Rey e Maz Kanata sedevano in una vecchia libreria polverosa.
Rey si era recata da lei non appena si era fatta l'alba. Non aveva nemmeno salutato i suoi compagni. Sapeva di non potere attendere un giorno di più.
Maz l'aveva accolta a braccia aperte come avrebbe fatto una vecchia amica e Rey si sentì a suo agio nel raccontarle che cosa la turbava.
Non sapeva quanti anni potesse avere, ma sembrava saperla davvero lunga riguardo alle tradizioni dei Jedi e per di più era così energica da fare invidia ad un assaltatore imperiale. Rey le parlò del suo legame con Kylo Ren, incapace di ignorare ulteriormente la voce che dentro di lei le gridava di andare a fondo di quella questione.
"E così vi capita di vedervi all'improvviso?" le aveva chiesto Maz alla fine della sua spiegazione mentre camminavano tra gli scaffali della libreria alla ricerca di qualcosa. Rey le teneva dietro sperando che la sua saggia amica potesse aiutarla a trovare le risposte che cercava.
"Sì, ma solitamente succede se siamo entrambi scossi per qualcosa" aveva spiegato Rey con un sospiro. Maz le aveva preso le mani tra le sue in gesto carico di affetto.
"Quanto spesso?" aveva poi chiesto mentre iniziava ad esaminare avidamente gli antichi libri che Rey le aveva portato.
Di tanto in tanto modificava l'intensità delle lenti dei propri occhiarli, posando lo sguardo dalle rune presenti su quei testi al viso di Rey.
"Chiaramente si tratta di una conoscenza davvero antica. Sono in grado di leggere cose davvero molto interessanti qui dentro" spiegò Maz.
"Dici davvero?" la voce di Rey era carica di aspettativa. Si fermarono in un reparto dedicato alle rune più antiche conosciute in quella galassia. Avrò bisogno di un dizionario per poter leggere alcune di queste pagine" spiegò sbrigativa Maz afferrando un grosso tomo dalla copertina lesionata da uno degli scaffali.
"Ma parlami ancora di questo legame. Hai idea del perché la forza vi connetta?" proseguì Maz continuando sempre a lanciare sguardi di tanto in tanto nella direzione di Rey.
"No, non saprei proprio. Ma so che è iniziato tutto quando ho toccato per la prima volta la spada laser di Luke, il giorno che ci siamo incontrati per la prima volta. Quel giorno ho visto qualcosa..." le rivelò. Maz la ascoltava senza fiatare. "Ho avuto una specie di premonizione.
L'ho visto ancora prima di conoscerlo. Indossava una maschera, la stessa di quando mi fece prigioniera nella foresta" spiegò Rey.
"E poi?" la incalzò la sua strana amica. Rey deglutì.
"Poi ho cominciato a sentire la forza. Non mi è più successo di avere delle visioni fino a quando su Ach-to abbiamo iniziato ad entrare in contatto. Una sera la forza era particolarmente potente e ho avuto un'altra visione" spiegò.
"Stava succedendo qualcosa di diverso?" chiese Maz.
"In effetti sì...Non credevo nemmeno che fosse possibile, ma le nostre mani si sono toccate" confessò.
A quelle parole Maz rimase a bocca aperta e fece un sonoro verso di stupore.
"Appena ho sentito le dita di Ben contro le mie ho avuto una visione del futuro" concluse Rey mentre un brivido le percorreva la schiena a quel ricordo.
"Capisco" rispose Maz con lo sguardo perso ora in chissà quali considerazioni. Rey attese un momento in silenzio sperando che Maz potesse fare chiarezza in tutto quel caos che aveva in testa.
"La tua visione?" chiese infine la sua interlocutrice.
"Cosa riguardava?" Rey inspirò profondamente.
"Riguardava Ben" disse. "Ben?" chiese di rimando Maz con stupore.
"Sì insomma Kylo Ren" si corresse Rey. "Per caso ha visto qualcosa anche lui?" domandò Maz fingendo di non badare all'imbarazzo che quel suo appunto aveva suscitato sul viso della giovane.
"Sì, esatto" le confermò Rey "ha visto il futuro esattamente come me, ma la sua visione era diversa dalla mia" si affrettò a precisare.
"E poi beh..." Rey si fermò un momento. Per lei era ancora difficile pararne. Non aveva confidato a nessuno quello che aveva scoperto riguardo ai suoi genitori, nemmeno a Finn. La vecchia Maz sarebbe stata la prima a saperlo. "Non devi per forza dirmelo se non te la senti" le disse lei. "credo di aver capito con cosa abbiamo a che fare" le disse. Rey ebbe un sussulto per la gioia.
"Davvero?" chiese con esultanza sgranando gli occhi. "Sì...ma te ne parlerò a tempo debito" sentenziò infine Maz. Rey sospirò pesantemente.
"Prima devo riuscire a documentarmi meglio" spiegò la sua vecchia amica continuando a sfogliare le pagine dei vari libri. "Non ci vorrà molto" le sorrise. E Rey sentì un insolito calore avvolgerla e sedette accanto a lei aiutandola a tradurre gli antichi testi Jedi.
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"Come sarebbe, andata?" chiese Poe a Finn con incredulità.
"Quello che ho detto. E' andata via! Ripeté Finn per l'ennesima volta. Sembrava che il pilota proprio non volesse credere alle proprie orecchie.
"Sì Poe, Rey è partita stamattina all'alba per chissà dove" e stavolta ache la voce di Finn suonò affranta.
"Non avremmo dovuto prenderla in giro per la storia di Luke" si limitò a dire dopo alcuni secondi di silenzio. Poe sospirò visibilmente irritato.
"Non c'entra niente questo. E' colpa mia" spiegò. Finn lo squadrò con sguardo indagatore.
"Le hai fatto qualcosa di sconveniente?" chiese e stavolta il suo tono era piuttosto accusatorio.
"Niente di così tragico come credi tu. Le ho solo rubato un bacio" confessò Poe senza mostrarsi troppo pentito per la faccenda.
"Non ha alcun senso. Rey non scapperebbe via così solamente perché tu l'hai baciata" insistette Finn con sguardo truce sempre rivolto al pilota.
"Ehi ehi frena Cowboy! Non vorrai insinuare che io le sia saltato addosso vero?" si schernì subito Poe strabuzzando gli occhi per lo stupore.
"Non crederai che io sia il tipo di uomo che fa certe cose!" insisté. Lo sguardo di Finn rimase sospettoso ma il suo viso si rilassò.
"No, non sei quel genere di canaglia" ammise. "Ma allora dove credi che sia andata?" domandò Finn.
"Non ne ho idea, ma so come scoprirlo. Tutte le navi della resistenza sono collegate al server centrale presente qui alla base. Se ha inserito delle coordinate possiamo facilmente risalire a dove si trova Rey" spiegò Poe sbrigativo.
"Allora che aspettiamo?" ribatté Finn.
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A sera tarda Rey e Maz sedevano comodamente nel salotto antico della grossa biblioteca, ancora intente a trascrivere e decifrare simboli. Rey però aveva il sospetto che tutto quel lavoro fosse in realtà una sorta di pretesto per tenerla lì con lei. Qualcosa nello sguardo che Maz le aveva lanciato fin dal primo pomeriggio le aveva fatto credere che lei la sapesse già lunga sul legame che la legava a Kylo Ren. Eppure aveva deciso di stare al gioco e di restarsene paziente a ricopiare simboli su un foglio di carta ingiallito.
"Credi che basti?" le chiese ad un tratto Rey senza più riuscire a trattenere la propria impazienza. Maz osservò l'accozzaglia di scarabocchi che la ragazza aveva abbozzato sul suo quaderno e le sorrise. "Per oggi può bastare" le rispose andandosi a sedere accanto a lei su un alto sgabello di legno. Rey era trepidante e curiosa.
"Allora ora puoi parlarmi di ciò che sai sul legame?" insistette senza riuscire più a trattenersi. Maz a quel punto la scrutò dritta negli occhi e come aveva fatto in precedenza le prese le mani nelle sue.
"Come ti ho già detto bambina, per te è ancora presto per conoscere tutta la verità.
Ma sappi che questo legame che condividi con quel giovane è qualcosa di raro e magnifico che ti aiuterà a trovare la tua strada" le disse con voce calda e rassicurante. Rey a quel punto non seppe trattenere una lacrima.
"So già la verità sui miei" le disse con voce rotta "e in ogni caso non riesco a capire perché la forza abbia scelto proprio me. Insomma, non sono nessuno..." e così dicendo scoppiò in un vero e proprio pianto. Maz le asciugò le lacrime allungandole un fazzolettino di stoffa che era solita tenere sempre in tasca.
"Come puoi dire questo? Ti sbagli. Tu sei una giovane e splendida donna che condivide un importante retaggio con quello di Kylo Ren" la smentì presto Maz. E un lampo di consapevolezza passò nello sguardo di Rey.
"Come sarebbe? Quale retaggio?" le chiese la ragazza confusa "che significa? Sai da dove vengo? Ti prego dimmelo" e a quel punto Rey aveva iniziato a supplicare la vecchia Maz. Questa scosse la testa, indecisa se proseguire oltre con le proprie spiegazioni.
"Forse sbagliavo a pensare di tenerti all'oscuro" disse tra sé e sé l'amica "credo sia giunto il momento che tu sappia, bambina".
In quel momento però un grande caos iniziò ad imperversare tutto attorno a loro.
Le porte della libreria si spalancarono con forza mentre le voci di alcuni uomini iniziavano a farsi sentire alte e cariche di agitazione. Rey non impiegò molto a riconoscere di chi si trattasse. Finn e Poe erano venuti a cercarla. "Rey!" esclamarono in coro entrando dentro la stanza come due furie. Dietro di loro alcuni amici di Maz parvero costernati nel mostrarle di non essere stati in grado di trattenere quegli intrusi lontano da loro.
"Ma che diavolo succede qui?" gridò Maz di rimando. Poi si sistemò meglio le lenti sugli occhi e riconobbe Finn. Alcuni minuti dopo erano tutti a conoscenza del segreto di Rey. "Quindi da quanto va avanti?" chiese Poe rivolgendosi direttamente alla ragazza.
Usò lo stesso tono che avrebbe potuto usare un marito geloso che ha appena scoperto che la moglie lo tradisce.
"Perché non ce lo hai detto?" rincarò. Rey si sentì avvampare per la frustrazione che quella situazione le stava causando.
Non voleva che i suoi amici pensassero che lei famigliarizzava con il nemico. Non più ormai. "Non dovete preoccuparvi di lui. Non gli permetto più di leggermi nella mente. Non sa dove ci troviamo" disse Rey cercando di apparire sicura anche se in cuor suo in realtà era preoccupata. "E poi erano mesi che non entravamo in contatto" si affrettò a precisare.
Teneva lo sguardo basso, le mani giunte in grembo. Poe e Finn sedevano poco più in là su un vecchio divano mentre Maz si era premurata di far portare loro qualcosa per cena. Nessuno però sembrava intenzionato a toccare nulla di quanto fosse stato messo loro nel piatto. Poe ad un tratto ebbe un sussulto.
"Quindi è per questo che ieri sera eri così strana e mi hai cacciato via in quel modo!" esclamò con rinnovata sorpresa.
La luce calda del camino di quella grande stanza andò a formare delle ombre sulla parete dietro Rey mentre la coltre scura della notte li circondava e il bagliore pallido di una grossa luna penetrava attraverso i vetri delle enormi finestre presenti ai lati della stanza. Rey sospirò dondolandosi avanti e indietro sopra la sedia, cercando di scacciare il proprio nervosismo. "Sì ci siamo parlati, ma questo non ha niente a che fare con te" gli disse. Poe però non parve convinto "è per questo che mi rifiuti Rey? Quel mostro ti ha fatto un incantesimo?" sputò fuori. A quelle parole tutti i presenti trasalirono. Finn osservò Poe costernato.
"Non credo che esista niente del genere...esiste?" e nel chiederlo si rivolse a Maz. Questa per parte sua scosse forte la testa.
"Non si tratta di un incantesimo, ma di un legame" precisò. "Maz stava per spiegarmi delle cose importanti quando siete arrivati" intervenne Rey di rimando.
"E comunque preferirei non parlarne più Poe!" concluse con una nota di astio nella voce che non passò inosservata agli altri. Rey aveva aspettato tanto di conoscere meglio la situazione e non riusciva più a contenere l'angoscia che la attanagliava.
La vecchia Maz allora sedette in mezzo a loro e si decise finalmente a parlare.
"Ascoltate" disse e tutti quanti rimasero in religioso silenzio "quel legame è nato dalla forza. Il giorno che Rey e Finn vennero da me, io seppi subito che cosa dovevo fare. A lungo aveva conservato quella spada. Il suo destino era legato a quello di un erede di sangue" spiegò.
"Ma questa era solamente una metà del vincolo. L'altra spada era l'altra metà e andava a completarlo".
A quelle parole Rey, Finn e Poe la fissarono stupiti.
"Quale altra spada?" domandò Rey con bramosia febbrile. "La spada di un altro grande Jedi del passato..." rispose Maz continuando col suo racconto.
"Le cose sono molto più semplici di quanto non crediate. Le due spade comunicavano la loro reciproca appartenenza attraverso la forza. Une eredità di sangue Jedi" disse. "Kylo Ren l'ha cercata a lungo pensando che gli appartenesse di diritto in quanto nipote di Darth Veder e Luke Skywalker..." proseguì Maz con voce calma tentando di fare assimilare quelle informazioni ai propri amici. "Sì ma cosa c'entra Rey? Lei non è mica una Skywalker... o sì?" domandò Finn senza più riuscire a trattenere la propria curiosità. Per un momento Rey sbiancò e avvertì il proprio cuore accelerare. Lei una Skywalker? Ben le aveva forse mentito? Erano parenti? Il ricordo dei baci che i due giovani si erano scambiati la fece trasalire. Erano legati da legami di sangue? Si chiese Rey. Maz però scosse subito la testa per rispondere alla bruciante domanda di Finn.
"No, non una Skywalker. Ma avendo lei trovato quella spada sarebbe stata legata al discendente di quella famiglia" spiegò Maz. "Quindi è legata a lui perché lui ha sangue Skywalker?" domandò Poe per essere certo di aver capito bene.
"Esatto" disse Maz, e poi rivolgendosi verso Rey disse "lui è lagato a te perché tu hai la spada del suo antenato. E tu mia cara, sei legata a lui perché lui ha trovato la spada del tuo" rivelò infine. Tutti e tre rimasero sbalorditi.
"Intendi l'altra spada?" incalzò Rey senza riuscire a contenere le proprie emozioni.
"Ma com'è possibile? I miei erano dei semplici mercanti di rottami. Come potevano essere entrati in possesso di una spada laser?" disse tutto d'un fiato la ragazza sempre con le lacrime che le pungevano gli occhi. "Ne sei certa Rey?" le domandò subito Maz. Un lungo silenzio cadde tra tutti i presenti.
"Kylo Ren ti ha mentito bambina, lui ha visto chi erano i tuoi genitori. Tua madre era una discendente della forza, esattamente come la sua" spiegò.
"E tuo nonno era un abile e saggio Jedi che seppe aiutare Luke a intraprendere il suo cammino per imparare ad usare la forza". A quelle parole il cuore di Rey stava letteralmente per scoppiarle nel petto.
"Tuo nonno era Obi-one Kenoby. Colui che tra parentesi ha ispirato la Principessa Leila per quanto riguardava il nome di suo figlio: Ben". Finn emise un sonoro fischio di approvazione. L'eccitazione si impadronì di tutti i presenti e Rey avvertì le farfalle nello stomaco.
"Tu sei una discendente di Obi-one... Sei una Kenoby. KyLo Ren per anni è stato alla ricerca dell'arma appartenuta a suo nonno. La cercò in un antico tempio Jedi e sterminò tutti i custodi prima che potessero anche solo fiatare. Quello che trovò fu la spada di Obi-one. Uccise molte vite innocenti per arrivarci e il suo disappunto crebbe a dismisura quando scoprì di avere tra le mani la spada sbagliata. Sono certa però che anche lui sia rimasto folgorato dal legame che si creò tra voi non appena poté toccare la spada di Obi-one".
A quelle parole Rey si ricordò di ciò che aveva visto la prima volta che aveva toccato la propria spada laser. Ben le era comparso davanti, la maschera a coprirgli il volto. Pioveva a dirotto e attorno a lui altre figure incappucciate e mascherate sembravano avergli spianato la strada. Solo allora si ricordò della forma dell'elsa di quella spada.
"La sua ha una forma diversa" Rey lo disse in un sussurro. La pesantezza di quella rivelazione a poco a poco si fece strada in lei. Aveva sangue Jedi nelle vene.
"Dove sono i miei genitori?" chiese infine a Maz "perché mi hanno abbandonata su Jakku? Non mi amavano?" e calde lacrime andarono a rigarle il viso mentre un sussulto la fece tremare. Si rifugiò tra le braccia dei suoi amici mentre questi rimasero in silenzio, incapaci di consolarla in alcun modo.
"Anche questa è una lunga storia" replicò subito Maz.
Continua....

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A Reylo story
FanfictionQuesta storia parla di come Rey e Ben si innamorano. E di come vorrei che proseguisse la storia di Star Wars dopo l'ottavo capitolo di The Last Jedi. Il primo capitolo è praticamente la mia versione di ciò che ho visto al cinema con qualche minima v...