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Don't worry love
because all of this
is not a coincidence 》

BTS - DNA

Mi alzo felice dal letto, contento che una nuova giornata stia iniziando

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Mi alzo felice dal letto, contento che una nuova giornata stia iniziando. Mio padre, già in cucina, non si è nemmeno degnato di svegliarmi.

«Giorno papà» dico sorridente.

«Jimin, non inondarmi con quella felicità. Sai che fa male al corpo» brontola guardandomi.

Ogni volta che sono di buon umore, mio padre mi dice di tenere sotto controllo le mie emozioni, poiché sul mio pianeta, tutti sono tranquilli, sensibili e svogliati.

«Perché non sei rimasto a dormire ancora un po'? Il sonno ti f-»

«Ti fa bene al corpo e a mantenere la tua pelle. Si lo so papà, ma non sono io a controllare il mio sonno»

Faccio colazione con la solita tazza di latte e cereali al cioccolato bianco, poi prendo lo zaino ed esco.

Se ogni mattina mi alzo felice, mio padre riesce a farmi ritornare un normale abitante Lunare con poco, anche se questo significa per me racchiudere e nascondere le mie emozioni.

«Yo»

Yoongi il mio migliore amico, con la sua espressione priva di sentimento, mi fa cenno con la mano fuori dal cancello di casa mia.

«Ciao Yoongi. Come stai?»

«Come sempre. Ho sonno»

Certo Jimin, che domanda stupida.

Avrei voglia di parlare di tante cose, ma so che Yoongi non è un tipo chiacchiericcio, anzi, nessun Lunare lo è. Quindi proseguiamo il cammino in silenzio, come tutte le altre persone intorno a noi.

Questo Pianeta è cosi buio, freddo e silenzioso, che il mio animo si sente ogni giorno più solo e fuori posto. Nonostante abbia Yoongi come amico che mi ascolta volentieri, mi chiedo spesso se esista una persona con la mia stessa personalità, che sappia farmi sorridere senza vietarmi di farlo o senza farmi sentire a disagio. Qualcuno che si senta diverso, proprio come me.


Le lezioni passano lentamente. Molto lentamente, poiché i professori sono tutti apatici e la maggior parte degli alunni, nemmeno seguono la lezione poiché si addormentano.

I professori non dicono niente e anzi, si mettono a dormire anche loro, dicendo di studiare l'argomento quando avranno finito il riposo.

Spesso mi chiedo che ci vado a fare a scuola, se non per imparare. Menomale che per questo ci sono i libri di persone che un tempo, trovavano la forza e la voglia di scrivere argomenti decenti e intelligenti.

Tornato a casa, mi rinchiudo in camera come al solito e scelgo un libro. Poi avviso mio padre che sarei uscito e lui senza nemmeno ascoltarmi, annuisce con la testa lentamente.

Quindi esco e mi avvio verso il mio luogo preferito con un libro in mano.

Quando in poco tempo giungo nel luogo, mi metto a sedere e appoggio la schiena sul tronco di un albero.

Davanti a me ho un ruscello e gli alberi mi regalano una dolce brezza, quasi calda. Le loro chiome, fanno entrare spicchi di luce calda e rara, che baciano la mia pelle nivea, senza farmi male.

Per questo adoro questo posto: non è freddo e buio come il resto del mio Pianeta, ma anzi, mi dà quel calore che non so nemmeno da dove provenga, ma so solo che mi fa sentire bene.

Immerso nella mia lettura, mi spavento quando sento lo calpestio di qualcuno provenire dall' altra parte del lago e così mi nascondo dietro l'albero su cui sono appoggiato.

Mi sporgo un po' per vedere chi sia e scorgo un ragazzo bellissimo, che si sdraia sul prato per assaporare anche lui la stessa brezza e la stessa luce che prima ho gustato anche io.

Noto i particolari del ragazzo: è giovane e mi sorprendo a vedere la sua pelle dorata e i suoi capelli biondi. Trovo il suo aspetto, diverso dal mio, semplicemente meraviglioso e singolare.

Il colore di quella pelle in contrasto con la mia biancastra, e quei capelli biondi, l'opposto dei miei mori, mi fanno perdere un battito per un attimo e le mie labbra si schiudono, accolte anche loro dallo stupore.

Resto a guardarlo mentre vedo che chiude gli occhi quando il vento gli accarezza i capelli e quando si alza, mi spavento e resto a guardarlo, ma nascondendomi di più per paura che possa vedermi e magari spaventarsi del mio aspetto.

Noto la sua statura alta, le sue spalle minute ma larghe e il suo viso sembra quello di un Dio, la sua pelle poi, sembra risplendere ai miei occhi.

Quando si guarda intorno, mi prende un colpo, pensando che mi possa aver visto, ma scrutando la sua figura sull'acqua del ruscello, lo vedo andarsene e riprendo il fiato.

Mi copro il viso con il libro e arrossisco ripensando a quell'incontro.

When the moon falls in love with the sun | VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora