I giorni successivi trascorsero lentamente in noiosissime cene e ristoranti della città, neppure le spiagge sembravano le stesse. Mio padre se ne dovette andare di nuovo per lavoro e con Cameron le cose non andavano bene, non riuscivamo a parlarci. Ero sul punto di volermene andare anche io.
Una sera eravamo riuniti a casa di Carter a mangiarci un panino. Tra varie chiacchiere e cazzate, Taylor saltò su e disse:
« Ma ragazzi.. Perché non facciamo un viaggio? Dico sul serio. ».
Tutti smettemmo di mangiare il panino e lo appoggiammo sui nostri piatti.
«.. Tipo in Italia. » continuò.
« Sarebbe bello, però dovevamo organizzarci prima. » disse Shawn.
« Ma quale organizzarsi e organizzarsi! Abbiamo tutto il tempo che vogliamo, in più i biglietti costano anche poco. » ribatté Taylor.
« É una buona idea.. » disse Matthew. « ..E poi c'è anche la pizza! ».
« Dovremmo chiamare anche Emily però! Mi ha detto che arriverà tra due giorni. » dissi io.
« Va bene tutto. » dissero Jack e Johnny.
« Magari a Firenze » disse Carter.
« O a Roma» intervenì Hayes.
Taylor aveva un sorriso compiaciuto sul viso. « Giusto. ».
« Io intanto inizio a informarmi per l'hotel. » disse Nash. « Quando partiamo? ».
« Potremmo partire a inizio agosto.. Va bene? » propose Taylor.
Annuimmo tutti.
« Non vedo l'ora. » disse Matt entusiasta.
Tutti eravamo entusiasti. In più ad agosto c'era il mio compleanno, quindi sarebbe stato fantastico. Quando avemmo finito di mangiare, ci imbucammo ad una festa, a casa di un certo Chris Collin. Era un ragazzo dagli occhi azzurro ghiaccio e i capelli castani liscissimi.
Abitava fuori da Los Angeles e c'erano almeno 20 minuti abbondanti di macchina per arrivare là. Era molto popolare e faceva un sacco di feste in estate, così mi dicevano.
Beh, a casa sua c'era un sacco di gente e a differenza delle altre feste, non si sentiva il puzzo di birra o robe varie.
Ci sedemmo attorno ad un tavolo a parlare, di nuovo. Chris venne vicino a me e mi fece qualche domanda del tipo 'Dove abiti?' o roba del genere. Sembrava un interrogatorio ma alla fine Chris mi è sembrato molto carino e simpatico.
« Vuoi ballare? » mi chiese un po' imbarazzato.
« Io? Oh, va bene. » risposi, alzandomi.
I ragazzi rimasero indifferenti alla risposta, a parte Cameron, che stava guardando Chris in modo cagnesco. Io proseguii comunque la mia strada, tenendo la mano di Chris.
Restammo a ballare per almeno 30 minuti tra l'immensa quantità di gente che c'era in quella sala e mi sentivo alquanto schiacciata. Notai che dei miei amici stavano già andando, mentre al tavolino erano rimasti solo Cameron, Nash, Hayes e Matt.
Mi lasciai dalla presa di Chris, che mi stava tenendo i fianchi con le mani.
« Scusa, devo andare. » gli dissi.
« Tranquilla. » mi disse lui.
Mi incamminai verso il tavolino e Nash mi fece cenno di andare.
« Gli altri? » chiesi.
« Sono in macchina che ci aspettano. Jack, Jack e Shawn sono già andati ».
Raggiunsi la macchina di Nash, ma Taylor e Carter l'avevano già occupata dietro.
« Il posto davanti è mio! » urlò Hayes entrando nel posto davanti di corsa.
« Eh no ragazzi, fatemi entrare. » dissi io seccata.
« La macchina è per quattro Giulia. » Mi disse Taylor.
« E quindi dove dovrei andare? »
« Vieni con me. » disse Matthew. « Ci carica Cameron. ».
Cercai di trattenere la mia espressione scocciata. Non volevo assolutamente entrare in macchina con Cameron, tanto meno parlargli. Ero troppo imbarazzata.
« Okay. »
Salii subito nel posto dietro accanto a Matthew.
Per tutto il tragitto non ci scambiammo neanche una parola io e Cameron, ed era così brutto, e strano. Quando portammo a casa per primo Matthew rimanemmo noi due.
Io guardai in basso, in preda alla disperazione e all'imbarazzo. Anche lui esitò subito di guardarmi.
« Dovremmo smetterla di fare così. » disse poi, interrompendo quel terribile silenzio. « Lo so che probabilmente le cose non torneranno come quelle di prima, ma almeno cerchiamo di essere amici e di non ucciderci a vicenda con questi silenzi fino alla fine dell'estate. ».
Il mio sguardo si alzò. Anche il suo era puntato sul mio. Era davvero frustrante.
« Si.. Hai ragione. » dissi io.
« Bene. » sospirò «.. Allora ti accompagno a casa? »
« Non vorrai mica lasciarmi qua in mezzo in piena notte spero. » ridemmo tutti e due.
« Non lo farei mai . » disse infine, accendendo il motore della macchina.
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Sunshine of Los Angeles
RomanceGiulia, una ragazza del South Carolina, va a vivere nelle vacanze estive a Los Angeles con i suoi due fratelli Nash e Hayes. La città, il mare, la nuova casa. Tutto è perfetto. Giulia conosce nuovi amici, tra cui Cameron. Cameron non è un ragazzo co...