Passavano i giorni, le settimane e i mesi, ne erano passati esattamente 4 dopo l'operazione e il giorno delle nozze era ormai alle porte. Ero in giro con Carmen a sistemare gli ultimi dettagli.
‹‹C'è una cosa che devo dirti, non posso tenerla solo per me altrimenti impazzisco››
‹‹Oh cavolo devo preoccuparmi?››
‹‹Spero di no›› dissi sorridendo.
‹‹Bene allora dimmi tutto››
‹‹Ho un ritardo di due settimane, non so se sia per via dello stress oppure..›› dissi facendo un sospiro.
‹‹Oppure sei incinta›› disse Carmen prima che potessi completare la frase.
‹‹Esatto, ed ho paura››
‹‹Paura di cosa?››
‹‹Paura di illudermi che sia davvero incinta e non un falso allarme come successe un paio di mesi fa››
‹‹Allora togliamoci subito questo dubbio›› disse alzandosi e tornando qualche minuto dopo con un test di gravidanza. Rientrammo subito a casa per farlo, dovevo assolutamente togliermi il dubbio, non potevo aspettare un minuto in più, e l'attesa di vedere il risultato sembrava infinita, attesa che però divenne meravigliosa appena vidi comparire le due lineette.
‹‹Carmen guardalo anche tu, dimmi che non sto sognando››
‹‹Assolutamente no tesoro, è tutto vero›› disse abbracciandomi.
‹‹Devo assolutamente dirlo ad Antoine››
‹‹Ora?›› chiese Carmen sapendo che i ragazzi fossero in ritiro.
‹‹Subito, non posso aspettare fino a stasera›› e così dopo pochi minuti eccoci nella fuori dell'albergo dove erano in ragazzi e mandai un messaggio a Antoine.
"Amore sono sotto il tuo albergo, so che non puoi uscire, ma fallo ti prego devo dirti una cosa molto importante". La sua risposta fu immediata.
"5 minuti e sono da te" e fu di parola dopo esattamente 5 minuti fu fuori dall'albergo.
‹‹Eccomi amore che succede?›› disse con tono preoccupato.
‹‹Tranquillo Antoine c'è già lei molto agitata›› disse Carmen.
‹‹Agitata per cosa?››
‹‹Per una cosa che ha scoperto poco fa e che ovviamente ti dirà ora›› disse Carmen dandomi una pacca sulla spalla per riportarmi alla realtà.
‹‹Amore mi stai facendo preoccupare›› disse Antoine prendendo le mie mani.
‹‹No tranquillo non devi preoccuparti, è qualcosa che potevo anche dirti dopo la partita ma non avrei resistito, ed eccomi qua.. presto saremo in tre››
‹‹Sei incinta?›› chiese stupito.
‹‹Si amore››
‹‹Questa è la notizia più bella che potessi darmi›› disse abbracciandomi.
‹‹Vederti felice è la cosa più bella di questo mondo, ora però rientra prima che il mister si accorga della tua assenza››
‹‹Verrai alla partita?››
‹‹Se il mister non mi caccia si›› dissi ridendo.
‹‹Ahahah che sei scema amore›› disse dandomi un bacio e rientrando. Dopo aver dato la notizia ad Antoine, con Carmen continuammo a fare quello che avevamo interrotto poco prima, ed eravamo talmente immerse nello shopping da non accorgerci che era quasi l'ora della partita. Giunti allo stadio, eccoci sedute ai nostri soliti posti in attesa dell'inizio della partita. Antoine fece di tutto per segnare e ci riuscì dopo svariati tentativi, l'esultanza fu una delle più belle, prese la palla e la mise sotto la maglia a mo' di pancione. Finita la partita la serata proseguì a cena con alcuni suoi compagni e le rispettive mogli, a noi si unì anche Isco.
‹‹Ci pensi che tra poco avrai un altro piccolo Griezmann che gira per casa?›› chiese Isco.
‹‹Scusa cosa vorresti dire con 'un altro piccolo'?›› rispose prontamente Antoine.
‹‹Un altro piccolo oltre te ovviamente››
‹‹Non sono affatto piccolo››
‹‹Oh si che sei piccolo›› risposi.
‹‹Sempre d'accordo voi due eh››
‹‹Sempre›› rispondemmo insieme.
‹‹Amore ricordati che ancora devo farti incontrare Messi›› disse Antoine con tono di sfida.
‹‹Bravo amore ricordalo tu, e occhio che tuo figlio o figlia potrebbe seguire la squadra di Messi››
‹‹Non lo faresti mai vero?››
‹‹E chi lo sa amore, chi lo sa, starà tanto tempo con me mentre tu giocherai e potrei leggergli la storia del Barça invece delle favolette››.
La cena andò avanti tra una risata e l'altra. Eccoci a casa, finalmente noi due da soli, o meglio noi tre.
‹‹Così avresti intenzione di far diventare nostro figlio tifoso del Barça››
‹‹O nostra figlia››
‹‹Non girare le carte in tavola ho detto bimbo in senso largo, il problema è sull'essere tifoso del Barça››
‹‹Io sarei un problema allora?›› dissi mettendo il broncio.
‹‹Amore smettila di fare la gnorri, anche se in realtà avrei preferito tifassi Atletico, ma al mondo non tutti nascono perfetti come me›› disse pavoneggiandosi.
‹‹Ok dopo questa, sono sempre più propensa a farlo›› dissi alzandomi dal divano.
‹‹Dove avresti intenzione di andare?›› disse tirandomi verso di lui ‹‹Ho voglia di farti tante coccole››
‹‹Questa idea mi piace un sacco›› dissi stringendomi di più a lui.Dopo averlo aspettato per tanto tempo, e immaginato milioni di volte, ecco finalmente il giorno delle nozze.
‹‹Pronta per raggiungere il tuo futuro sposo?›› chiese Vale.
‹‹Non vedo l'ora››
‹‹Lasciamolo attendere ancora un po' dai›› disse Ari.
‹‹Impazzirebbe›› disse Carmen.
‹‹Allora facciamolo impazzire›› disse Ari con più determinazione.
‹‹Che hai intenzione di fare?›› chiesi preoccupata. Conoscendola sarebbe stata capace di fare qualsiasi cosa.
‹‹Niente tranquilla, prenderemo semplicemente la strada più lunga per arrivare in chiesa››
‹‹La strada più lunga? Tu sei matta? Impiegheremo due ore per arrivare››
‹‹Appunto tesoro, andiamo››. Ovviamente ogni tentativo di farle cambiare idea fu invano, quando si metteva in testa una cosa non tornava più indietro. E dopo due ore eccoci finalmente davanti alla chiesa, ad attendermi amici, parenti e tanti fan curiosi, Antoine era in chiesa, impaziente più di me, il battito del mio cuore aumentava man mano mi avvicinassi a lui, poi finalmente eccoci uno davanti all'altro, i nostri sguardi uniti come le nostre mani.
‹‹Finalmente amore mio›› disse dandomi un bacio sulla fronte. Fu una cerimonia molto emozionante sia quella religiosa sia il seguito con amici e parenti al ristorante.Passarono altri 4 mesi, la sveglia suonò presto, c'era la visita dal ginecologo ma Antoine non aveva per nulla voglia di alzarsi.
‹‹Amore›› gli sussurrai avvicinandomi a lui ‹‹È ora di alzarsi››
‹‹Ancora un altro po'›› rispose.
‹‹Ok vado a preparare la colazione››
‹‹No, dove vai, torna a letto con me. Ho voglia di farvi le coccole››
‹‹Ne avremmo voglia anche noi, ma se facciamo tardi salta la visita, e sai che oggi ci dirà il sesso del bambino››
‹‹Caspita è vero, andiamo subito›› disse saltando fuori dal letto.
‹‹Amore dovresti cambiarti, non vorrai mica venire così››
‹‹Non ti piaccio così?››
‹‹Mi piaci, oh se mi piaci, ma sono certa che piacerai a tante altre, e poi sarò costretta a fare una strage e tu non vuoi che finisca in galera vero?››
‹‹Quanto sei bella quando sei gelosa›› disse dandomi un bacio per poi andare a cambiarsi.
‹‹Sei agitata?›› mi chiese la dottoressa.
‹‹Si oggi più del solito››
‹‹Tranquilla i risultati della analisi sono nella norma, mal che vada torni domani per vedere il sesso, visto che ama farvi stare sulle spine›› disse mentre metteva il gel sulla pancia.
‹‹C'è qualcosa che non va?›› dissi vedendola osservare con attenzione il monitor.
‹‹Tranquilla, è tutto apposto solo che..››
‹‹Non si vede ancora il sesso?›› chiese Antoine.
‹‹No, no si vede eccome, o meglio si vedono, visto che sono due: un maschietto e una femminuccia››
‹‹Perché piangi amore?›› chiese Antoine preoccupato.
‹‹Il destino ci ha tolto un figlio e ora ce ne da due ed è una sensazione stupenda››
‹‹Tu sei stupenda, tu e questi magnifici doni che porti in grembo››.I mesi passavano, e la mia pancia cresceva, mi sentivo una balena, ma mancava ormai poco, una settimana stando a quanto diceva la dottoressa. Antoine era al settimo cielo ed ogni giorno ritornava a casa con qualcosa per i piccoli.
‹‹Amore hai paura che gli legga davvero la storia del Barça? Ormai la casa sembra uno store dell'Atletico››
‹‹Meglio essere prudenti, non si sa mai››
‹‹Tre contro una non è corretto però››
‹‹Schierati con noi e non sarai sola››
‹‹Mai›› dissi con decisione.
‹‹Allora ti distruggiamo›› disse accarezzando la pancia.
‹‹Sei antipatico amore, oggi sei davvero antipatico›› dissi alzandomi.
‹‹Dove credi di andare?›› disse afferrandomi per un braccio.
‹‹Vado a cercare gente più simpatica di te››
‹‹Ferma signora Griezmann, tu non vai da nessuna parte senza di me››
‹‹Allora vieni anche tu a cercare gente più simpatica di te››
‹‹Impossibile, non esiste nessuno più simpatico di me›› disse dandomi un bacio.
‹‹Che sei presuntuoso›› dissi andando in cucina per preparare il pranzo.
‹‹Amore›› lo chiamai dopo qualche minuto.
‹‹Non dirmi che è già pronto il pranzo››
‹‹Il pranzo no, ma i piccoli credo abbiano voglia di venire al mondo››
‹‹Cosa? Come? Quando? Ora?››
‹‹Antoine mi metti più ansia così, stai calmo››
‹‹Calmo? Io sono calmo, le chiavi, dove sono le chiavi?››
‹‹Sul tavolo davanti a te amore, ma lascia perdere chiama Carmen››
‹‹No, non è necessario sono calmo davvero, Carmen la chiamo dall'ospedale››. Circa due ore dopo, ecco finalmente venire al mondo i nostri angeli Ines e Nicolas.Dopo qualche giorno in ospedale eccoci finalmente a casa, a festeggiare il loro arrivo con amici e parenti.
‹‹Come mai così pensieroso?›› chiesi ad Antoine.
‹‹Prima potevo solo immaginare come sarebbe stato, ora che sono qua è tutto così››
‹‹Diverso?›› dissi.
‹‹Si diverso, ma dannatamente stupendo, come te›› disse dandomi un bacio.
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Et si tu n'existais pas pourquoi j'existarais? - Angela || Griezmann
FanfictionUna ragazza, appassionata di fotografia, vola a Madrid per una vacanza con i suoi amici, ma proprio mentre è in giro a guardare il mondo da dietro una lente, si scontra con un ragazzo che le sconvolgerà la vacanza.. e non solo. "E se tu non esistess...