Capitolo 6. Wonderwall

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Dopo la scenata con Cam, ritornammo alla nostra spiaggia.

Nel cammino del ritorno, Emily mi fece una domanda insolita:

« Uhm, come mai con Cam sei così fredda? ».

« Io, fredda? Semmai lo é lui! ». Dissi sussurrando. Fece un risolino.

« Litigate sempre. »

« É antipatico con me. Sarei più tranquilla con lui se fosse gentile. » dissi, guardandolo. Sospirò.

In effetti, io e Cam eravamo gli unici in conflitto nel gruppo. Ed era l'unico ragazzo che mentre riusciva a farmi incazzare come una iena, mi attraeva.

Tornati in spiaggia, ci rendemmo conto che avevamo praticamente passato tutta la mattina al porto ed ero tremendamente stanca. Andai a casa con Hayes, anche lui altrettanto stanco. Gli prestai la mia bicicletta e mi caricò. Gli strinsi i fianchi e appoggiai la testa sulla sua schiena. Chiusi gli occhi per un istante, ma sobbalzai perché Hayes prese una botola. Arrivati in casa, mi sdraiai sul letto in camera mia. Hayes, mi tenne compagnia e si sdraiò di fianco a me. Era così dolce. Riuscì a dormire una buona oretta, sotto la sua sicurezza. Quando mi svegliai, era ancora li, addormentato, e mi stava tenendo la mano. Gli diedi un bacio sulla guancia, svegliandolo. Sentì mio fratello Nash entrare all'ingresso, poi salì in camera sua. Venne in camera mia, sapendo che mi avrebbe trovata li.

« Oh, ma che dolcini. » disse facendo sempre quella vocina fastidiosa . Poi si catapultò sul letto, sfondando sia la mia schiena, che quella di Hayes.

« Nash! Sei un deficiente, mi fai male! »

« Ti voglio bene anche io Giuli. » disse ridendo.

« Vado a fare da mangiare. » aggiunse, alzandosi dal letto.

Mi accovacciai di nuovo nella stessa posizione di prima, con il respiro di Hayes sul collo. Ci chiamò dopo 5 minuti e scendemmo in cucina.

« Oh, insalata. » sospirai.

« Non va bene? » mi chiese Nash.

« No no, va bene, tranquillo. » risposi.

Non avevo molta fame e mangiavo molto lentamente.

« Oggi andiamo in centro? » chiese Hayes.

« Domani. Oggi dobbiamo andare in spiaggia che abbiamo la partita di basket. » rispose Nash, mangiando l'ultimo boccone di insalata.

« Ah, giusto. »

« Contro chi giocate? » chiesi.

« Con dei ragazzi di un'altra spiaggia, ci hanno chiesto loro di giocare. ». Disse Hayes.

« Ma sono più grandi di voi? ».

« Alcuni si e alcuni no. Probabile che perderemo, perché molti di loro giocano già a basket e sono pure bravi. » disse Nash.

« Beh.. Da voi giocano a basket Johnny, Jack e Matt, no? ».

« Si, ma sono pochi. » Si lisciò ancora una volta il suo ciuffo.

« Meglio che niente. »

Non appena mi alzai, mi resi conto che io e Nash non avevamo fatto le nostre solite "scenate a tavola". Un po' perplessa, andai su in balcone ad ascoltare la musica. Il nostro quartiere sembrava vuoto. Non si sentivano ancora le urla dei bambini e l'abbaiare dei cani nelle case affianco.

And after all,

You are my wonderwall

Così faceva la canzone degli Oasis, che mi risuonava nella testa.

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