il loro chiamarsi "collega" per scherzo, le melodie che creavano insieme. La loro musica. Quella a cui teneva con tutta se stessa.

Quella che mostrava un luogo dove poter fuggire dalla realtà e che era solo loro, non la condividevano con nessuno perché era troppo preziosa.

Ora non aveva più niente, tutto era andato e non avrebbe nemmeno provato a risolvere la situazione, conoscendosi.

Ah, l'orgoglio! È sempre stato il suo più grande difetto. Di orgoglio, ne aveva gonfio il petto! Lo odiava, Dio, se odiava quell'orgoglio che non le permetteva di scendere dal suo trono dorato ma quel giorno avrebbe dovuto farlo perché sapeva di aver sbagliato nei confronti di Riccardo, sapeva che, in fondo, avevano sbagliato entrambi. Quella visione, almeno, la aiutava a scendere, anche se di poco, giù dal suo piedistallo.

Sospirò, la canzone stava giungendo al termine e ormai aveva deciso sul da farsi: questa volta il suo ego non avrebbe vinto. Aprì WhatsApp senza far caso alle altre conversazioni e cercò quella con Riccardo scorrendo tra le tante, le fece quasi strano doverla cercare così a fondo, la sua era sempre pinnata in alto, sopra di tutte, era la più importante.

Non appena la trovò e la aprì non aspettò un secondo a richiuderla il più veloce possibile con il cuore che le batteva a mille, la gola secca e le mani tremanti. Sul pannello delle notifiche comparvero tre messaggi, uno dopo l'altro, tutti da Riccardo:

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Hey

Ho bisogno di parlarti

Ci vediamo al bar?

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N.A. Mi permetto una nota autrice per una buona causa, ossia per ringraziare coloro che stanno seguendo questa storia e che mi stanno bombardando di messaggi dolci e motivazionali che mi stanno dando una carica incredibile, non avete idea! Non mi aspettavo un feedback così positivo soprattutto perché questo libro, il secondo di una trilogia, nasce quasi per gioco, una sega mentale y'know, una storia pensata per caso e che ho avuto il coraggio di portare in vita non solo per una soddisfazione mia, ma per dare qualcosa ai lettori di questa piattaforma. Quindi vi ringrazio infinitamente di cuore per il vostro supporto e spero che questo racconto non deluda le vostre aspettative 💞
Ci vediamo domani con il capitolo giornaliero 💞💞💞
Oh e buona Pasqua~

Vivo Per Lei-Riccardo Di Rigo (Reader Insert)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora