Oggi è l'ultimo giorno.
Mi sento un fastidio allo stomaco a pensarci.
Come programma in mattinata abbiamo da visitare un museo, una casa del novecento di un pittore storico. Non che mi dispiaccia ma se fosse per me io starei solo in sella a Queen. Sempre.
Alla mattina mi vesto sportiva. Leggero trucco.
Tutto come al solito.-Ci divideremo in due gruppi, i ragazzi che fanno la seconda media vengono con me e quelli che fanno la terza con Alice- dice Elizabeth.
Io vado con Alice, lei non c'è sempre. Aiuta Elizabeth qualche volta.Durante tutto il viaggio guardo fuori dal finestrino mentre Jacob e Veronica chiacchierano.
Sono letteralmente ipotizzata dal verde che mi rincorre fuori dal vetro della piccola Panda.Non posso fare a meno di pensare a lei. Queen.
La immagino, ci rincorre, non so perchè, penso sia scappata. La devo recuperare. Scendo giu dalla macchina e le corro incontro con il cuore che batte fortissimo nel petto. Salgo in sella alla velocità della luce. Non l'ho mai fatto ma voglio galoppare. La sprono al galoppo.
Sta andando velocissima, mi sento rincorsa da qualcosa o...qualcuno.
Tiro la redine destra per riportarla al maneggio.Una buca, rimbalzo sul sedile ricordandomi che era solo la mia immaginazione.
-Siamo arrivati- ci informa Alice.
Appena vedo Emily e Charlotte scendere dalla macchina di Elizabeth le raggiungo insieme a Veronica.
-Che cosa hai?- mi chiede quest'ultima.
-Cosa? Ah no, niente-
-Sicura? Sembri sovrappensiero-
-Si hai ragione, non è successo niente davvero-
-Mmhh, okay-
Lascio un sospiro di sollievo quando la vedo allontanarsi, ho ancora la sensazione addosso di essere fissata.
Siamo di nuovo in macchina.
Questa volta la macchina è di Elizabeth.
Sto per incantarmi nuovamente ma Elizabeth ci propone un gioco.
Esso consiste nel cantare una canzoncina in inglese e poi descrivere una cosa, sempre in inglese, per farla indovinare agli altri.-Chi comincia?- chiede Veronica.
-Io!- scatta Thomas.
-I spy with my little eyes somethings beginning with the letter...G-
-Mmhh...grass?- provo io.
-Yes, it is-
Venti minuti giocando a questo gioco troppo ripetitivo per i miei gusti.
Arriviamo al maneggio.
Aspetta, cosa?
Dovevamo andare al B&B. Cosa ci facciamo qui?-Ragazzi sbrigatevi, non abbiamo molto tempo. Come quando abbiamo fatto il pic nic il primo gruppo prenderà il suo solito cavallo mentre il secondo gruppo viene con me e gliene assegno degli altri- ci urla Sabrina mentre finisce di sellare il suo cavallo.
Mi dirigo titubante al box di Queen.
Mi sta sventolando la sua coda davanti al naso. Per attirare la sua attenzione le do un po' di voce.Si gira lentamente ed i miei patetici e normalissimi occhi nocciola incontrano le sue enormi pozze nere.
Non dovrei farlo.
Non dovrei fissarla. Credo che valga per tutti gli animali la regola di non guardarli negli occhi. Perchè gli da l'impressione che li stia sfidando.
Ma non posso farne a meno. Una delle mie paure più grandi è la profondità.
I suoi occhi sembrano profondissimi, velati da uno strato sottile per "chiudere" queste pozze senza fine. Eppure, non mi fanno paura, o forse si, ma mi incuriosiscono.-Siete pronti?- è la voce di Samantha.
Oh...merda! Mi sono dimenticata di sellarla!
Corro a prendere la sella, il sotto sella e l'agnellino.
La sello, più velocemente possibile e sperando di non dare nell'occhio.-Tutto okay?- mi chiede gentilmente Samantha.
-Si, ho un po' di problemi a mettere le redini, mi puoi aiutare?- mento per non dire che semplicemente non lo avevo ancora fatto.
-Certo-
-Grazie-
-Salite in sella ragazzi, partiamo-.
STAI LEGGENDO
Tu che mi sai far volare anche rimanendo a terra
General FictionEd è in questa storia che amore e passione si scontrano, forse uno scontro casuale, forse non ci doveva nemmeno essere, forse Allison non sarebbe stata quello che è ora senza questo scontro. Allison, una ragazza diffidente e amica di pochi, silenzio...