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Dopo aver passato del tempo abbracciati ad osservare quel fenomeno mai visto prima, mi rilasso alle dolci carezze di Taehyung, ma poi scatto d'improvviso, accorgendomi del tempo trascorso

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Dopo aver passato del tempo abbracciati ad osservare quel fenomeno mai visto prima, mi rilasso alle dolci carezze di Taehyung, ma poi scatto d'improvviso, accorgendomi del tempo trascorso.

«Dovrei... Dovrei andarmene Tae» gli dico guardandolo negli occhi tristemente, interrompendo quel silenzio che si era instaurato.

«Si, credo che tuo padre sia preoccupato... Solo che, mi chiedo... Come fai ora a passare di là? Servono lacrime di un solare e io non posso soffermarmi nel tuo mondo una volta attraversato il lago» chiede Taehyung, guardandomi e io mi fermo a ragionare, pensando che effettivamente avesse ragione e che fossi in qualche modo in trappola. 

«Dovrei chiedere aiuto a mia madre, così avrei una scusa per parlarle, non credi?» chiedo e lui mi guarda annuendo alla mia proposta, accarezzandomi poi la guancia e io gli sorrido teneramente.

Così ci rivestiamo a vicenda e io arrossisco un po' ai suoi tocchi ripensando ad un attimo fa, ma lui mi prende tra le mani il viso e mi bacia dolcemente facendomi subito rilassare.
Passiamo poi ad incamminarci al di fuori del bosco, mano nella mano e in silenzio, guardandoci ogni tanto, come per assicurarci che stessimo entrambi bene.

«Ho conosciuto tua madre perché ha un negozio che si chiama The Moon e quel nome mi ha subito attirato al suo interno. Ero capitato in questo luogo per sbaglio ed essendo l'unico negozio illuminato, spaventato ci sono entrato. Devo dirti che all'inizio avevo un po' timore di lei, ma poi successivamente ho capito che aveva quell'atteggiamento con chi non si fidava e le ho dato la prova che di me, invece, poteva benissimo farlo»

Taehyung ferma il suo discorso quando arriviamo davanti ad un negozio che per l'appunto, emana luce e ha un'insegna con la scritta "The Moon".

«Eccolo, è quello» indica poi Taehyung con il mento. 

Il posto in cui siamo non dovrebbe inquietarmi, voglio dire, alla fine sono abituato a luoghi bui e freddi, ma questo in particolare mi intimorisce parecchio. Sarà che non sono nel mio mondo...

Quando entriamo, una improvvisa ondata di calore mi accoglie e quando mia madre mi vede, mi sorge spontaneo rivolgerle un sorriso. Lei si appresta subito a raggiungermi e ad abbracciarmi, poi, saluta Taehyung.

«Jimin! Non aspettavo che ti avrei rivisto di nuovo e così presto!» dice in preda all'euforia,  «aspetta...» mormora poi staccandosi dall'abbraccio alzando un sopracciglio ora dubbiosa della sua presenza. «Ma te che ci fai qui?» domanda poi guardandomi, mentre con lo sguardo mi rimprovera seria. 

«Ecco mamma... Volevo tanto riabbracciare Tae e ci siamo immersi insieme nel lago, ma mi sono ritrovato qui poi e ora, beh...» mi gratto la testa imbarazzato, non volendo raccontare tutta la vicenda nei particolari.

«Non sai come tornare» continua mia mamma al mio posto, sospirando.

«L' unico modo sarebbe che io e Tae ti accompagnassimo al di là del lago, però se questa volta dovessero vederci sarebbe un guaio per entrambi... L'altra volta è stata fin troppo pericolosa per entrambi» dice guardando Taehyung, preoccupata.

Lei e Taehyung iniziano a intraprendere una discussione che seguo ben poco, pensando anche ad un modo per fare in modo che anche mamma  e papà possano rivedersi più spesso. Inizio quindi a spremere le meningi, cercando di trovare una soluzione sola a tutti questi problemi. 

E se...

«E se costruissimo un piccolo ponte?» domando alzando di poco la voce, interrompendo la discussione tra i due, che si fermano e mi guardano perplessi.

When the moon falls in love with the sun | VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora