Un Fiocco di Neve (Speciale Natale)

1.4K 63 36
                                    

Pov. Alexis
Camminavo per il cortile deserto della scuola, il freddo pungente mi costrinse a stringermi ancor di più nel mio cappotto.
Era ormai arrivato il periodo natalizio e la scuola aveva sospeso le lezioni per le vacanze.
E per qualche giorno io e i miei compagni non ci incontrammo, l'allenatore Evans ci aveva spedito a casa a riposare.
Ma veniamo al dunque. Ci avevano convocati, per non so quale strano motivo, alla sede calcistica.
Intravidi dalla finestra alcune figure che parlavano animatamente. Allora mi affrettai ad andare, salendo velocemente gli scalini che introducevano l'ingresso.
La porta si aprì automaticamente e un dolce tepore mi invase le viscere. Entrai dentro e mi diressi alla porta sulla sinistra. Anche questa si aprì automaticamente. I ragazzi parlavano tra di loro, probabilmente entusiasti di raccontarsi le loro piccole "avventure" dei giorni precedenti.
Mark Evans: "Finalmente siamo tutti!"
Tutti si girarono verso di me.
Io: "Giorno, scusate il ritardo." Dissi io accennando un sorriso.
Mark sorrise divertito, con un pizzico di nostalgia negli occhi. Mi aveva raccontato che anche mio padre arrivava sempre per ultimo, nonostante fosse il più mattiniero.
Come mi ha detto lui, tale padre, tale figlia.
Mark Evans: "Forza ragazzi, prendete posto!"
Tutti si sedettero dove gli capitava prima allora mi sedetti nella sedia vicino ad Arion, dato che la mia era occupata da Riccardo.
Mark Evans: "Bene ragazzi! Come si può intuire, la finale è stata spostata a dopo le vacanze. Allora abbiamo deciso di farvi una sorpresa!"
Si alzò un mormorio entusiasta.
JP: "Che sorpresa, Allenatore?"
Il silenzio calò nella stanza.
Mark Evans: "Ci siamo messi d'accordo con un nostro caro amico e passeremo, con lui e la sua squadra, il Natale in Hokkaido!"
Urli di gioia e di stupore adesso prendevano posto del silenzio.
Io: "Allenatore, ha parlato con Shawn Frost quindi. So che allena l'Alpine lì in Hokkaido."
Celia: "Esatto Alexis! Comunque ragazzi, abbiamo già parlato con i vostri parenti e hanno acconsentito tutti a mandarvi in Hokkaido. Quindi l'appuntamento è questo pomeriggio qui alla sede, siate puntuali!"
Ci alzammo tutti, prendemmo i cappotti e uscimmo dalla sede. Le mie amiche erano dovute andare direttamente a casa.
Arion: "Hey Alexis! Aspetta!"
Mi girai e vidi Arion, insieme a JP e Victor.
Io mi fermai per aspettarli.
Io: "Ciao ragazzi."
Arion: "Senti, mia zia Silvia ha detto che potevo invitare qualche amico a pranzo e mi chiedevo se volessi venire con noi, in qualità di mia migliore amica!" Disse lui sorridendo
Io accennai un sorriso divertito ed accettai.
Affiancai i tre e ci incamminammo.
Parlammo del più e del meno ad un certo mi venne un dubbio.
Io: "Comunque, Arion ho una domanda di vitale importanza."
Arion: "Dimmi!"
Io: "Come hai fatto a convincere lo Tsundere delle tenebre a venire?"
Lui e JP scoppiarono a ridere trasportando anche me.
Victor: "Ah Ah ah." Disse lui facendo una finta risata.
Victor: "Mi sento offeso." Disse poi ironicamente.
Arion: "Comunque non è stato molto difficile. Mi hanno aiutato anche Riccardo e Sky." Disse guardando Victor sorridendo.
Lui di rimando gli scoccò un occhiataccia.
Io non capii.
Io: " A proposito di Riccardo, come mai non è venuto con noi?"
JP: "Aveva un pranzo in famiglia, sai cosa intendo."
Io annuii. Siccome Ricky viene da una famiglia molto ricca, lui è costretto a partecipare a tutte queste cose del genere. Pranzi, cene e chi più ne ha più ne metta.
Arrivammo finalmente, e incontrammo Silvia sull'uscio.
Silvia: "Ragazzi, che piacere vedervi!"
Tutti la salutammo calorosamente. Adoro quella donna, è sempre stata gentilissima con tutti, soprattutto con me.
Arion: "Sai zia, oggi andiamo in Hokkaido e passeremo il natale lì!"
Lei annuì
Silvia: "Vi divertirete un mondo, anche noi c'eravamo andati tanto tempo fa!"
Il tempo passò in fretta, dopo pranzo corsi a sistemare la valigia e, dopo i saluti con mia madre, mi recai alla sede. Dopo aver aspettato qualche ritardatario, e quella volta non era io, salimmo tutti sul pullman. Ci sistemammo tutti ai soliti posti, io accanto al finestrino e accanto a me c'era Victor mentre davanti a noi c'erano Arion e JP.
Il viaggio era stato faticoso, così quando arrivammo eravamo tutti stanchissimi.
Scendemmo dal pullman e ad accoglierci c'era nientemeno che Shawn Frost, insieme a tutta la squadra dell'Alpine.
Shawn Frost: "Benvenuti a tutti, siamo contenti del vostro arrivo!" Disse lui sorridendo.
Mark, Jude e Celia si misero a parlare con l'albino mentre il capitano dell'Alpine, un certo Njord, ci fece vedere le nostre stanze.
Le camere erano da tre persone, tranne quella di noi ragazze, che eravamo in 4.
La nostra camera era tra quella formata da Arion, JP e Victor e quella formata da Riccardo, Gabi e Aitor.
Era già sera tardi del 23 quando arrivammo e dato che eravamo davvero stanchi, cenammo subito e, dopo un breve tour della struttura, andammo a dormire.
Io giorno seguente sarebbe stato molto movimentato.

Grazie Porcospino // Victor BladeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora