Capitolo 5

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Dobbiamo fare un po' di politica... be', via politica mi pare eccessivo... ma dobbiamo porre le basi per una serie di cose...

Questo capitolo è un po' di passaggio, ma spiegherà diverse cose... tra cui... attenzione... come è stata uccisa la promessa sposa del principe...

Quindi credo che comunque sia interessante...

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Buona lettura

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Qualcuno bussò alla loro porta.

Lys aprì gli occhi e il principe si tirò su tirandole un lenzuolo addosso, si chiese se ricordasse che fosse vestita, era stato di parola, non aveva fatto niente.

«Entrate.»

Una guardia aprì la porta e si fermò sulla soglia, rigido e attento e a occhi bassi. Evidentemente conosceva il suo posto ed era istruito abbastanza bene da sapere di non poter posare gli occhi sulla nudità della schiava del principe. «La regina mi ha mandato a chiedere della ragazza. Chiede un colloquio privato con lei.»

Lys si sentì stringere il cuore in una morsa. La regina? Un colloquio con lei?

«Dille che la raggiunge subito» rispose il principe al suo posto, a differenza sua non ne sembrava tanto sorpreso.

La guardia uscì e il principe si sdraiò di nuovo alle sue spalle. La strinse e Lys lo sentì duro contro di lei. Quello che era successo la notte precedente le si ripropose in tinte cupe: non riusciva a credere che avesse fatto quello che aveva fatto la notte prima, non riusciva a credere che gli avesse permesso di... non riusciva a credere che le fosse piaciuto.

«Sei stata brava ieri notte.»

E quel commento non la aiutava di certo. Arrossì rimanendo immobile e il principe la strinse più forte, tuffando il viso contro la sua spalla. «Devi essere così morbida dentro» mormorò sulla sua pelle nuda, un sussurro che le diede i brividi.

Lys si scostò bruscamente alzandosi in piedi e guardandolo spaventata.

Cosa avrebbe pensato Taric se l'avesse vista la notte prima ad agitarsi sotto il tocco della lingua di un altro uomo? A toccarlo come solo una moglie avrebbe potuto e sporcarsi del suo piacere?

Cosa avrebbe pensato sua madre, che si era tanto impegnata a far di lei una brava ragazza, una brava sarta, una signorina da bene.

Il principe Shen continuò a guardarla con curiosità, quasi fosse uno strano animaletto del deserto.

Lys deglutì. «Mi avete costretta» borbottò.

Quelle tre parole portarono un cambiamento radicale nell'espressione del principe che per un momento sembrò infinitamente seccato, poi assottigliò lo sguardo divertito e scosse la testa. «No, non l'ho fatto» disse semplicemente.

Lei annuì. «Sì, invece. Mi avreste rimandato da Kram.»

Scosse la testa tranquillo, appoggiandosi su un gomito. «No» negò soltanto. «Non l'avrei fatto. È stata la regina in persona a farti riportare a palazzo, la gerarchia prevede che io rispetti i suoi ordini.»

Lys rimase a occhi bassi.

«Io mi sono seduto su di te. Mi sarebbe bastato guardarti, non volevo fare nient'altro» confessò. «Ma a te non bastava. Tu hai voluto toccarmi, tu hai continuato a farlo sapendo cosa sarebbe successo. E ti è piaciuto così tanto che hai voluto la tua parte.»

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